Il Centro Italia piegato dal terremoto e dal maltempo

Stamattina tre nuove scosse. A Tolentino la gente si è riversata sulle strade nonostante le temperature sotto zero.

Non c’è pace per il Centro Italia! Da diversi giorni c’è emergenza maltempo nelle Marche e in Abruzzo, e ora la terra ha ripreso a tremare: stamattina, in meno di un’ora, tre violente scosse di terremoto di magnitudo 5.3 sono state avvertite in Abruzzo, nelle Marche e nel Lazio.

«È una giornata apocalittica», ci dice al telefono il pastore battista Luis Giuliani, che abita a Tolentino (Mc), tra i comuni più colpiti dal terremoto. «Non bastava l’abbondante neve che ha danneggiato alcuni tralicci dell’alta tensione lasciandoci da ieri senza energia elettrica e, dunque, senza riscaldamento. Ora di nuovo il terremoto! Per la paura di stare in casa, c’è tanta gente che è scesa in strada nonostante il gelo». È da un po’, ci spiega Giuliani, che a Tolentino la vita aveva ripreso una sua normalità, nonostante le piccole scosse di assestamento non si siano mai fermate. «Le lunghe e forti scosse di terremoto di questa mattina gettano nuovamente la gente nello scoramento e nella paura. È proprio a queste persone che dobbiamo testimoniare che Dio non ci abbandona, ed annunciare la speranza nonostante tutto».

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Un’immagine di Tolentino, scattata dal pastore Giuliani

Dopo le forti nevicate dei giorni scorsi, stamattina a Pescara è esondato anche l’omonimo fiume che ha provocato allagamenti in tutto il territorio.

A causa della neve circa 87mila utenze sarebbero ancora senza luce in tutta la regione. «La situazione è veramente pesante – conferma Greetje van deer Veer, incaricata della plurisede metodista di Fermo, Palombaro e Pescara –. Io vivo a Villa San Sebastiano (Aq), in una zona meno interessata dai disagi di questi giorni, ma alcuni membri di chiesa abitano nei comuni di Teramo e Ascoli Piceno dove si trovano senza corrente elettrica da alcuni giorni. Per fortuna riescono a riscaldarsi grazie ai camini che sono presenti in quasi tutte le abitazioni. Ma c’è stato anche un membro di chiesa che è rimasto bloccato in casa a causa della neve che ostruiva completamente l’accesso».

Le notizie che arrivano sul Pescara esondato rendono la situazione ancora più difficile. «Per stasera era prevista a Pescara la celebrazione di apertura della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani – riferisce ancora Van der Veer – ma sia per il maltempo (sono stati chiusi tutti i caselli dell’autostrada A24), sia per il terremoto di questa mattina, è stato deciso di rimandare l’appuntamento di questa sera e anche quello previsto per venerdì». Posticipato ad altra data da definirsi, a causa delle cattive condizioni climatiche, anche l’incontro che doveva tenersi sabato scorso a Vasto per ricordare i 500 anni della Riforma protestante.

Immagine: CC BY-SA 3.0, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=4688343

di Marta D’Auria | Riforma.it

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