Io ero un uomo molto incredulo è molto duro di cuore,e perseguitavo la fede cristiana.

Intervistatrice: Affermo che questa testimonianza è reale e verace,ed è un avvertimento a coloro che non hanno ancora accettato il Signore Gesù come loro personale Salvatore,a coloro che si sono sviati affinché abbiano l’opportunità di ritornare ai piedi del loro Salvatore,ma è anche un monito per i credenti che servono il Signore affinché possano vigilare costantemente per non cadere nel laccio di satana.

Ecco la testimonianza del nostro fratello Adao per raccontare la sua esperienza,prima da incredulo e poi come credente.
Pastore Adao: Il mio nome è Adao Campos, sono l’anziano della Chiesa Evangelica “Assemblee di Dio”della città di Cachoeirinha dello stato del Rio Grande do Sul (Brasile). Intervistatrice: Fratello Adao,raccontaci come è stata la tua vita prima di conoscere Gesù. Pastore Adao: Io ero un uomo molto incredulo è molto duro di cuore,e perseguitavo la chiesa cristiana. Io sfidavo i cristiani a contendere con me ma essi, anziché disputare,rimanevano umili. Io ho tirato pietre contro molte chiese e cercavo di fare interrompere i culti che i cristiani tenevano all’aperto. Un gior-no,in una certa occasionerò interrotto un culto all’aperto,e avvenne che,dopo circa una settimana dal quell’episodio,verso la mezzanotte,un Angelo del Signore entrò in casa mia. Aveva una corona di Gloria sul suo capo. Mia moglie che da poco aveva subito un incidente,in quell’ora era sveglia,vide anch’essa quell’Angelo che entrava in casa,e rimase immobile. E osservò che l’Angelo andava verso la culla e poi si diresse verso i piedi del letto dove lei si trovava,e le disse: “Io porterò via la tua bambina,non per colpa tua,ma a motivo dell’incredulità e della durezza di cuore di tuo marito “.
L’angelo andò via,lei si alzò dal letto e andò a controllare le porte e le finestre della casa e vide che erano tutte chiuse a chiave. E allora si mise a piangere. Poi verso le 3 ò le 4 del mattino,quando rientrai a casa dal mio lavo-ro,trovai mia moglie che piangeva,e mi disse: ” E’ venuto un Angelo in casa nostra”. Io non le credetti ,anzi le dissi: “tu mangi troppo prima di andare a letto,e poi vai dicendo che hai visto un Angelo!”. Mia moglie passò la notte con la bambina in braccio,piangendo perché l’Angelo aveva detto che era venuto per prendere la bambina. Ebbene la bambina non aveva mai avuto nessuna malattia,ma dopo la visita dell’Angelo,avvenuta il venerdì notte,il giorno dopo,cioè il sabato,verso mezzogiorno,la bambina cominciò a star male,e a mezzanotte spirò tra le mie braccia. Domenica già mia figlia stava nella sepoltura. Sette o otto giorni dopo la sua morte,mentre ritornavo a casa dalla caser-ma,perché io sono un militare ora in pensione,entrando in casa,mi avviai verso il cortile della mia casa ,e in quel momento udii nell’aria una voce aspra è piena di rabbia che mi diceva cosi: “Sai perché hai perso la tua bambina?” io mi guardai intorno ed ascoltavo quel che mi diceva quella voce. E quella voce mi disse: “I cristiani sono i colpevoli,è per colpa loro che la tua bambina è morta”. In quel momento mi ricordai di quel culto all’aperto tenutosi di fronte casa mia e che io avevo fatto inter­rompere circa una settimana prima della morte di mia figlia. Allora divenni furioso perché credetti che la colpa della morte di mia figlia era veramente dei cristiani. Ripieno di odio e di ira decisi a tutti i costi che avrei ucciso quei credenti. Caricai la mia pistola,presi una falce e mi diressi verso la chiesa dove sapevo che essi si radunavano. Con un calcio sfondai il cancello ester­no della chiesa e mi diressi verso l’ingresso.
