I bloccanti per la pubertà mettono a rischio la salute mentale di un terzo dei bambini

Autorevoli psichiatri australiani e britannici hanno reso noto che i bloccanti della pubertà dovrebbero essere limitati ai bambini arruolati in rigorosi studi clinici, dopo che una nuova analisi ha rilevato che la salute mentale di un terzo degli adolescenti è peggiorata proprio per l’assunzione di questi farmaci controversi. In particolare lo studio è stato effettuato in cliniche britanniche.

Lo studio ha rilevato che il 34% dei bambini di età compresa tra 12 e 15 anni ha riferito che la propria salute mentale è peggiorata dopo aver assunto bloccanti della pubertà per un anno, mentre solo il 29% dei bambini ha visto la propria salute psicologica migliorare. Nessun cambiamento nella salute mentale è stato segnalato dal 37% dei bambini che avevano assunto bloccanti per 12 mesi.

Nel complesso, la nuova analisi, pubblicata sul sito web di scienze sanitarie medRXIV, suggerisce che il 71% dei bambini che assumono bloccanti della pubertà hanno riportato un declino o nessun cambiamento nella loro salute mentale dopo un anno di trattamento. Tuttavia, come afferma lo studio: «L’argomento principale a favore dell’introduzione dei bloccanti della pubertà nel Regno Unito per questa fascia di età (sotto i 16 anni) è stato il loro potenziale per alleviare il disagio psicologico», dunque un enorme castello che ora crolla.

La psichiatra Jillian Spencer, che sostiene apertamente un modello di trattamento cauto piuttosto che di sola affermazione per i bambini con disforia di genere, ha affermato che gli ultimi risultati del Regno Unito «fanno sorgere la domanda: “Perché mai vengono ancora prescritti i bloccanti della pubertà?”». La dottoressa Spencer ha affermato che, nonostante i potenziali effetti collaterali tra cui infertilità e compromissione della funzione sessuale, in Australia questi farmaci «vengono prescritti off label per i bambini con disforia di genere, il che significa che nessuna azienda farmaceutica ha mai dovuto dimostrare che i bloccanti della pubertà siano davvero efficaci e sicuri». Dunque tutto è ancora più inquietante e pericoloso, soprattutto vista l’esperienza, appunto, dell’Australia.

https://www.provitaefamiglia.it/blog/i-bloccanti-per-la-puberta-mettono-a-rischio-la-salute-mentale-di-un-terzo-dei-bambini

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