Dovevo entrare nella fornace per farmi vedere il Suo stupendo e straordinario intervento

Sono Damiano Di Modugno, Pastore della Chiesa Evangelica ADI di Collegno in provincia di Torino. Circa un mese fa sono stato dimesso dall’ospedale dopo un ricovero di 13 giorni per aver contratto il virus, il Covid 19. Iniziai il 9 marzo con dei fastidiosi sintomi in gola e nei giorni seguenti febbre e tosse. Nonostante l’assunzione di antibiotici la situazione peggiorava. Mia moglie contattò tutti i numeri relativi all’emergenza e dal 118 gli operatori dissero che sarei dovuto rimanere a casa, benché avessi la saturazione polmonare 88 / 89, riuscivo ancora a parlare e a respirare in maniera autonoma. In ospedale regnava il caos perché affollata di gente positiva al Coronavirus, quindi se non fossi stato positivo al tampone, avrei rischiato il contagio in Pronto Soccorso. Ricevetti l’unzione dell’olio e tramite il profilo di Facebook chiesi di pregare per me. Sapevo che Dio avrebbe risposto alle preghiere operate con fede, ma Dio aveva un piano, qualcosa di speciale…

Verso le 4:30 del mattino del 24 marzo dopo una notte insonne, respiravo a fatica per un significativo aumento della frequenza cardiaca, di comune accordo chiamammo l’ambulanza e mentre attendavamo l’arrivo, pregammo chiedendo a Dio il Divino intervento protettivo.

Non vi nascondo lo sconcerto nel vedere entrare in casa mia personale sanitario in tuta bianca, maschera e occhiali protettivi, sino allora li avevo visti solo nei notiziari.
Mentre guadagnavo l’uscita col personale del 118 per essere accompagnato all’ospedale “Martini” di Torino, l’espressione di angoscia e dolore sul viso di mia figlia e di mia moglie, prendevano forma nella mia mente. Avrei voluto abbracciarle, avrei voluto dire qualcosa per rassicurarle, ma la mancanza di respiro spense le mie parole. Rimasi perplesso nel vedere la sala d’attesa del pronto soccorso vuota, inconsapevole di cosa stesse accadendo oltre la porta nel reparto del Pronto Soccorso. Dopo due ore, i radiologi eseguirono l’esame ai polmoni, l’’esito delle indagini diagnostiche apparve seriamente preoccupanti: polmonite al lobo inferiore del polmone sinistro. Ringraziando Dio i polmoni non erano compromessi. Le tante preghiere erano arrivate al Trono della Grazia di Dio.

Guardandomi attorno realizzai “UN MONDO….” in balia di un virus invisibile molto letale, mentre ero in radiologia in attesa dei raggi vidi passare una barella, un lenzuolo bianco ricopriva un cadavere.

La sala era gremita, uomini e donne di ogni età raggruppati uno accanto all’altro sulle lettighe, tutti con mascherine per la somministrazione dell’ossigeno. Alcuni erano lì da diversi giorni, fu un’interminabile  provenienza  di gente con difficoltà respiratoria: febbre, tosse e altri sintomi riconducibili al Covid-19. SCENE Di GUERRA CHIMICA, un’anticamera della morte. Non potrò mai dimenticare i passaggi nei corridoi delle BARELLE CON DI CORPI avvolti nei SACCHI DI PLASTICA…

Fui sistemato in una camera dove erano collocati gli erogatori di ossigeno e dopo molte ore, riuscii a respirare.

Una sera per lungo tempo sentii un uomo urlare di dolore nella camera accanto… poi il silenzio… e dopo un po’ vidi o passare “la barella” col sacco sopra… davanti alla mia camera.

Ciò che avevo visto in Tv sino a qualche tempo prima, lo stavo vivendo sulla mia pelle. Era impressionante vedere tanta sofferenza unita in un solo perimetro, benché io stesso mi trovassi nella medesima condizione: POSITIVO AL COVID-19″ fu l’esito del tampone. Mi resi conto della gravità e rivolgendomi a Dio dissi :”SIGNORE PRENDITI CURA DI ME, MI AFFIDO ALLE TUE MANI”!

