‘Uno stima un giorno più di un altro; l’altro stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pienamente convinto nella propria mente.’ (Romani 14:5)
In questo caso, nella gestione del conflitto, dobbiamo conciliare due cose che possono sembrare a prima vista opposte: fare quello di cui siamo convinti, ma accettare che qualcuno possa avere una convinzione diversa dalla nostra.
Nel versetto di oggi, Paolo parla dei giorni della settimana e si può applicare lo stesso discorso all’esempio fatto prima del cibo: se sei convinto di poter mangiare la carne, loda Dio per la bistecca e mangia. Se invece sei convinto di non poter mangiare carne, loda Dio per i broccoli e mangia! Quello che non puoi fare è giudicare o disprezzare l’altro che la pensa diversamente da te!
La prima cosa da fare è accordarsi sul fatto di non essere d’accordo e questo non significa chiudere i rapporti. È vero, vi è una diversità di opinioni, ma probabilmente il tutto è superabile. Ad esempio, se in politica so di avere un’opinione differente da Mario, questo non mi impedisce di andare con lui a bere una birra. Un’attitudine corretta e costruttiva potrebbe ad esempio essere questa: “So che la pensi così, io la penso in modo diverso da te. Non cerco di convincerti e superiamo il tutto”. Una persona è molto di più delle sue opinioni politiche o di qualsiasi altra cosa che ci possa dividere. Magari posso anche fare un passo verso l’altro per andargli incontro. Che sarà mai se una volta pranzi con un vegano e rinunci per quella volta alla carne?
Non focalizzarti su ciò che ti divide dall’altro, ma su ciò che vi unisce!
Grazie di esistere.
Emmanuel Gau
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