Fatima, la ragazza italiana dell’ISIS

maria-giulia-sergio“Dietro al velo non si nasconde una terrorista. Mia figlia Fatima è buona, chi la conosca può confermarlo. E ha la forza di chi lotta per una causa giusta”. A parlare è Assunta Bonfiglio, la madre della 27enne (il vero nome della ragazza è Maria Giulia Sergio) sospettata di essere una dei quattro foreign fighters italiani arruolati volontari dall’Isis in Siria.”Non ho contatti con Fatima da qualche tempo e non ho idea di dove sia, ma so che Allah la protegge”, dice Assunta mentre SCARICA dall’auto le borse della spesa e scompare in un piccolo appartamento a Inzago, comune di 11mila abitanti nel Milanese dove la famiglia Sergio si è trasferita da Torre del Greco una decina di anni fa.Sul capo Assunta porta un velo nero. Lo indossa da quando si è convertita all’Islam assieme alle figlie. Oltre a Fatima c’è Marianna, trent’anni, la prima in famiglia ad avere scelto “la strada del Profeta”. Una svolta arrivata dopo il matrimonio con un ragazzo egiziano. Anche Fatima ha sposato
un ragazzo marocchino, pizzaiolo a Inzago. “Ma la fede di quell’uomo non era salda”, racconta un’amica della ragazza. E per questo Fatima lo ha lasciato, sposando in SECONDE nozze un giovane albanese che “interpreta la fede nel modo giusto”, prosegue l’amica. E per “modo giusto” si intende in modo radicale, totalizzante.Gli investigatori seguono gli spostamenti della giovane da anni. Almeno da quando alla fine del 2010 – nascosta dietro al nome di Fatima Az Zahra – cominciò a scrivere su Facebook messaggi come “Allahumma rinsalda le nostre gambe e dacci la vittoria sui miscredenti”. Qualche mese prima era comparsa in tv con il capo coperto dal hijab – poi abbandonato per il più coprente niqab – per parlare di “donne e Islam”. In particolare si era confrontata con Daniela Santanché durante due puntate di Pomeriggio Cinque, in onda il 1 e il 15 ottobre 2009. “In trasmissione sembrava tranquilla – racconta Santanché – ma a telecamere spente era estremamente aggressiva”.Gli
spostamenti di Fatima sono ora al vaglio degli inquirenti. Secondo quanto riferito dal ministro dell’Interno. Angelino Alfano, alcuni mesi fa la ragazza si sarebbe recata a Grosseto e da lì a Roma, dove avrebbe preso un volo per Istanbul. Dalla Turchia potrebbe avere raggiunto via terra la Siria, per unirsi all’esercito dell’auto-proclamato Stato islamico. Una circostanza che la famiglia Sergio ha inizialmente confermato – “sono fiera della sua scelta di combattere”, diceva la madre due giorni dopo gli attentati di Parigi – e che ora smentisce: “Non ci sono PROVE che sia in Siria”, ripete la sorella.In passato la famiglia Sergio, poi convertitasi completamente all’Islam, sarebbe stata cattolica. “Lo stesso fervore che mettevano nella preghiera in Cristo, lo usano ora per Maometto”, dice chi è stato loro vicino in Campania. Dopo decenni di difficoltà economiche a Torre del Greco, Sergio Sergio e la moglie Assunta decisero di andare a vivere con le figlie a Inzago, su consiglio di
una compaesana. “Quando li ho convinti a venire al Nord – racconta la donna – ho assicurato ad Assunta che la parrocchia e la Caritas si sarebbero presi cura di loro. E così è stato, almeno per i primi anni. Dopo la conversione all’Islam li ho persi di vista”.Con la convesriome e il nuovo stile di vita, per le sorelle Sergio sono cominciati i problemi in paese. Marianna fu identificata dai carabinieri a Trezzo d’Adda per essere entrata alle Poste con indosso il niqab. E la stessa Fatima, anche lei irriconoscibile nel niqab, avrebbe provocato l’indignazione di un conducente di bus, che le avrebbe rifiutato il passaggio. Erano i primi segnali di un PERCORSO di isolamento dalla comunità di Inzago di cui Sergio Sergio – l’ultimo in famiglia a scegliere l’Islam – va fiero: “Il 6 gennaio 2013, con la conversione, sono rinato. Non importa quanti anni hai quando Allah ti chiama”. Con l’isolamento dalla comunità dei vecchi conoscenti a Inzago, per la famiglia Sergio si sono aperte le
porte di “una nuova comunità unita nell’Islam”, con le parole di Assunta.Mustapha Mori El Houmani, marocchino di NASCITA e residente in paese da 25 anni, è presidente dell’associazione culturale islamica Stella: “Conosco Sergio, ma preciso che come comunità siamo contro ogni estremismo – dice – predichiamo tolleranza e integrazione”. Forse anche per questo, al momento di sposarsi, Fatima e il suo nuovo compagno albanese avrebbero scelto un ALTRO luogo di culto islamico, a Treviglio. Ma l’imam della cittadina nella Bergamasca nega: “Non li ho mai visti, non ne so nulla”, dice. Saranno le indagini a chiarire questa e altre circostanze.
Abbiamo  pensato di prendere come esempio la storia di Fatima  perche’ la sua scelta probabilmente trae origine  dall’apostasia  che  dilaga in Europa e nel mondo; il  decadimento dei valori morali  conseguente alll’allontanamento dai precetti della Parola di Dio  sta partorendo  nei sentimenti delle giovani generazioni la ricerca estenuante di punti di riferimento su cui potersi riconoscere e su cui poter contare, Basi solide che in assenza della fede in Gesu’ Cristo portano su strade larghe  e  spaziose senza  via di ritorno.
(Giovanni 16)
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi.  Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio.  E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma io vi ho detto queste cose perché, quando giungerà la loro ora, ricordiate che ve ne ho parlato.

Francesco Comito – notiziecristiane.com

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