Guarita dalla Endometriosi severa

La malattia invisibile
Una donna su dieci ne soffre
Mi chiamo Claudia Di Chiara, vivo in Germania e vado in una Comunità Cristiana Evangelica Pentecostale italiana.
Per me è motivo di gioia raccontare la mia testimonianza e quello che Gesù ha fatto nella mia vita. All’età di 16 anni ho accettato nella mia vita Gesù come mio personale Salvatore e, da lì in poi, posso dire con certezza che Dio mi è sempre stato fedele perché Dio è sempre fedele alla Sua Parola. In me ha fatto cose grandi il Signore e adesso vi racconto come mi ha liberato dalla malattia dell’Endometriosi.
Quando scoprii di avere questa malattia per me fu come sapere di dover affrontare un calvario. Durò sei anni. Incominciavo ad avere dolori forti, atroci, al punto tale da non riuscire finanche a respirare. Quando il medico mi diagnosticò questa malattia io non sapevo nemmeno cosa fosse tanto che chiesi al medico di farmene fare un’idea. Il dottore mi spiegò cosa fosse e tutti gli effetti collaterali che produceva, mi spiegò che avevo contratto la forma severa, l’ultimo grado, la peggiore che esiste.
Mentre i medici mi dicevano che non c’era nulla da fare e che avevano le mani legati, io cominciai a pregare il Signore. Avevo un intimo rapporto di comunione con Lui, e Lui ha rafforzato la mia fede mettendo parole di lode nella mia bocca, verso di Lui. Nonostante una diagnosi così aggressiva, nonostante il dolore atroce che avvertivo, io avevo pace e gioia nel mio cuore, perché Gesù è la mia forza e il mio scudo, Gesù è stata la mia guarigione e lo posso affermare tranquillamente senza ombra di dubbio che Gesù fu ed è il mio tutto.
Questa malattia mi portava a non avere più forza finanche solo per alzarmi e andare a prendere un bicchiere d’acqua, e solo con la mente chiedevo al Signore di darmi la forza di andare avanti. Gli chiedevo di guarirmi perché era insopportabile il dolore. La mattina senza forze comunque dovevo portare i miei figli a scuola, ma quando ritornavo a casa mi chiudevo nella mia camera da letto e invocavo il nome di Dio Gesù.
Sentivo la Sua meravigliosa presenza in me, Egli mi riempiva di Spirito Santo. Mi dava dei doni spirituali come quelli della profezia e dell’interpretazione delle lingue, e mentre pregavo io potevo ascoltare chiaramente come il Signore mi consolava e mi diceva. “Sarò Io l’Eterno il tuo Dio che ti guarisce”.
Quando il Signore mi parlava e mi diceva che mi guariva, la mia condizione peggiorava e mi domandavo: “Ma Dio mio, tu mi hai parlato, mi hai detto che mi guarisci, perché non riesco ad avere quella forza di una volta? Questi dolori atroci mi stanno uccidendo dentro ed io sto così male.”. Ma, il Signore continuava a parlarmi: “Abbi fede, tu vedrai la mia gloria nella tua vita, nella tua casa”. Così il Signore continuava a darmi la forza per andare avanti (Nota di chi scrive: La sorella aveva tanta fede ma, come a tutti non piace stare sulla ruota del vasaio affinché diventiamo più forti in Lui. È nella malattia, nella debolezza che diventiamo più forti).
Un giorno andai dal dottore e mi disse con freddezza “Signora Di Chiara qui non c’è nulla da fare, prepari ciò che le serve e vada in ospedale, qui c’è il foglio di ricovero, deve solo firmarlo. Dobbiamo intervenire con una preparazione urgente perché lei è piena e dobbiamo togliere tutto”. Ma io non volevo firmare e lo dissi chiaramente al medico. Ma il dottore incalzava per cercare di convincermi che dovevo subito operarmi. “Lei rischia la vita cara signora, le sue emorragie interne sono così forti che può morire”. E il Signore mi confortava dicendomi: “Non temere figlia mia, perché sarò Io a guarirti”.
I dolori si intensificarono al tal punto che non potevo più neanche badare ai miei figli. Un giorno andammo ad un grande raduno cristiano in un posto a pochi chilometri da casa nostra e trovai un libro che si intitola: “La potenza di una donna che prega”. Vi incoraggio a comprarlo perché è stato di grande edificazione per l’anima mia, nonostante dedichi giornalmente al mio Signore ore di lettura biblica e il Signore non abbia mai mancato di benedirmi.
