GB, Guardia indagata per aver impedito a un trans di usare il bagno per signora

90edfe3be39de3f6b6d670af64cf69f4La polizia ha avviato una indagine per il reato di “crimine d’odio” nei confronti di un addetto alla sicurezza, per avere impedito un uomo transessuale di utilizzare i servizi igienici delle signore in un centro commerciale. River Song, un 18enne ha riferito che la guardia addetta alla sicurezza del S. James Center , un centro commerciale di Edimburgo, dopo avergli chiesto la Carta d’Indennità, gli avrebbe detto: “Tu sei maschio e sempre lo sarai”.

 Song che non si è sottoposto all’intervento per cambiare sesso, ha accusato la guardia per il commento, la quale dopo averlo fermato davanti al bagno delle signore gli aveva chiesto perché stesse usando quel bagno.

 “Il portavoce della polizia di Edimburgo ha affermato: “ La polizia è intervenuta lo scorso lunedì nel centro commerciale nel centro della città, perché informata dei commenti offensivi da parte di una addetto alla sicurezza nei confronti di una persona all’interno del centro commerciale.

 In America, a un transessuale era stato permesso l’uso del bagno delle signore in una scuola, nonostante fosse frequentato anche da bambini. Il 45enne in questione che vive come donna dal 2009 , s’è detto convinto che i bambini debbano essere educati sulla questione. E a causa delle leggi anti-discriminazione la polizia non ha potuto rimuovere all’uomo alcuna accusa.

Nello stato della Californiana, è stata di recente approvata una controversa norma che permette a studenti transessuali l’accesso ai bagni e agli spogliatoi del genere da loro scelto. Alcuni politici hanno però osservato che la nuova norma rischia di essere sfruttata anche da malintenzionati.

Naturalmente, dopo che il 21 maggio è passata la legge sulle unioni civili (omosessuali) in Inghilterra, verrà più difficile all’addetto alla sicurezza dimostrare quello che per ogni cristiano è sacrosanto, ovvero il principio dell’eterosessualità. 

Una vera e sana democrazia, attenta ai diritti di tutti, avrebbe bloccato il progetto. Altolà, avrebbe detto, se non si può  estendere le unioni civili anche alle coppie eterosessuali, allora non si può fare per nessuno.
Invece la legge è passata tutelando solo gli interessi delle coppie omosessuali. Tanto gli etero si possono già unire in matrimonio, che bisogno hanno delle unioni civili? Oltretutto il nuovo sondaggio di YouGov conferma che il 54% della popolazione inglese è favorevole al riconoscimento delle nozze gay. Quindi, dov’è il problema?

In realtà, il percorso della legge passata il 21 maggio in Inghilterra non fa che confermare che è in atto la decostruzione della coppia e della famiglia tradizionale, e che gli Stati non hanno più intenzione di investire su di essa. La si vuole indebolire affiancandole altre definizioni che, in assenza di altri valori decisivi che non siano quelli laici, finiscono per essere “le diverse possibilità dell’amore”. Possibilità, ovviamente, tutte degne dello stesso status, posizionabili tutte sullo stesso piano.

Mettendole in comunicazione sul piano giuridico, si vuole abbassare una per innalzare l’altra.
La domanda successiva, però, non è se questo sia possibile (lo è già) e nemmeno se sia plausibile, ma è: perché?
Perché i governi si danno tutto questo gran da fare per sdoganare le unioni gay?
La risposta potrebbe giacere in un’unica parola: spaccatura. Frammentare, indebolire il fronte più grosso corrisponde al vecchio motto latino “divide et impera”, separa per comandare.
L’impressione è che l’istituzione di una società pluralista, fatta di tanti interessi particolari ma nessuno fondamentale, possa creare fette di popolazione meglio controllabili e manipolabili. Con un uso accorto dell’antilingua e di fiere parole come “libertà” (all’ombra della quale i totalitarismi sguazzano), si tenta ciò che con un confronto diretto sarebbe impossibile ottenere.

Attenzione, però. Proprio perché termine cruciale, la “spaccatura” in questo momento è utilizzata dai media solo contro gli evangelici. Secondo loro siamo noi che vogliamo interrompere la democrazia, a non consentire questo o quell’altro.
Secondo questa interpretazione,  c’identificano come anti-sociali, come antiquati, e via di questo passo. E mentre ci accusano di spaccatura, nel frattempo si spaccano tutti i valori intorno o anche in “semplice odore” di cristianità.
Se non fosse così, non si capirebbero tanto cose. Non sarebbe chiaro, ad esempio, perché alcuni politici italiani definiscono la Marcia per la Vita “un’altra spaccatura, in un Paese già spaccato”, con tanto di allarme per la democrazia, mentre riconoscere la coppie omosessuali non è una spaccatura nella maggioranza, né desta preoccupazioni.E non è ancora più curioso che invece in Inghilterra una minoranza imponga alla maggioranza un modello di vita e di famiglia in cui non si riconosce, senza creare (secondo i media) nessuna divisione? Quello che preoccupa, in realtà, è che questa maggioranza si accorga di quanto vale tutta insieme. Quello che preoccupa è che esistano ancora fronti compatti che non si disperdono né per denaro, né per potere, né per costumi sessuali. Perché sarebbe ben duro imporre capitalismo aggressivo, ideologie relativiste, disoccupazione strutturale eccetera eccetera se di fronte si ha a che fare con un gruppo unito che sa bene quello che vuole. E che nella carità e nel rispetto della persona (non dei suoi pallini sessuali) sa anche come ottenerlo.

Ed è questo a far paura ai governi degli stati dell’Europa unita.

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