C’è tra di voi qualcuno che soffre? Preghi. C’è qualcuno d’animo lieto? Canti degli inni .   C’è qualcuno che è malato? Chiami gli anziani della chiesa ed essi preghino per lui, ungendolo d’olio nel nome del Signore: la preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo ristabilirà; se egli ha commesso dei peccati, gli saranno perdonati.

Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti; la preghiera del giusto ha una grande efficacia.”     Giacomo 5: 13-16     

LE PREGHIERE DEI CREDENTI IN ITALIA E ALL’ESTERO

“CHIUSI DALL’ORDINANZA MINISTERIALE NELLE PROPRIE CASE” i fratelli si unirono in preghiera presentando quotidianamente  la mia circostanza  al nostro DIO ONNIPOTENTE.  

Venni trasferito al 5°piano, nel “REPARTO DEL COVID”. Medici e infermieri attenti e premurosi, si presero cura con ogni mezzo e con appassionata predisposizione, nonostante Il quadro clinico non desse segni di miglioramento, la febbre aumentava e i medici non sapevano cosa fare, i loro tentativi di aiuto risultavano vani.  Dopo quattro giorni, la febbre improvvisamente incominciò a scendere lentamente , mi svegliai inzuppato di acqua come se avessi dormito in una vasca da bagno, debole e frastornato non ebbi neppure la forza di telefonare alla mia famiglia ne di comunicare con loro tramite messaggio, i ricoverati per Covid-19 essendo in isolamento non possono ricevere e vedere nessuno, neppure i familiari. Ma Dio sa arrivare, dove nessun altro può e nella sua immensa bontà la mia famiglia venne rassicurata da un medico. Dio opera ininterrottamente per confortare e incoraggiare i Suoi Figli nei momenti difficili, infatti, una dottoressa credente che non conoscevo e che lavorava in pronto soccorso, essendo venuta a conoscenza della mia malattia venne a trovarmi; ricordo che mi parlava, ma io non avevo le forze e la lucidità di comprendere bene ciò che mi diceva. Comunque la sua visita, la sola presenza di una figlia di Dio mi incoraggiò molto. Che Dio benedica grandemente questa sorella per aver sentito in cuore di venire a trovarmi. Da allora i medici furono sempre più incoraggiati ed ottimisti in merito ai miei progressi ma mantennero riserbo e non si pronunciarono temendo che il un virus potesse scatenare complicanze cliniche all’interno dell’organismo tanto da ucciderlo.
Un giorno, li sentiti dire che ERO IL PAZIENTE CHE MEGLIO RISPONDEVA ALLE CURE. Questo mi incoraggiò tanto. Sapevo che migliaia, di credenti in Italia e nel mondo si erano uniti in preghiera nelle loro case presentando al Trono della Grazia di Dio Onnipotente la mia malattia.

Una sera mentre pregai ricevetti un grande incoraggiamento direttamente da Dio; ebbi una meravigliosa visione: DIO mi mostrò come intervenne sul coronovirus che attaccò il mio corpo. Vidi la testa recisa di un serpente nero e sentii una voce che diceva: “QUESTO SERPENTE ERA IL CORONAVIRUS E ORA GLI É STATA TAGLIATA LA TESTA”!

“Quando un giorno i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore, anche satana and in mezzo a loro a presentarsi al Signore. Il Signore disse a satana: «Da dove vieni?». Satana rispose al Signore: «Da un giro sulla terra che ho percorsa». Il Signore disse a satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male. Egli è ancor saldo nella sua integrità; tu mi hai spinto contro di lui, senza ragione, per rovinarlo». Satana rispose al Signore: «Pelle per pelle; tutto quanto ha, l’uomo è pronto a darlo per la sua vita. Ma stendi un poco la mano e toccalo nell’osso e nella carne e vedrai come ti benedirà in faccia!»

Il Signore disse a satana: «Eccolo nelle tue mani! Soltanto risparmia la sua vita».
Satana si allontanò dal Signore e colpì Giobbe con una piaga maligna, dalla pianta dei piedi alla cima del capo. Giobbe prese un coccio per grattarsi e stava seduto in mezzo alla cenere. Allora sua moglie disse: «Rimani ancor fermo nella tua integrità? Benedici Dio e muori!» Ma egli le rispose: «Come parlerebbe una stolta tu hai parlato! Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremo accettare il male?».In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra. Giobbe 2:1-10

Dio ci aveva parlato mediante la Sua Parola con i versetti del libro di Giobbe,

era chiaro con cosa e con chi avevamo a che fare. Ed è stato edificante venire a conoscenza che altri fratelli colpiti dal virus vissero la medesima esperienza.

