INSEGNATI DALLA BIBBIA O DALLO SPIRITO?

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comeleggerelabibbiaForse qualcuno che leggerà il titolo di questo post si stupirà per questa insinuazione, come se ci fosse una differenza tra l’essere insegnato dalla Bibbia e l’essere insegnato dallo Spirito. Eppure è così. È perfettamente possibile arrivare ad essere istruito nei fondamenti della fede, ma non possederne una piena comprensione.

Ed è pure possibile arrivare ad essere un esperto in dottrina biblica e non possedere l’illuminazione spirituale, dando come risultato un velo che copre la mente e che impedisce di ricevere la verità nella sua essenza spirituale.

La maggioranza di noi cristiani (indipendentemente dalla denominazione di appartenenza) siamo abituati a chiese che insegnano la Bibbia, o dottrine derivate da essa, ai loro bambini fin dall’infanzia; più avanti si impartisce loro istruzione di catechesi (o scuola domenicale), ultimando con una preparazione per ministri o pastori.

Malgrado ciò, tutti questi insegnamenti non riescono mai a formare, in costoro, un cristianesimo vivente, né una vera santità.

I suoi membri non danno mostra evidente di essere passati da morte a vita.

Molto raramente si trovano in essi quei segni della salvezza che le stesse Scritture, che tanto hanno studiato, fanno risaltare così spiccatamente.

La loro vita religiosa è corretta e ragionevolmente morale, ma quasi totalmente meccanica e per nulla luminosa e raggiante della luce di Cristo.

Vestono la loro fede come quelle persone, che facendo lutto, indicano con una banda nera sul braccio il loro amore e rispetto per colui che se n’è andato.

Tali persone non possono comunque essere accusate di ipocrisia.

Molte di esse fanno tutto ciò veramente sul serio.

Più semplicemente, si deve dire loro che sono ciechi.

A causa della mancanza del soffio vitale dello Spirito, si vedono forzati a proseguire con l’apparenza esteriore della fede, mentre, nel frattempo, la profondità dei loro cuori è arida e patisce la fame delle realtà spirituali.

Ed essi non arrivano a comprendere cos’è che funziona male nella loro vita.

La differenza tra la religione del credo e la religione dello Spirito, la esprime molto bene il passo che si trova in

Esodo 20:19: “I figli di Israele del tempo passato dissero a Mosè: Parla tu e noi ti ascolteremo, ma non parli Dio con noi, non avvenga che moriamo!”.

Mentre la religione dello spirito direbbe: “Non così Signore, non così, ti prego. Piuttosto come il profeta Samuele, io, umilmente e di tutto cuore ti dico: “Parla Signore che il tuo servo ascolta” (1 Samuele 3:10).

Non permettere che Mosè mi parli, né alcuni dei profeti; meglio, parla Tu, o Signore Iddio, ispiratore ed illuminatore di tutti i profeti, perché Tu senza di essi puoi istruirmi perfettamente, ma essi senza di Te non possono far nulla.

Senza dubbio, essi sì, possono esprimere parole, ma non possono dare lo Spirito.

Anche quando parlano molto bene, se Tu rimani in silenzio, essi non accenderanno il cuore.

Essi insegnano la lettera, ma Tu apri il senso; essi portano alla luce misteri, ma Tu rechi il significato delle cose suggellate.

Essi operano solo esteriormente, ma Tu istruisci ed illumini il cuore.

Essi guidano fortemente con la loro voce, ma Tu impartisci intendimento a coloro che ascoltano!”.

Sarebbe difficile presentarlo meglio di così.

La stessa cosa l’hanno detta altri, in diverse maniere, eppure l’espressione più conosciuta è: ”LE SCRITTURE PER ESSERE INTESE, DEVONO ESSERE LETTE CON LO STESSO SPIRITO CHE ORIGINALMENTE LE HA ISPIRATE”.

Nessuno nega questo, ma anche una frase così passerà al di sopra delle teste di coloro che la stanno ascoltando, a meno che lo Spirito Santo infiammi il loro cuore.

L’accusa di “bibliolatria”, che viene mossa ai cristiani biblici dai dispregiatori, certamente non è nello stesso senso con cui costoro, in mala fede, lo intendono… ma una onesta e sincera analisi personale della situazione ci forzerà ad ammettere che c’è sovente troppa verità in tale accusa:

molta lettera, anche giusta, ma poco Spirito di VITA! Tra persone religiose di vera ortodossia si trova, a volte, una completa dipendenza dalla lettera di un testo, senza il minimo intendimento dello spirito di essa.

Cosa, questa, che dobbiamo avere costantemente – se dovremo conoscere realmente la verità – soprattutto sapendo che la verità è LUI, Gesù, cioè UNA PERSONA! Non possiamo quindi rimanere confinati a semplici parole, benché, come ardentemente crediamo, è EGLI stesso che le ha ispirate.

Ciò che è spirituale non lo si può rinchiudere con inchiostro, tipografia e carta.

Il meglio che un libro può fare è darci la lettera della verità. Se dobbiamo ricevere più di ciò, deve essere lo Spirito Santo a darlo.

Il gran bisogno, oggigiorno, tra persone spiritualmente affamate, è doppio:

1- conoscere le Scritture, poiché senza di esse nessuna verità di salvezza sarà permessa dal Signore

2- essere illuminato dallo Spirito senza il quale le scritture non saranno comprese.

Giovanni 6:63 “È lo Spirito che vivifica, la carne non giova a nulla; le parole che vi dico sono SPIRITO e VITA.”

2Corinzi 3:6 “DIO ci ha anche resi ministri idonei del nuovo patto, non della lettera, ma dello Spirito, poiché la lettera uccide, ma lo Spirito dà vita”.

Fonte: http://vocechegrida.ning.com/

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