Aprii leggermente la porta e guardai i cristiani che stavano all’interno. In quel momento il diavolo mi disse: “Comincia a sparare dentro la chiesa essi non hanno un ‘altra uscita e quindi quando usciran­no da questa porta tu taglierai le loro teste”. Ma quando cercai di prendere la pistola mi accorsi che ero paralizzato e non pote­vo muovermi e né potevo parlare .quella voce intanto continua­va ad incitarmi contro quei credenti ma io non potevo muover­mi . Allora sentii dentro di me un potente braccio che mi spinse dentro la chiesa facendomi cadere seduto su una sedia. Sentii allora una mano potente sul mio collo che faceva piegare la mia testa verso il basso. Sentivo i cieli aperti è una voce che mi dice­va: ” Adao sai chi sono Io?Io sono Gesù. Qui tu non farai ciò che avevi pensato di fare. Io sono Gesù oggi tu sei caduto nelle mie mani”. All’udire quella voce mi misi a piangere, e mi sen­tivo sciogliere tutto dentro me il mio cuore era rotto. Mi sembra­va che il cielo e la terra fossero diventati una stessa cosa al suono di quella voce piena di salute ed amore. Mi sentivo disperato e piangevo,e non potevo parlare. Quella voce mi disse: “Adao vedi questo mio popolo qui vi sono persone che non hanno nep­pure le scarpe ai piedi ;ma è proprio qui che io sto,dove tu non avresti immaginato che io fossi,ed oggi tu sei caduto nelle mie mani”. Quella mano che stava sul mio collo mi lasciò,alzai la mia testa è vidi il predicatore che parlava della mia vita,che rac­ contava la mia vita,e diceva: ” Questa vita che tu vivi,è una vita di profonda tristezza di dolore”. E compresi che quelle parole erano rivolte a me,allora gridai: ” E’ vero questa vita che io vivo non è vita!”. Tutti i credenti presenti allora si girarono guar­dando verso di me,e io mi vergognai di trovarmi dentro la chie­sa. Il predicatore dal pulpito mi disse: “Alzati e vieni qui,e piega le tue ginocchia perché Gesù ha un piano per la tua vita “. Io mi alzai, ma io prima di allora non mi ero mai piegato davanti a nessuno .dunque,mi alzai e in quel momento mi ricordai che por­tavo la pistola. Allora cercai di sciogliere la cintura dove stava appesa la pistola e mi accorsi che la cintura in quel momento si spezzò misteriosamente è la pistola cadde a terra rompendosi. Allora due servitori del Signore mi presero,uno dalla destra e l’altro della sinistrai mi accompagnarono davanti al predicato­ re^ qui mi lasciarono. E il predicatore mi disse: “Inginocchiati”. Io mi inginocchiai con gli occhi aperti. Tutti cominciarono a pregare ed io,con gli occhi aperti,dopo qualche istante ho sentito un soffio sul mio petto. Guardai e vidi due grosse corde che si spezzavano;e mi spaventai e cercai di affer­rarle ma sparirono tra le mie dita. All’improvviso caddi con la faccia a terra con un gran pianto e sentii che la mia anima,il mio spirito e il mio corpo si scioglievano. Dopo un po’ mi alzai.. C’era un tappeto verde sotto il pulpito e sentii i miei piedi che si affondavano nel tappeto. Vidi delle nuvole di Gloria da cui usci­vano dei raggi di luce ed io mi sentivo come un piccolo agnelli­no che voleva saltare dalla gioia. Io non potevo resistere a quel­la gioia del cielo. Allora mi girai e cominciai a percorrere il cor­ridoio della chiesa e non potevo resistere dalla gioia,mi sembra­va di volare. Andai verso la sedia e mi sedetti,e raccolsi la mia pistola che ora mi appariva come immondizia,e provai una gran­de vergogna per la mia vita. Poi uscii fuori dalla chiesa avendo con me una grande gioia e sentivo che la gloria di Dio mi accom­pagnava. Andai a casa è passai tutta la notte sommerso nella pre­senza Gloriosa del Signore e non potevo dormire per la gioia. Il giorno dopo mi recai in caserma. Poi,verso le 3 del pomeriggio chiesi al comandante il permesso di uscire perché volevo andare nella chiesa dove io ci ero stato la sera prima, perchè avevo gran­de gioia nel mio cuore e non potevo resistere, “Poiché quando sono andato in quella chiesa per uccidere quei cristiani è acca­duto che sono stato trasformato”. E il comandante mi disse: “Tu sei impazzito,ragazzo tu non eri cosi!”