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Grazie alla croce

Né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore. Romani 8:39

Il mio collaboratore, Tom, ha una croce di vetro di 20×30 cm sulla sua scrivania. L’ha ricevuta dal suo amico Phil—come Tom, Phil è sopravvissuto ad un tumore—perché guardasse “ogni cosa attraverso la croce”. Quella croce di vetro è un costante promemoria, per Tom: lo aiuta a pensare all’amore di Dio e ai buoni propositi che Egli ha per lui.

Anche per chi crede in Gesù è una sfida vederla in questo modo, soprattutto nei momenti difficili. È molto più facile guardare ai problemi che all’amore di Dio.

La vita dell’apostolo Paolo era certamente un esempio di questa prospettiva a forma di croce. Questo è ciò che poteva dire di sé e degli altri credenti nei momenti di grande sofferenza: “Perseguitati, ma non abbandonati; atterrati ma non uccisi” (2 Corinzi 4:9). Paolo credeva fermamente che Dio fosse al lavoro proprio nei momenti più bui: “Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria, mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono” (vv. 17-18).

Per “fissare lo sguardo alle cose che non si vedono” non occorre minimizzare i problemi. Paul Barnett, nel suo commentario, su questo versetto dice: “Da un lato serve fiducia, certi che Dio ha buoni propositi per noi … Dall’altro lato, siamo consapevoli che il grido del nostro cuore è di speranza mista a dolore”.

Gesù ha dato la Sua vita per noi. Il Suo amore è profondo, un amore che si dona. Se guardiamo alla vita “attraverso la croce”, vediamo il Suo amore e la Sua fedeltà. E la nostra fiducia in Lui cresce.

Padre, mostraci Chi sei. Aumenta la nostra fiducia in Te. Metti nella nostra mente la Tua prospettiva.
Guarda ogni cosa attraverso la croce.

Da Anne Cetas | ilnostropanequotidiano.org


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