DIO CI HA DATO IL POTERE E NULLA POTRÀ FARCI DEL MALE !!!

“Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male”. Luca 10:19

Attraverso il combattimento in preghiera il cristiano esercita questo potere e VINCE, perché Dio interviene personalmente sul campo di battaglia e combatte per i Suoi Figli.
Che Dio meraviglioso abbiamo!  Dopo 13 giorni di degenza il 5 Aprile 2020 sono stato dimesso con doppio tampone negativo. Senza il Covid -19 e il ricovero non avrei mai potuto immergermi in ciò che stava realmente succedendo ne tantomeno lambire la sofferenza e la morte
La misericordia di Dio mi salvò e a Lui va la Gloria e l’ Onore.

Durante la degenza venni profondamente sbalordito  dall’impegno e la dedizione di tutto il personale medico, costantemente disposto ad intervenire, nonostante la grande entità dell’emergenza operata in condizioni estreme in orari spesso disumani. Incuranti della estenuante stanchezza, rassicuravano i pazienti applicando competenze e conoscenza (seppur senza cure e protocolli certi) nell’intento di salvare vite umane, ignorando il pericolo del contagio e della loro stessa vita.

Non vidi i loro volti, essendo completamente coperti da maschere ma oltre la visiera protettiva; colsi nei loro occhi sguardi spesso smarriti e incerti ed lo strazio ogni qualvolta le cure somministrate fallivano e allo stesso modo  esultanti quando la terapia praticata al paziente restituiva risultati anche di  lieve efficacia. Uomini e donne impegnati uniti in una missione urgente: sconfiggere il covid 19. E come non citare il personale ausiliario? Anch’essi immersi nella medesima battaglia, instancabili ed attenti nel svolgere la loro professione di assistenza diretta al paziente fra igiene e pulizia, cura dell’ambiente, distribuzione dei pasti, cambio delle lenzuola e rifacimento dei letti, il Signore li benedica

Pregate sempre: chiedete a Dio il Suo aiuto in ogni occasione e in tutti i modi, guidati dallo Spirito Santo. Perciò state svegli e non stancatevi mai di pregare per tutto il popolo di Dio e anche per me  Efesini 6-18

Ebbi modo di condividere questa afflizione con  due compagni di “avventura” spaventati e sfiduciati, consapevole della Volontà del Padre Nostro parlai loro dell’importanza di rivolgersi a Dio, disposto ad ascoltare e a rispondere alla preghiera di chiunque si rivolga a Lui con tutto il cuore.

Prima di addormentarmi mi univo in preghiera con uno di loro . Compresi che  Dio spesso può chiamare ad affrontare una pericolosa tempesta affinché si possa  osservare  con i propri occhi umani l’operato di DIO nel dominare onde e vento per riportarci sulla riva sani e salvi, le nostre battaglie le combatte Lui  per noi. Ci chiede solo di riposare nelle Sue mani anche nelle tempeste più nere.

Nella nostra famiglia si sono verificate altre difficoltà di notevole importanza ma Dio non ci ha mai deluso!

Il contagiato di un virus sconosciuto e letale, mi sprona al combattimento contro il Covid-19. Un esercito di guerrieri cristiani in tutto il mondo, si adoperano continuamente con L’ARMA PIÙ POTENTE E INFALLIBILE della PREGHIERA. Un popolo di “ADORATORI” alla PRESENZA di DIO per ottenere la vittoria:

“Poiché io conosco i pensieri che ho per voi, dice l’Eterno, pensieri di pace e non di male, per darvi un futuro e una speranza. Mi invocherete e verrete a pregarmi, e io vi esaudirò. Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore”. Geremia 29: 11 -13

Sono “PROFONDAMENTE COMMOSSO” per l’affetto cristiano dimostrato nei miei confronti. “QUESTO È L’ AMORE che unisce I FIGLI DI DIO”

Lella Francese


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