Gesù morto una volta, ma risorto per sempre!

Immagine-gesù-risortoGesù di Nazareth. Conosciuto come figlio primogenito di Giuseppe il falegname, e di Maria sua moglie.

Il Signore era circondato da increduli anche in seno alla sua famiglia. Sta scritto che i suoi fratelli non credevano in Lui, in qualche occasione lo schernivano. Molto probabilmente Giacomo fratello del Signore si è convertito dopo la risurrezione di Gesù. (Atti 1:14)

Si può infliggere un martirio così atroce ad un uomo che ha fatto solo del bene? Accusato perché dichiarava che Dio era suo Padre! Le sue opere dimostravano che era la verità! Aveva potere anche sulla morte e le forze della natura.

Non ha mai usato le sue capacità per interessi egoistici; Ma solo per aiutare e guarire il suo prossimo. Si prodigava in modo particolare verso la parte debole della società. Accusando schiettamente i ministri religiosi ipocriti del suo tempo.

Gesù insegnava: che chi vuole essere grande deve servire e prodigarsi a favore dei più deboli. Far conoscere il tessuto interiore di Dio, insegnare ad onorarlo perché da Lui proveniamo e dipendiamo, ci da la vita, è il nostro Architetto, colui che ci ha creati.

Gesù ha dimostrato che Dio ci ama e vuole eliminare le sofferenze terrene, recuperandoci. Ci ha rivelato che l’alimento principale di cui abbiamo bisogno per realizzare questo è: amarci, rispettarci e aiutarci a crescere reciprocamente in tutto ciò che è buono, realizzare l’unità con Dio e tra di noi.

Ricordiamo i due grandi comandamenti. Un giovane chiese al Signore: Maestro cosa devo fare per ereditare la vita eterna? Gesù rispose: “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua mente e con tutta la tua forza, il secondo comandamento è: Ama il prossimo tuo come te stesso” Il Signore Dio TUO, Gesù ci rivela che Dio deve fare parte di noi, divenire NOSTRO è unico. Il prossimo TUO, come te stesso. Anche il prossimo deve divenire NOSTRO. Prima dobbiamo amare e rispettare noi stessi, purificarci ed elevarci a figli di Dio, dopo siamo pronti ad amare, aiutare e testimoniare al prossimo del nostro cambiamento e della comunione che abbiamo con il Padre.

All’infuori di questo invito di Dio, di intraprendere il sentiero di verità e di vita (Cristo) che ci accoglie, per il nostro recupero e guarigione: dell’anima, dello spirito, delle famiglia, dove andiamo? Abbiamo qualche offerta più allettante? Che ci rivela con le parole le opere, morte e risurrezione il sentiero della vita?   Pietro (alla domanda del Maestro se volevano abbandonarlo anche loro) rispose: “Signore da chi ce ne andremo? Tu solo hai parole di vita eterna!”

Dobbiamo tenere anche presente che: chi viola la legge di Dio viola se stesso, perché la sua legge è scolpita dentro di noi, siamo opera Sua. La legge che governa i nostri organi interni non trasgredisce, perché siamo opera perfetta di Dio. E’ la nostra volontà, la nostra testa che si deve rinnovare, deve divenire il tempio di Dio. Accogliendo l’invito della riconciliazione con Dio dobbiamo spalancare le porte a Cristo che ci ha inviato e, con il supporto dello spirito santo che Gesù ci dona si diviene nuove creature. (Vang. di Giov. Cap.3) Si avrà il privilegio e l’onore di partecipare all’opera di restaurazione, di se stessi e tutto il creato, che ritorneranno in condizione paradisiache, come era nel proposito di Dio sin dall’inizio. Il condottiero e Re di questa opera meravigliosa è GESÙ’ CRISTO MORTO PER NOI E RISORTO.

Rosaria Schimmenti

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