Una delle più grandi menzogne dell’uomo è stata quella di aver attribuito a Gesù Cristo la data di nascita del 25 Dicembre dove ogni anno il mondo occidentale festeggia il Natale, in verità il principio del motivo di questa festa era cercare di “cristianizzare” il dio Mitra, cioè la nascita del re sole (Sol Invictus). Era anche il solstizio d’inverno, cioè quando l’inverno raggiungeva il culmine e le giornate cominciavano ad essere più lunghe.
Il giorno 25 dicembre è stato scelto dagli ecclesiastici del tempo tra molte altre date, inserito per la prima volta nel calendario Filocalo nell’anno 354 della nostra era.
L’idea di organizzare una giornata per celebrare la nascita di Cristo non esisteva al tempo degli apostoli, loro non erano preoccupati a celebrare la nascita del SIGNORE, ma si prodigavano ad insegnare la ragione per la Sua venuta. Celebrare la nascita del SIGNORE certamente rappresentava un oggetto di idolatria, come si vede oggi.
Il re Ezechia dovette rompere il serpente che Mosè eresse nel deserto, perché divenne un oggetto di culto.
Dopo questa piccola introduzione riguardo il giorno 25 dicembre per il quale ho intenzione di scrivere ancora in futuro, questo post voglio dedicarlo all’origine dell’albero di Natale.
L’albero di Natale è di origine germanica. Al tempo di San Bonifacio, gli fu dato la capacità di sostituire i sacrifici alla quercia sacra di Odino, adorando un albero in onore del dio-bambino.
Alla quercia sacra di Odino, erano posti i regali per i bambini catturati, in realtà simile a quello che accade oggi nei giorni di Cosimo e Damiano, dove le persone offrono dolci e regali ai più piccoli.
Odino era un dio della mitologia germanica, chiamato anche Wotan. Si è ritenuto il diavolo del mondo. Aveva due fratelli, Vili e Vé. Secondo la leggenda, Odino e i suoi fratelli uccisero il gigante Ymir e con la sua carne formarono il mare; con le ossa, crearono le montagne; con i capelli, fecero gli alberi; ed il cranio servì per il cielo. Fecero anche due tronchi d’albero, la prima coppia umana, Ak e Embla. Questa è una spiegazione grossolana per capire cosa il diavolo usa per sostituire i processi della creazione che il nostro Dio ha fatto, come descritto nella Genesi I.
Il principale ruolo di “divino” di Odino era quello di essere il dio della guerra.
Aveva il potere di prendere molteplici forme. Quando si presentava come umano, acquisiva le caratteristiche di un uomo barbuto, quasi cieco, indossava un largo cappello in testa ed era avvolto in un ampio mantello.
I romani non riuscivano a porre fine a questo culto feticistico, e trasformarono il culto dell’ “Albero del Mondo” ad albero di Natale.
In seguito per dare al Natale un senso di natività, nel XIII secolo fu San Francesco d’Assisi ad introdurre il presepe. Per quanto riguarda la leggendaria figura di Babbo Natale, è derivata da San Nicola (IV secolo dC), vescovo dell’ Asia Minore, che, nonostante avesse una figura bonaria e barbuta di un buon vecchietto, era austero, ma con la reputazione di un uomo buono e generoso.
False religioni hanno sempre usato il legno e gli alberi, con finalità idolatria:

“Sacrificano in cima ai monti, bruciano incenso sui colli sotto la quercia, il pioppo e il terebinto, perché la loro ombra è buona; perciò le vostre figlie si prostituiscono, e le vostre nuore commettono adulterio.” – Osea 4:13

“Non metterai nessun idolo d’Astarte, fatto di qualsiasi legno, accanto all’altare che costruirai al SIGNORE tuo Dio;” – Deuteronomio 16:21

Questi alberi o pezzi di legno sono stati utilizzati per i culti nelle famiglie. Il pino, simbolo del Natale. ha la stessa connotazione.

L’usanza di scambio di doni con amici e parenti durante il periodo natalizio non ha assolutamente nulla a che fare con il cristianesimo! Questo non celebra la nascita di Gesù Cristo nè l’onora!

Tuttavia, questo è esattamente ciò che le persone fanno in tutto il mondo. Osservano un giorno che Cristo non è nato, si spendono un sacco di soldi in regali per parenti e amici. Tuttavia, anni di esperienza ci insegnano che i cristiani in questo periodo dell’anno dimenticano di dare quello che dovrebbero a Cristo e la sua opera. Questo è il mese in cui è più colpita l’opera di Dio. A quanto pare le persone sono così impegnate nello scambio di regali che non ricordano Cristo o la sua opera.

Vediamo cosa dice la Bibbia in Matteo 2:1-11 rispetto ai doni che hanno portato i Magi quando nacque Gesù:

“Gesù era nato in Betlemme di Giudea, all’epoca del re Erode. Dei magi d’Oriente arrivarono a Gerusalemme, … Entrati nella casa, videro il bambino con Maria, sua madre; prostratisi, lo adorarono; e, aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: oro, incenso e mirra.”

Era il giorno della sua nascita? Niente da fare! Perché sono arrivati ​​diverse settimane o mesi dopo la nascita (Matteo 2:16). Contrariamente a quello che mostrano i presepi, Gesù era in una casa, non una stalla.
Così i Magi distribuirono doni gli uni agli altri per lasciare un esempio da imitare? No! Non si scambiarono nessun regalo con i loro amici e famiglia, o tra di loro, ma si presentarono solo e unicamente a Cristo.
Allora perché?
I Magi non sono stati l’artefici di una nuova usanza cristiana ovvero il baratto di doni per onorare la nascita di Gesù Cristo! Semplicemente era un’antica usanza orientale che era quello di portare doni al re per presentarsi a lui. Erano personalmente per il Re dei Giudei. Pertanto, hanno portato le offerte, nella stessa maniera di come la regina di Saba li portò a Salomone, così come quelli che oggi fanno visita ad un capo di stato. Questa pratica si verifica spesso nel Vecchio Testamento e persiste ancora oggi in Oriente e in alcune isole del Sud Pacifico.
L’usanza di scambi regalo di Natale non ha niente a che fare con la nascita del Cristo di Dio, non è che la continuazione di una usanza pagana.
Resta una domanda che risponde a tutte quelle circa il fatto se si deve o non si deve festeggiare il Natale di Gesù: Sarà che lo Spirito Santo si sia dimenticato di mettere nella Parola di Dio, la data o qualsiasi orientamento perché noi lo commemorassimo, o sarà che quello che che stiamo facendo non è la volontà del SIGNORE?

Ivan Manna

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