Gesù l’ultimo rifugio

Una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, e che molto aveva sofferto da molti medici e aveva speso tutto ciò che possedeva senza nessun giovamento, anzi era piuttosto peggiorata, avendo udito parlare di Gesù, venne dietro tra la folla e gli toccò la veste, perché diceva: «Se riesco a toccare almeno le sue vesti, sarò salva». In quell’istante la sua emorragia ristagnò; ed ella sentì nel suo corpo di essere guarita da quella malattia. Subito Gesù, conscio della potenza che era emanata da lui, voltatosi indietro verso quella folla, disse: «Chi mi ha toccato le vesti?» I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi come la folla ti si stringe attorno e dici: “Chi mi ha toccato?”» Ed egli guardava attorno per vedere colei che aveva fatto questo. Ma la donna paurosa e tremante, ben sapendo quello che era avvenuto in lei, venne, gli si gettò ai piedi e gli disse tutta la verità. Ma Gesù le disse: «Figliola, la tua fede ti ha salvata; va’ in pace e sii guarita dal tuo male» (Marco 5:25-35).

Se l’umanità intera avesse fede per credere che Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno (Ebrei 13:8), e che Egli vede e sente ogni nostro piccolo gemito, non esisterebbero più ospedali. Perché Gesù, al contrario di qualsiasi dottore, è il Dottore dei dottori. È il dottore per eccellenza. È il dottore divino. Egli non ci dà tranquillanti, pillole o iniezioni dà prendere o da fare. Egli comanda, e ciò che dice avviene. L’unica cosa che dobbiamo portare noi, è la fede, il credere che Lui è quello che dice di essere.

Il caso doloroso di questa povera donna: aveva un costante flusso di sangue da dodici anni, che senza dubbio l’aveva debilitata molto, l’aveva amareggiata nei confronti della vita e minacciava di farla morire in poco tempo. Aveva ricevuto da parte dei medici le migliori consulenze che potesse avere, e aveva fatto uso di molti medicinali e metodi che le avevano prescritto.

Questa donna spese tutto quel che possedeva in consulti medici. 

Quelli che non ottengono miglioramenti dall’uso di medicinali, solitamente peggiorano, e la malattia prende maggior terreno.

Di solito accade che le persone non si rivolgono direttamente a Cristo Gesù, finché abbiano provato invano l’aiuto di tutti gli altri e li abbiano trovati – come certamente faranno – medici di poco valore. Oppure la malattia è così rara e difficile che non hanno mezzi sufficienti per poter portare guarigione all’infermo. E Cristo per molti o per pochi, diventa un sicuro rifugio. Anche coloro che fanno di Lui il loro ultimo rifugio.

Oggi molti si trovano a lottare con molte malattie. La malattia non fa distinzione, colpisce giovani, meno giovani e anziani. Molti di fronte alla scelta di poter vivere una vita infelice, cercano rifugio nella morte. Non sono pochi quelli che fanno questo gesto estremo. Ma è un gran peccato voltare le spalle al Salvatore. La felicità di Gesù era guarire gli infermi, sanare gli storpi, i ciechi, i muti, i lebbrosi, i paralitici, gli oppressi, i posseduti e ognuno che avesse qualche male. Ma Gesù opera solo in quelli che avevano fede in a Lui. Cioè quelli che vanno a Lui. Quelli che desiderano essere salvati e guarire da un male invalidante. Gesù non va’ da coloro che non desiderano la Sua presenza e preferiscono soffrire e perire nella loro incredulità. Non ci illudiamo: senza fede è impossibile piacere a Dio. 

La donna dal flusso di sangue quando perse tutte le sue speranze, si presentò davanti hai suoi occhi, un’occasione sensazionale. Proprio davanti a lei passava il Maestro, Gesù di Nazareth. Lei che aveva sentito parlare di Gesù, ecco che Gesù passa sotto i suoi occhi. Gesù non passò di li per puro caso, Egli sapeva che lì c’era una donna malata. Gesù non lascia nessuno senza un’occasione per andare a Lui. Chissà, forse proprio adesso Gesù sta passando davanti a te, perché vuole sanarti e salvarti. Devi solo credere.