. Ed io gli dissi : “No,io sono diverso,sento una gloria e una grande allegrezza dentro di me”. E cominciai a piangere davanti a lui. Ed egli mi diede il permesso di andare a casa. Quando arrivai a casa dissi a mia moglie: “Preparati perché dobbiamo andare nella chiesa dove io ieri sera sono andato perché”. E’ stato cosi che il Signore mi ha convertito e mi ha salvato realmente. In quella sera Gesù è entra­to dentro di me,è entrato il cielo in me. Dio ha parlato diretta­mente con me. E’ entrato nella mia carne,nel mio sangue,nelle mie vene. Io sono stato trasformato in quella sera e da allora non mi sono mai più girato indietro. Intervistatrice: Fratello Adao,nel Rio Grande do Sul è molto conosciuto e commentato l’episodio straordinario della sua malattia,della tua morte e del trapianto di cuore constatato dai medici. Noi vogliamo che tu ci racconti questa opera meravi­gliosa .Pastore Adao: Questa è stata per me una grande benedizione nella mia vita perché io ero stato dispensato dai medici a motivo della mia malattia al cuore durata 4 anni. In una certa occasione ero andato dal mio medico che mi disse: ” Se vuoi vivere anco­ra dobbiamo fare 4 interventi al cuore” Io mi alzai e gli dissi: ” dottore, io ho accettato Gesù come mio Salvatore, e in Lui ho accettato un amico. Se lui mi vuole guarire mi guarirà, perché Lui è mio amico, e se Lui non mi vuole guarire io me ne andrò nella gloria. Ma io non faccio nessun intervento e non permetto che nessuno mi faccia operare”. Il dottore mi disse: ” Bene Signor Adao,lei è condannato ad avere un infarto”. Ed io gli risposi: ” Io non ho paura dell’infarto”. Poi tornai a casa. Dopo 8 giorni ebbi un infarto. Erano le 9 del mattino del 9 ottobre 1980. Mi trovavo nel cortile della mia casa quando sentii un ter­ribile dolore al cuore da non poter resistere. Caddi a terra ago­nizzante, e mi mancava il respiro. Quando caddi a terra il mio spirito uscii dal mio corpo.
E da quel momento con il mio spiri­to cominciai a contemplare i cieli, stando in comunione col Signore Gesù. E dicevo: “Signore, perché sono ancora qui? Gesù salvami dalla morte! Perchè sto soffrendo questi dolori terribili?”. — Era come se il Signore rimanesse indifferente, senza rispondermi. Io agonizzavo perché il mio spirito era anco­ra vicino al mio corpo. Non potevo andare in cielo perché Gesù ancora non mi aveva detto di salire. Non andavo all’inferno perché non appartenevo all’inferno. Non potevo ritornare nel mio corpo perché senza l’ordine di Dio questo non poteva accadere. E quindi ero costretto a rimanere vicino al mio corpo,fuori dal corpo ma ancora in contatto con esso,e potevo udire in lontanan­za le voci delle persone. Dopo di ciò fui portato in ambulanza all’ospedale militare. Mi disposero sul letto e mi applicarono una flebo e l’ossigeno. Questi particolari me li raccontò mia moglie successivamente. Mentre i dottori stavano intorno a me osser-vandomi,mia moglie si trovava in un angolo di quella stanza,aii’improvviso ella sentii una voce che le disse: “Vai in preghiera”. Cosi lei entrò nel bagno è cominciò a supplicare il Signore. Ed il Signore parlo direttamente a lei dicendole: “Serva mia, la mia pace sia con te. Il mio servo non morrà,ma esso pas­serà per la valle della morte. Rimani nella mia pace”. Lei uscii dal bagno piangendo dalla gioia, ed entro nella stanza dove si sentiva un forte odore di sangue. Cosi lei chiamo i medici i quali andarono a vedere e constatarono che in quel istante che le mie vene erano scoppiate e stava avvenendo una emorragia interna,ed il cuore era scoppiato. I dottori dissero a mia moglie : ” Suo marito è morto”. Ma mia moglie contestò loro dicendo: “Mio marito non è morto, lui non morirà”. — Ma i dottori le dissero: “Signora quest’uomo è già morto,il suo cuore e scop­piato,lei è pazza”. — Ma lei ribadii loro: “Lui non morirà ed io sto piangendo dalla gioia perché Dio mi ha detto che lui non morirà”. C’è qualcos’altro che voi potete fare per lui? E i medici le risposero: “Si possiamo portarlo in terapia intensiva”. Cosi mi portarono con l’ambulanza all’ospedale universitario di S. Maria. Mentre i medici mi misero in terapia intensiva,mia moglie fece chiamare il pastore per pregare per me. Nel frattem­po i dottori mi tagliarono le vene del collo per far fuoriuscire il sangue a causa dell’ emorragia interna. Il pastore arrivò mentre i dottori gli dissero: ” Lei può raccomandare l’anima sua perché il corpo è già morto”. I medici infatti avevano usato le mac­chine per la rianimazione,ma queste non funzionarono. Quando il pastore entrò nella stanza invece di pregare sgridò lo spirito di morte che vi era in me. Io rimasi solo in quella stanza e allora mi apparve il mostro della morte. Era un mostro terribile,ed io cominciai in spirito a gridare a Gesù perché mi salvasse dalla morte. E dicevo “Signore, perché la morte deve portarmi via se io non sono salvo in Gesù?”. – Alla distanza di circa 10 metri vidi lo spirito della morte che cominciò ad avvicinarsi a me. Era un mostro terribile che aveva la testa all’indietro,la faccia defor­me ;gli occhi erano due buchi di fuoco,la bocca era deformata con i denti ali’infuori come un vampiro,il naso era lungo a forma di uncino,le braccia erano scheletriche,le unghie erano infuocate e nella mano destra teneva una falce ;tutto il resto era simile ad una nuvola tenebrosa. Quel mostro volava nell’aria,poi scese sul pavimento che divenne tutto nero; quindi cominciò a strisciare verso di me.

