A quanto pare, gli abomini contro Dio sembrano non avere fine dato che da, qualche giorno, la Gran Bretagna ha approvato una legge che consente di poter generare figli con tre genitori biologici: il padre, la madre e un’altra donna, una donatrice che mette a disposizione della coppia una “porzione” del suo Dna per sostituire quello difettoso della madre naturale. In altre parole, ciò che si verificherà dal punto di vista ginecologico sarà l’unione – in laboratorio – dei gameti di padre e madre el’apporto extra di Dna mitocondriale di una terza donna! Malgrado le ovvie reazioni critiche della Chiesa anglicana e cattolica d’Inghilterra, che giudicano il provvedimento legislativo pericoloso e inaccettabile dal punto di vista etico, poiché la tecnica fecondativa comporta la distruzione e/o modificazione dell’embrione, lo scopo di questa brillante (.) ricerca è di prevenire eventuali malattie mitocondriali che possono avere effetti letali sul nascituro, nonostante i ricercatori inglesi assicurano che il materiale genetico sostituito rappresenterebbe comunque solo lo 0,1% del totale. Tuttavia, la decisione ha scatenato polemiche e proteste da parte di associazioni religiose secondo cui si violano principi morali che portano ad assimilare il concetto di “figlio naturale” a quello di un bebè con un papà e due mamme o, più in generale, di “designer baby” (bambini fatti su misura) anche se per ragioni di salute; oltretutto, la madre donatrice non potrà mai pretendere diritti sul neonato ed ella resterà per sempre anonima.
Come si può constatare, i peccati di Sodoma sono stati superati in tuttoe per tutto da questi atti aberranti, i quali manipolano la vita creata da Dio per renderla conforme ai propri desideri, sicchè non basta l’inseminazione artificiale, non bastano i figli in provetta, non bastano le madri-nonne grazie al metodo Ginori (il ginecologo italiano che fa partorire donne oltre i limiti naturali) e non basta l’adozione di bambini da parte di coppie gay e/o l’affido di bebè a omosessuali attraverso uteri “in affitto” (madri surrogate) come il caso più eclatante della star inglese Elton John che convive con un uomo ed ha avuto due maschietti tramite inseminazioni di madri anonime lautamente ricompensate: adesso arrivano anche i figli a tre! Uno dei commenti di cronaca sulla recente legge britannica è che i ricercatori inglesi mirano a “garantire” una generazione futura di ragazzi sani e senza malattie, il quale concetto mi ha subito rievocato l’ideologia nazista di Adolph Hitler che, parallelamente, desiderava mantenere sana e pura la razza germanica (ariana) attraverso l’uso della guerra per sterminare popoli e razze ritenute “impure” (disabili, ebrei, omosessuali, nani etc.) per creare nel mondo le condizioni migliori per la lotta per la supremazia. Le motivazioni addotte dai ricercatori non hanno alcuna legittimazione, poiché esse interferiscono in maniera violenta, dietro la scusa di tutela del nascituro, con l’atto creativo di Yavhè che formò la prima famiglia umana per “farne una sola carne” (Genesi 2:24). In questo caso, i nuovi figli saranno frutto di tre “carni” o “tre genitori”, perché il DNA è il codice genetico della vita.
Fermo restando che i futuri figli a loro volta trasmetteranno alle generazioni successive i caratteri genetici del Dna ricevuto, nessuno si è posto il problema di quale risposta dare a quanti, eventualmente, vorrebbero conoscere il nome della mamma donatrice, biologicamente una vera e “seconda” madre; a ogni modo, la maggior parte del Parlamento inglese edell’opinione pubblica britannica si è pronunciata favorevolmente, anche perché inizialmente – secondo fonti statistiche – circa 150 coppie all’anno potranno beneficiare di questa nuova tecnica fecondativa che dovrebbe aiutare (in teoria) quasi 2.500 donne che presentano difetti genetici tali da trasmettere malattie varie quali diabete o distrofia muscolare. Beh, si vuole davvero creare una generazione di bimbi sani oppure si vuol cercare di “sradicare” le conseguenze del peccato (es. la malattia) o addirittura di annullarlo? Dietro questo ennesimo atto di sfida verso il Creatore io intravedo nitidamente l’artiglio di satana, il quale spinge sempre di più una certa branca della Scienza a ricercare da sé stessa l’immortalità dell’anima e a stabilire, in maniera arrogante e superba, i limiti e i confini della vita anziché riconoscere, nell’intero disegno divino e nella creazione, la mano visibile del Dio invisibile (Romani 1:19-21). Se il “Principio della scienza èil timor di Dio” (Proverbi 1:7), quale principio sta guidando i ricercatori inglesi?
Salvatore Di Fede – notiziecristiane.com
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