In Uruguay il Parlamento approva le nozze gay e a Palermo qualcuno prepara la festa…

Dopo l’Argentina, l’Uruguay è il secondo Paese dell’America Latina a legalizzare le nozze gay. La camera bassa del Parlamento ha infatti approvato, con 71 sì su 92 membri, la legge le autorizza le nozze tra persone dello stesso sesso, già approvata, la scorsa settimana, dal Senato, con 23 voti a favore e otto contrari. E’ a Palermo che si fa’? Si pensa ai preparativi della festa!

 Finora era solo l’Argentina a consentire alle persone delle stesso sesso di convolare a nozze, dopo l’approvazione della legge nel 2010. In America Latina il matrimonio è consentito anche a Città del Messico, dal 2009. Negli ultimi sei anni, l’Uruguay aveva già legalizzato le unioni civili per gli omosessuali e l’adozione dei bambini da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso.

Ma la notizia che ci fa cadere le braccia e ci lascia impietriti è di certo, quanto appreso domenica durante una trasmissione d’intrattenimento sportiva trasmessa da Rai2, quando un gruppo di tifosi palermitani omosessuali a pubblicizzato un evento che li  vedrà protagonisti a Palermo tra qualche mese, in altre parole, che a Giugno di quest’anno il Gay Pride sfilerà per le strade di Palermo per la giornata “dell’orgoglio Gay”.

Non capisco perchè molto spesso assistiamo a scene di intolleranza religiosa quando si decide di fare una serata evangelistica in una qualsiasi piazza del nostro territori; viene bloccata da mille leggi e leggine, dalla solerzia dei burocrati che ci amministrano, dai commercianti e da uomini religiosi che a vario titolo cercano di ostacolare l’evento evangelistico e che ci ricordano che la costituzione vieta di bloccare strade e piazze, però, per questi tristi eventi gli si spalancano le porte di una città.

Noi non vogliamo farci trovare impreparati a questo orribile evento, oltre ad esprimere la nostra disapprovazione ci prepariamo con l’unica risposta che possiamo dare a colui che ha preso la coscienza e rubato l’anima  di queste persone, ossia, il diavolo.  E’ lo facciamo con l’unica arma che lo può sconfiggere, cioè, con la preghiera a Cristo Gesù.

Quando verrà quel giorno, facciamoci trovare pronti, per il buon combattimento, rifuggiamoci nelle nostre chiese e innalziamo con preghiere e lodi il nome di Gesù Cristo, il nostro Salvatore che libera dai legami del diavolo, è da la vita eterna.

fratello Pietro

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