INDIA – Violenze, abusi e analfabetismo per oltre 11 milioni di bambini di strada indigeni

imagesNuova Delhi – La maggior parte degli 11 milioni di minori che vivono per le strade delle grandi città dell’India subiscono continui maltrattamenti, sono costretti a lavorare, vengono sfruttati sessualmente e sono soggetti alla tratta, oltre che a molte altre forme di violenza e di abuso.E’ quanto emerge da un recente rapporto pubblicato dall’Associazione della Camera di Commercio e dell’Industria dell’India, dove si legge che, nelle città metropolitane del paese asiatico, un bambino su 4 vive in condizioni indegne vittime di abuso di sostanze tossiche. Inoltre, oltre la metà dei minori sono analfabeti. I piccoli che vivono a Nuova Delhi, Mumbai, Kolkata, Chennai, non hanno un riparo adeguato, privi di alcuna tutela legale che riguarda i bambini indigeni.

Secondo la ricerca, la maggior parte dei bambini di strada, appartengono a famiglie di migranti che abbandonano i propri villaggi e città con la speranza di trovare un lavoro nelle grandi città. Le statistiche delle Nazioni Unite riportano in India 11 milioni di bambini di strada, cifra più alta del mondo. Altri studi calcolano invece che siano circa 20 milioni. ( Agenzia Fides)

Come si vede nella foto, con  l’orrendo maltrattamento, commesso da un uomo che calpesta un piccolo bambino si ha coscenza dei crimini commessi ogni giorno, per futili motivi nei confronti di piccoli bambini dell’India. Quell’uomo, nella sua indifferenza, di quel gesto violento che ha commesso, un giorno ne darà conto a Dio e verrà giudicato con giustizia e severità!

Di certo, noi non vogliamo vivere nell’indifferenza, l’immagine ci sconvolge e ci fa riflettere che i bambini non devono essere toccati, non devono essere esposti alla violenza criminale.
Purtroppo, dopo quel crimine e anche dopo che finiamo di esprimere le nostre forti affermazioni guardando la foto, molti altri bambini sono  raggiunti da mani  e piedi criminali.
Forse anche perché molte altre mani sono state nell’indifferenza e si sono affaccendate in questioni ritenute più importanti.

Un giorno anche i discepoli pensarono che Gesù avesse cose più importanti da fare che rivolgere le Sue attenzioni ai bambini: “Gli presentavano dei bambini perché li toccasse; ma i discepoli sgridavano coloro che glieli presentavano. Gesù, veduto ciò, si indignò e disse loro: “Lasciate che i bambini vengano da me; non glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro…“. E, presili in braccio, li benediceva ponendo le mani su di loro” (Marco 10:13-16).

Quanto mai oggi i nostri bambini e, di conseguenza, le nostre famiglie, hanno bisogno di essere raggiunti dal tocco di Gesù, che porta pace, amore e benedizione.
La tua casa non ha bisogno della benedizione di un uomo, non ha bisogno della benedizione impartita dalla religione, ma di quella del Signore, dell’Iddio vivente!

Qualunque sia la tua condizione, il tuo bisogno, lasciati toccare da Gesù! Cerca di toccare almeno il lembo della Sua veste.

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