Questo libro di questa donna cristiana ha portato a me tantissime benedizioni. La donna spiegava che una persona benché malata, afflitta da qualsiasi dolore, deve sempre e comunque pregare per sé, ma soprattutto per gli altri. Così feci io: nelle lunghe giornate a letto pregavo per me ma anche per tante persone ammalate e bisognose. Perché poi, chi ha bisogno di aiuto e nonostante tutto non è egoista e prega anche per gli altri, riceve la pace e la tranquillità dello Spirito Santo.
Il giorno che dovevo andare ad operarmi stavo quindi per affrontare un intervento grazie al quale mi sarebbero stati asportati l’utero, la vescica che sarebbe stata rimpiazzata con una vescica artificiale e metà dello stomaco perché si erano formati pezzi di sangue morto (Nota di chi scrive: chi sa cosa è l’Endometriosi sa che è una malattia che colpisce le donne nella loro parte più intima con dolori allucinanti tanto che molte di loro chiedono di morire. Inoltre colpisce anche donne piccole d’età, mettendo in serio pericolo la loro vita sessuale).
Nonostante tutto io non ho mai perso la speranza in Cristo. Il giorno prima dell’operazione sono andata a prenotare il ricovero. L’anestesista mi aveva detto che l’operazione durava dalle 5 alle 6 ore! Rimasi molto colpita e spaventata e l’anestesista aggiunse “Ma lei avrà capito che malattia ha vero? Oppure non se n’è resa conto?”.
Tornai a casa turbata, amareggiata e scoraggiata. Mi misi in preghiera e chiesi al Signore: “Se mi hai detto che mi guarivi perché adesso mi devono levare tutti questi organi essenziali per la mia esistenza?”. Quel giorno il Signore mandò mio cognato che volle incoraggiarmi con una preghiera. E così avvenne: mio cognato pregò per la mia salute fisica e dopo lesse un passo che diceva: “L’Iddio tuo che tu servi del continuo sarà Egli stesso a liberarti” (Daniele 6:16).
In quel momento ho sentito forti e vibranti benedizioni ed ero ripiena dello Spirito Santo tanto che sentii che il mio Signore Gesù mi aveva guarita. Non avvertivo più alcun dolore, nessun bruciore. Il giorno dopo andai lo stesso in ospedale anche se io sapevo di essere stata guarita da Dio. Quando andai mi prepararono per l’operazione e io firmai un documento con il quale chiedevo che non venisse estratto nessun organo del mio corpo. Allora venne il primario dentro la mia stanza e mi, disse: “Signora Di Chiara purtroppo noi abbiamo le mani legate, abbiamo visto quello che lei ha firmato, ma noi comunque dobbiamo rimuovere ogni male che è in lei, dobbiamo rimuovere tutto”. E io gli risposto che se lui ha le mani legate il mio Dio le ha sciolte.
Deve aver pensato che fossi pazza ma io sapevo che il Signore mi aveva guarita. Quando sono entrata in sala operatoria, dietro di me non c’era nessuno ma io ho sentito che una mano mi veniva appoggiata sulla spalla e una voce gentile mi diceva. “Figlia mia, non temere perché io ho già operato”.
Mi sono addormentata e l’operazione che doveva durare 5/6 ore, dopo 15 minuti era già finita. Non trovarono nemmeno una cisti. Abbiamo un Dio grande e potente che può operare anche in te che leggi. Oggi sono in ottima salute proprio come prima che mi accadesse tutto quanto ho descritto.
La tomba di Gesù è vuota perché Egli è Vivente, quindi, se hai un qualsiasi male e ti rivolgi a Lui con fede egli ti guarirà. Devi aver fede perché Gesù è vivente e vede tutto.
Non devi dubitare, devi agire come ha fatto Claudia che lo ha cercato, l’ha chiamato e Gesù quando sente le persone che lo cercano per fede, è più felice di noi. Sicuramente Gesù avrà detto a questa donna: “Claudia, va’! La tua fede ti ha salvata.”.
Dio non fa due pesi e due misure; Dio risponde a TUTTI, ma bisogna chiamarlo con fede. Non andate a Lui solo per il male che avete; cercatelo affinché dopo questa vita effimera possiate vivere in cielo con Lui.
Francesco La Manna
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