Se qualcuno ti dicesse che in America c’è un tal dottore che ti guarisce, tu ci andresti, se avresti la possibilità, logicamente. Se devi aspettare mesi per una Risonanza Magnetica o per qualche macchinario che ti dà speranza per la tua malattia tu aspetti pazientemente. Se qualche dottore ti dice che tu devi prendere questa o quella pillola, tu la prendi. Gesù ti dice: “Io non voglio soldi da te, neppure che tu ti alzi da tuo letto per fare due passi, io voglio donarti felicità nel guarirti, qui, ora, ma lo devi credere con tutto il tuo cuore, altrimenti non posso guarirti”.

Per arrivare a Gesù non è difficile, ma neanche troppo facile. Il mezzo che doveva portare la donna a Gesù era la fede. La gente che circondava Gesù era tanta. Per cui non era facile avvicinarsi. Inoltre la Sua malattia era molto imbarazzante. Ma fu caparbia, aveva capito che Gesù era l’unico mezzo per salvarla. 

Non c’è un altro mezzo per arrivare a Dio se non per mezzo di Gesù. 

Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”(Giovanni 14:). 

Egli è l’unico mediatore fra Dio e gli uomini (1Timoteo 2:5).

Il Suo nome è l’unico nome dato sotto al cielo per il quale possiamo essere salvati (Atti 4:2).

La donna era sicura (ecco la fede in azione) che toccandoGli solo il lembo della veste sarebbe guarita. Si fece spazio fra la folla e riuscì a toccarlo. In quel momento guarì. Cosa gli disse Gesù? “Figliola, la TUA fede ti ha salvata, va’ in pace e sii guarita dal tuo male”.
Sei disposto/a a mettere in pratica la tua fede per essere guarito? Se non hai fede, chiedila a Dio, Egli è il dispensatore della fede. Se metti in pratica quello che ti ho scritto, vedrai la tua vita cambiare all’istante. E la tua malattia svanire immediatamente.

Qualcuno mi dirà: “Ma tu non sei malato? E come mai tu che parli tanto di fede non guarisci? Non stai iscritto in quel gruppo di malattie rare? C’era una donna che era fedele al Signore, umile e retta di cuore. Amava Dio con tutto il suo cuore. Ma un giorno scopre di avere la lebbra. Si mise in preghiera ma la lebbra non andava via, anzi si sviluppò molto di più al punto che fu costretta ad andare a vivere in un lebbrosario. 

Quando giunse in quel luogo la povera credente vide l’inferno sulla terra. Incominciò a gridare a Dio: “Signore perché non mi hai guarita, vedi in che posto orribile mi trovo? Perché non rispondi alle mie preghiere”.

Passarono i giorni e incominciò a fare amicizia con altre lebbrose come lei, e si accorse che nessuna era salvata. Nessuna aveva accettato Gesù come personale Salvatore. Allora incomincio a parlare loro di Gesù e della Sua salvezza, e tutte ascoltavano con allegrezza. Dopo un anno tutto il lebbrosario aveva accettato Gesù come personale Salvatore. Allora la ragazza capi perché Dio non rispondeva alle sue richieste di guarigione. 

Dio ha un piano per tutti. Chissà, forse io dovevo portare questo messaggio d’amore e di speranza a molti malati come te, perciò Dio non ha ancora risposto alle mie preghiere.

Forse ti starai domandando: “Ma come si fa andare oggi nel 2018 a Cristo Gesù? Lui avrà tempo di ascoltare proprio me e le mie patologie?” Si, Gesù già conosce la tua storia ancor prima che tu nascessi. Egli non solo è morto per te, ma è pronto a guarirti se tu lo cerchi con fede. Potrebbe essere per te l’ultima occasione non buttarla via. Dio ti benedica!

Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane.com
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