Con la mia testimonianza desidero che tutta la gloria vada a Colui che ha operato questo miracolo nella mia vita e ha fatto si che il mio cuore ritornasse a risplendere di una nuova luce. La dedico ad una persona per me speciale che Dio ha utilizzato come strumento per ricongiungermi a lui. Non sono palermitana. Non ho, dunque, modo di poter frequentare la vostra chiesa evangelica. Ma è proprio su questo sito che ho scelto di lasciare le mie tracce e trascrivere ciò che di più bello mi nasce dal cuore. Mi chiamo Lucia, ho 30 anni e sono una giovane ragazza come tante. Raccontare della mia vita sarebbe come sbrogliare un massiccio bandolo di una lunga matassa. Sono nata e cresciuta in una famiglia cattolica…e fin dall’età di 6 anni ho cominciato a leggere la Bibbia e la Parola di Dio in chiesa. Facevo parte del coro della mia parrocchia, partecipavo ai campi scuola estivi dell’azione cattolica e credevo di condurre una vita sana, felice e piena di buoni propositi. All’età di 16 anni, mi innamorai perdutamente di un giovane ufficiale di marina con il quale , fino all’età di 23, credetti di vivere la più intensa storia d’amore della mia vita. Purtroppo il diavolo tesseva una fitta trama di vicissitudini su di me. Vidi svanire, 6 mesi prima della rottura del mio fidanzamento, quello che consideravo il mio sogno più grande: il matrimonio. Da qui cominciarono le mie tribolazioni e le mie pene: princìpi di bulimia, la depressione, il difficile rapporto con i miei genitori, lo sgretolamento della mia famiglia e la perdita dei miei più cari amici. Scaricavo sui MIEI GENITORI le mie incertezze, le mie angosce, i miei problemi, li accusavo facendoli soffrire inutilmente, e non capivo che il problema non era attorno a me, ma dentro di me! Mi reputavo cristiana, non commettevo crimini di alcun genere, quando potevo facevo anche del bene a chi aveva bisogno… perché, allora, vivevo nell’insoddisfazione? Cosa mi mancava? E Dio, dov’era?
Ho vissuto per un anno chiusa tra le 4 mura della mia stanza dalla mattina alla sera a scrivere un diario personale che dava sostegno alla mia anima. Non sopportavo il rumore. Non sopportavo il giorno. Non sopportavo me stessa. Dov’era finita la lucia brillante a scuola e all’università? Dov’era finito il mio rapporto con i genitori che a causa mia litigavano fino ad odiarsi? Dove erano finiti i miei amici? Dove era finita soprattutto la mia voglia di vivere? Così le cose andarono sempre più male. Mia madre perse il lavoro, si ammalò di depressione pure lei e gli infiniti problemi economici ci catapultarono in un tunnel di roveti e di lacrime amare. L’unica consolazione la trovai nella Bibbia. Cominciai a leggere i passi del Nuovo Testamento e mi soffermai su una frase che ormai è diventato da tempo il mio motto speciale: “Le cose vecchie sono passate: ecco sono diventate nuove” (II Corinzi 5:17).
Decisi di tornare all’università, riprendere a studiare con determinazione e fiducia in me stessa e tornare a poco a poco a ricucire i tasselli della mia giovane età. Nel 2004 conobbi un ragazzo evangelico che indirettamente e inconsapevolmente ha avuto un ruolo determinante nella mia vita: ha permesso che ritornassi tra le braccia del mio vero padre. Ha permesso che la pecorella smarrita, ritrovasse il suo gregge. Così mi laureai con 110 e lode con una tesi sul “tema delle due vie: il bene e il male”. Cominciai a studiare approfonditamente la parola di Dio, appassionandomi all’esegesi della sua parola, ascoltando la verità del suo messaggio, accogliendo nel mio cuore ogni lettera, ogni verbo, ogni preghiera che mi parlasse solo ed esclusivamente di Lui.
Da quando, dunque, ho iniziato a seguire su un sito internet le predicazioni evangeliche e ad amare l’evangelo, mi sono sentita trasformata e rinata. La mia vita ha ritrovato un senso che prima non aveva, riacquistando la pace della mente e del cuore. Ho potuto scoprire tante verità che prima non conoscevo, tra le quali la realtà della misericordiosa luce della grazia di Dio, come si legge in Efesini 5:8: “in passato eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore. Comportatevi come figli di luce, poiché il frutto della luce consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità”.
Nei tempi passati pregavo e cercavo il Signore solo nei momenti di bisogno e di sconforto, perché questa era l’unica egoistica maniera che avevo di credere in Dio; ma seguendo questa stolta abitudine di sostanziale indifferenza e di poco amore verso il Signore, mi trovavo insoddisfatta della vita e costretta ad affrontare i miei problemi materiali e spirituali nella più completa solitudine, con una visione del mio futuro piena di incertezze e di paure. Oggi, grazie a Dio, non è più così. Qualche mese fa, dopo 3 anni di riflessione e di silenzi, ho trovato finalmente il coraggio di entrare in una chiesa evangelica e provare nel cuore quella gioia che da tempo bramavo. E’ da poco che ho intrapreso questo nuovo ed intenso percorso spirituale.
Ho trascorso, infatti, infinite notti in preda alla paura, allo sconforto, al dubbio di poter commettere un grave errore entrando in un luogo di culto privo di statue, di preti, di confessionali e altro ancora. Ma posso urlare con gioia che sono felice di aver seguito la chiamata di Gesù che si è fatta viva nel mio cuore. Ecco perché voglio rendervi partecipi di questo “piccolo e grande ”miracolo che Dio ha operato nella semplicità della mia vita, grazie ad una persona che solo con questa testimonianza posso ringraziare. Mi auguro ancora di essere forte , di non desistere e di non abbattermi mai durante questo meraviglioso percorso insieme a tutti voi fratelli.
Sia lode a Dio!
Sorella Lucia
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