India, Jaipur, una ventina di cristiani evangelici sono stati arrestati dalla polizia mentre stavano distribuendo opuscoli e Bibbie.
La polizia non si è limitata a compiere l’arresto, ma ha inflitto delle violenze corporali sui cristiani stessi.
Il fatto ha suscitato costernazione da parte del gruppo per la difesa dei diritti umani, l’unione popolare per le libertà civili, che, rivolgendosi al capo della polizia ha richiesto la liberazione dei cristiani detenuti illegalmente in prigione, e maltrattati “gratuitamente”.
Il pastore Stephen Raj ha ringraziato l’intervento da parte degli attivisti a difesa delle libertà civili dichiarando che siamo venuti a portare il messaggio di salvezza e di grazia nel nome di Gesù.
D’altronde occorre dire come i cristiani già siano soggetti a persecuzioni da parte del gruppo indù, ed è inammissibile che ad alimentare tale persecuzione sia anche la stessa polizia locale che dovrebbero garantire, di diritto e di fatto, l’incolumità fisica e morale di tutti i cittadini a prescindere dall’essere cristiano, musulmano o induista.
Tutto quello che sta accadendo, comunque, è l’ulteriore ennesima conferma con quanto detto dal Signore Gesù Cristo:
Luca 21:12 Ma prima di tutte queste cose, vi metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno consegnandovi alle sinagoghe, e mettendovi in prigione, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome.
Giovanni 15:20 Ricordatevi della parola che vi ho detta: “Il servo non è più grande del suo signore”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.
Alessandro Landolina – notiziecristiane.com
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