Il senso cristiano del fare politica oggi

Partiamo dalla constatazione che la politica oggi è molto diversa rispetto a come veniva concepita dai filosofi del passato. Molti filosofi dell’antichità e del Medioevo vedevano la politica come una forma di virtù e come un mezzo per raggiungere il bene comune. La politica era vista come un’attività nobile e autentica, che richiedeva impegno, dedizione e un forte senso del dovere. Tuttavia, nel corso del tempo, la società è cambiata è dominata dal narcisismo, dall’arrivismo, dalla corsa al potere e dal culto dell’apparire (P. Riccardi., Psicoterapia del cuore e beatitudini). E oggi la politica è spesso vista secondo quest’ottica di cambiamento. Mezzo per acquisire potere, per proteggere gli interessi di gruppi o singoli individui fino alla corruzione. Ne sono ad emblema gli ultimi scandali a livello europeo di eurodeputati italiani e non.

Proprio in virtù di questo andamento, poco etico e morale, alcuni filosofi contemporanei hanno cercato di ripensare la politica e di recuperare la sua antica missione. Per esempio, filosofi come Alasdair MacIntyre, Michael Sandel e Martha Nussbaum hanno cercato di recuperare l’idea che la politica debba essere al servizio del bene comune e della giustizia sociale.

Ma ancora prima di questi filosofi, penso, che i valori cristiani possono essere un importante riferimento per il fare politica, oggi, poiché offrono un’etica e una morale che possono aiutare i politici a prendere decisioni e a agire in modo responsabile e giusto.  Alcuni dei valori cristiani che possono integrarsi con il fare politica includono l’amore per il prossimo, la giustizia, la solidarietà, la dignità umana, la pace e la cura dell’ambiente. Per esempio, l’amore per il prossimo può essere interpretato come la promozione del bene comune e del benessere di tutti i membri della società, non solo dei propri sostenitori politici. La giustizia può essere interpretata come l’equità e la distribuzione equa delle risorse e delle opportunità, e la solidarietà può essere interpretata come la collaborazione tra i membri della società per affrontare le sfide comuni.

Inoltre, l’integrazione dei valori cristiani nella politica deve avvenire in modo rispettoso delle diverse convinzioni religiose e delle diverse tradizioni culturali e politiche presenti nella società. In ogni caso, è importante che i politici utilizzino la religione come strumento di saggezza, compassione e responsabilità.

Gesù non è stato un politico, ma ha offerto un modello di vita e di comportamento che può essere applicato in ogni campo della vita da quello personale a quello sociale come esempi di una buona pratica politica, ad esempio:

La cura per i più deboli: Gesù ha dedicato molta attenzione alle persone più vulnerabili e marginalizzate della società, come i malati, i poveri e i peccatori. Questa attenzione alla cura degli ultimi può ispirare i politici a mettere al centro delle loro politiche la tutela dei più deboli e la promozione del benessere comune.

La nonviolenza e il perdono: Gesù ha predicato la nonviolenza e il perdono anche nei confronti dei suoi nemici. Questa visione può ispirare i politici a cercare soluzioni pacifiche ai conflitti e a promuovere la riconciliazione tra le persone e i gruppi in conflitto.

La promozione della giustizia: Gesù ha denunciato le ingiustizie della sua epoca e ha cercato di promuovere una maggiore equità tra le persone. Questa attenzione alla giustizia sociale può ispirare i politici a lavorare per una società più giusta e solidale.

La valorizzazione della diversità: Gesù ha incontrato e accolto persone di diverse origini, etnie e religioni. Questo atteggiamento di inclusione può ispirare i politici a valorizzare e rispettare la diversità culturale e religiosa presente nella società.

In conclusione, i comportamenti e gli insegnamenti di Gesù possono essere interpretati come esempi di una buona pratica politica, che ripristina nei giovani e meno giovani un nuovo senso di fiducia nella politica. Tra le indagini statistiche inerente alle possibili cause, di allontanamento della gente dalla politica emerge:

  • Corruzione e mancanza di trasparenza;
  • Difficoltà di comprensione;
  • Difficoltà nel tradurre le idee in azioni concrete;

Effettivamente, il ruolo di un politico è molto difficile perché deve trovare un equilibrio tra molteplici esigenze e interessi contrastanti, cercando di rappresentare il bene comune e di conciliare le diverse esigenze delle persone che rappresenta. In questo senso, la sensibilità e l’empatia possono essere degli strumenti importanti per comprendere le esigenze delle persone e per trovare soluzioni sostenibili e condivise ma devono essere affiancate da capacità di analizzare dati e informazioni, capacità di negoziare e gestire conflitti, capacità di prendere decisioni difficili e capacità di comunicare in modo chiaro ed efficace.

Pasquale Riccardi

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