È una triste realtà come molto spesso il nostro passato, ciò che eravamo, influenza in modo negativo il nostro presente bloccandolo e anche il nostro futuro. In verità, non siamo tenuti a tenerci i residui del nostro passato: il nostro aspetto, il nostro odore, le nostre azioni non devono essere legate al nostro passato, non dobbiamo immedesimarci con il nostro passato, non dobbiamo preoccuparci del passato, perché quando arriva Gesù nella nostra vita, tutti diveniamo nuove creature e Dio perdona ogni peccato, si dimentica di tutto e lo rimuove del tutto.
Se riflettiamo sui vari personaggi biblici che tanto ammiriamo, noteremo che nessuno di loro parlò mai del proprio passato, eppure tutti ne avevano uno.
Pietro per esempio non passava il tempo a dire ai propri discepoli: “Come farò… dopo aver rinnegato Cristo, non so proprio se sarò portato a fare l’apostolo…”; e Pietro rinnegò Gesù, non una volta sola, ma tre volte, e imprecò, bestemmiò, lasciò solo Gesù nel momento in cui ne aveva di più bisogno; ma nella Bibbia non troveremo mai che Pietro parla del suo passato, o che lo abbia solo menzionato; credo che avesse compreso qualcosa che noi dobbiamo comprendere.
L’apostolo Paolo parla solo una volta del suo passato, per far capire con quanta grazia Dio lo avesse perdonato e lo avesse usato così come fece. Paolo perseguitava i cristiani, cercava opportunità per lapidarli, ma non disse: “Come farà Dio ad usarsi di me dopo tutto quello che ho fatto!!”
Menziono anche il re Davide: omicida, adultero, ha vissuto nell’inganno per più di un anno dopo aver commesso il fatto e senza assumersi la responsabilità, eppure non disse mai: “Dopo quello che ho fatto, non potrò essere re!!!”
Nessuna di quelle persone che ammiriamo tanto nella Bibbia, ha permesso al proprio passato di influenzarle. Se noi permetteremo al nostro passato di influenzarci, non ci godremo il presente ed il futuro che Dio ha in serbo per noi; poco importa che si tratti del passato di quando avevamo 5 anni, o di quello di stamattina, o di qualsiasi cosa sbagliata che faremo domani: le compassioni di Dio si rinnovano ogni giorno e noi dobbiamo imparare a trarne beneficio.
“Non ricordate più le cose passate, non considerate più le cose antiche: Ecco, io sto per fare una cosa nuova” (Isaia 43:18-19)
Dio ci benedica
Alessio Sibilla | Notiziecristiane.com
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