Ecco una strada non segnata da Dio per andare all’inferno.

Ho letto e non ricordo dove un articolo sull’attore parigino Alain Delon. L’articolo mi ha colpito perché c’era scritto: “Alain Delon si mette in lista per l’Eutanasia”. D’altronde l’attore già vive in Svizzera dove è già in voga l’uso dell’Eutanasia.

L’articolo inoltre parlava di un attore e padre di doppia personalità. Secondo il terzo figlio Fabian, il padre è una persona violenta, egocentrica, amante solo di se stesso e del suo successo. Poi, sa anche mostrarsi gentile, nobile, elegante, dolce e amabile soprattutto con il genere femminile. Una volta tornato a casa diventa di nuovo tutta un’altra persona, per niente perbene, arrogante e molto scurrile.

A confermare tali virtù negative sono sopraggiunti anche il fratellastro maggiore Anthony e la sorella Anouchka. Inoltre, e questo è un fatto pubblico, Alain Delon si pensa che non sappia cosa sia l’amare: ha tradito sempre tutte le donne che ha avuto vicino, e se si ama non si tradisce; questa freddezza l’attore l’avrebbe avuta anche con i suoi figli legittimi. Lessi, infatti, che picchiava i figli in modo tanto violento da lasciare forti cicatrici sul loro corpo. Forse per questo il terzo figlio l’odia a tal punto da scriverci un libro contro e non voler neanche un centesimo dal suo genitore.

Comunque, con questo articolo, vorrei solo dimostrare quanto segue: Alain Delon, ormai 86enne, colpito già due volte da due Ictus (che chiamerei “Tia” perché non gli hanno lasciato segni devastanti), è stato sottoposto a cure mediche che l’attore non ha mai gradito; la morte dell’amico attore Jean Paul Belmondo e il rapporto non buono con i figli sembra lo abbia spinto a intraprendere la strada dell’Eutanasia.

Io credo che questo non sia il suo problema, o meglio, il suo vero problema: in lui c’è l’assenza di Dio. Questo, lo porta a odiare la vita e il suo cuore si ritrova attanagliato dal male, dall’egoismo e dalla superbia. Parlando con il figlio Anthony gli ha detto che è lui il padrone della sua vita e non Dio. “Non spetta a Dio scegliere il momento di togliermi la vita, ma a me che ne sono il padrone”. Ecco, questa è una strada non segnata da Dio che conduce dritto all’inferno.

Quelle che Dio indica, sono strade di amore, pace, pentimento e perdono.
Sperando che l’attore ritorna su i suoi passi e cerchi Dio per la salvezza dei suoi peccati.
Il Signore sia lodato
Corin Francesco La Manna

 

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