Il contesto storico del libro di Daniele

Chapter-of-Daniel-Bible-480x320Daniele, nel suo libro, introduce il contesto storico descrivendolo come i “quattro venti che soffiavano dal cielo” sul Mar Grande e fa riferimento al periodo storico in cui i Giudei (il popolo di Dio) alcuni erano stati esiliati a Babilonia, altri erano stati dispersi; entrambi a motivo del loro continuare a peccare contro Dio (Geremia 49:36 “Io farò venire contro Elam i quattro venti dalle quattro estremità del cielo; li disperderò a tutti quei venti e non ci sarà nazione dove non giungano i fuggiaschi di Elam”).

Le potenze celesti misero in moto le nazioni del mondo facendo sorgere l’impero, neo-babilonese. Percorriamo nel racconto la storia di quest’impero, i re che lo governarono e le loro imprese fino al 539 a.C. quando Babilonia fu conquistata da Ciro il persiano, finì così il grande impero babilonese nato con Nabucodonosor ed ebbe inizio il secondo impero, quello Medo-Persiano che si susseguì fino a quando vi fu la sconfitta della spedizione di Serse, ciò fece sì che la Grecia divenisse il terzo impero mondiale grazie all’azione di Alessandro III detto il Grande, dopo svariate conquiste morì nel 323 a.C. e l’impero dalla cultura universale che aveva creato finì con la sua morte, fu spartito tra i suoi quattro generali. Dalla prospettiva biblica sono importanti le dinastie Seleucide e Tolemaiche quest’ultima governò in Egitto dal 323 a.C. al 30 a.C., mentre quella di Seleucide governo in Siria dal 312 a.C. al 65 a.C., perché causarono la maggiore sofferenza dei Giudei. Antioco sottopose i Giudei alla politica di ellenizzazione cosa non gradita a tutti, si propose di sradicare completamente il giudaismo costringendo i Giudei a osservare riti pagani e minacciò di morte chi avesse praticato l’adorazione giudaica. Dedicò un tempio a Zeus e fece erigere altari pagani in vari posti del paese, il 25 dicembre 168 a.C. venne eretto nel tempio un altare pagano per gli olocausti, il martirio divenne una pratica frequente e vi fu molta apostasia.

Mattatia richiamò i Giudei alla pura adorazione con un discorso, parlò loro della fornace ardente e di Daniele gettato nella fossa dei leoni, così il popolo si ricordò che il loro Dio può e vuole salvare quelli che confidano in lui. Si scatenò una rivolta guidata da Mattatia e dai suoi cinque figli, essi demolirono gli altari pagani in tutto il paese e il 25 dicembre 165 a.C. l’altare del tempio venne ridedicato. Un anno dopo durante una spedizione in Persia, Antioco morì. Ha inizio così la visione del quarto impero mondiale (Daniele 7:7 “Dopo questo, io guardavo nelle visioni notturne, ed ecco una quarta bestia spaventevole, terribile e straordinariamente forte, essa aveva grandi denti di ferro; divorava, stritolava e calpestava il resto con i piedi, era diversa da tutte le bestie precedenti e aveva dieci corna”), pur non specificando di quale bestia si tratti, qui Daniele dice esplicitamente che si tratta di una bestia diversa dalle precedenti e molto più potente. Percorrendo gli eventi storici, risaliamo che in principio Roma era una delle tante città-stato dell’Italia ma essa estese le sue conquiste in Italia e al di fuori entrando in conflitto con l’impero Greco che si era molto indebolito e presto lo conquistò. Nel 63 a.C. il generale romano Pompeo conquistò Gerusalemme così i Giudei divennero una denominazione romana, nel 37 a.C. salì al trono Erode e regnò fino al 4 a.C., fu poco prima della sua morte che nacque il Salvatore. Il contesto storico del libro di Daniele collega l’inizio del regno Messianico durante il periodo storico del quarto impero che è quello di Roma infatti il Messia è nato, ha vissuto su questa terra come uomo ed ha adempiuto il proposito per la quale il Padre Suo lo ha mandato durante l’impero Romano così come era stato profetizzato da Daniele. Il nostro Salvatore è stato ucciso dalle mani dei romani e con la sua morte la cortina del Tempio si squarciò in due questo episodio sta a indicare che Gesù ci ha aperto la via di accesso alla presenza di Dio (Giovanni 14:6 “Gesù gli disse: Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”). Fu così che il regno di Dio è giunto sulla terra.

Inoltre questo susseguirsi di imperi dimostra che nessuna grande potenza potrà regnare in eterno, che ogni regno persino il più potente è destinato a finire perché non sono “supremi” (Daniele 11:38,39 “Ma al loro posto egli onorerà il dio delle fortezze e onorerà con oro, argento, pietre preziose e cose piacevoli, un dio che i suoi padri non conobbero. Egli agirà contro le fortezze piú fortificate con l’aiuto di un dio straniero; ricolmerà di gloria quelli che egli riconoscerà, li farà dominare su molti e darà loro terre in ricompensa”;).

L’unico regno che non avrà mai fine è quello Messianico, nessuno mai potrà distruggerlo né potenze né potestà perché è un regno “Supremo” (Luca 1:33 “regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno e il suo regno non avrà mai fine”).

Luisa Lanzarotta | Notiziecristiane.com

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