Sali dai piedi del letto e toccò i miei piedi. Allora provai il dolore della morte, il gelo della morte che era 3 o 4 volte più forte del ghiaccio del frigorifero. Essa viene lentamente,perché la morte non viene rapida ma lentamente. Allora il mio letto e tutto il mio corpo furono avvolti dalle tenebre. Intervistatrice: Pastore Adao è vero che sei stato morto per 3 giorni,senza respirare e senza battito del cuore? E che in questo spazio di tempo sei stato rapito?

Il Pastore Adao: E’ vero sorella, i medici constatarono e confer­marono che sono stato morto per 3 giorni e che non sono stato trasportato nella camera mortuaria perchè mia moglie non lo permise loro. In primo luogo perché il Signore lo aveva detto che non sarei morto,e in secondo luogo perché mia moglie disse di non portare via il mio corpo dalla rianimazione perché lei conosceva delle persone autorevoli. E loro per timore di questo,lasciarono il mio corpo li,per 3 giorni,e anche che gior­nalmente insistevano che,siccome il mio corpo era già morto,doveva essere portato via.
Poiché mia moglie insisteva,loro la prendevano per pazza. Ma lei diceva loro “Dio farà molto di più di quanto non possiamo immaginare”. Lei era sicura che Dio avrebbe operato. E i dottori risposerò: ” Se lui veramente resusciterà, e noi non lo crediamo,quale futuro lei avrà con quest’uomo?Perchè lui non vedrà più,non potrà più parlare e non potrà più sentire?” Ma mia moglie ribadii : “No,dio farà più di quanto noi speriamo!” Cosi lei ordinò loro che non toccassero il mio corpo e che non lo portassero via senza suo permesso. Mentre mia moglie discuteva con i medici Gesù scendeva dal cielo in un raggio di luce, in una nuvola glo­riosa dentro la stanza di rianimazione,e mi disse: “Distruggi lo spirito di morte; Adao, distruggi la morte”. E io dissi,in spirito, al Signore che no avevo la forza e non potevo alzare la mano e sgridare lo spirito della morte. E il Signore mi disse per la 3° volta: “Io ti comando: Distruggi la morte, Adao!”. Cosi feci un gran sforzo,alzai la mano e toccai quello spirito,e vidi che dalle mie dita,uscii del fuoco azzurro che fece sciogliere quel mostro come se fosse cera e cadde a terra divenendo simile a polvere rossa. E cosi fui liberato dallo spirito della morte. Poi Gesù mi disse: “Vieni con me”. Io mi alzai in piedi e vidi alla sinistra del mio letto un essere vestito di bianco di cui non vidi il volto. Il pavimento della stanza divenne glorioso,simile ad oro e cristal­lo. I dottori che si trovavano li non potevano vedere Gesù,né il mio spiritose quella gloria. Quando il Signore mi disse: “Vieni”,io mi alzai e mi accorsi che il mio corpo era rimasto immobile sul letto. Ed io dicevo: “Ma com’ ‘è che il mio corpo è sul letto ed io mi trovo in piedi,sono sdoppiato?”. Cosi guardai Gesù e poi riguardai a me stesso e mi accorsi che il mio corpo era glorificato come quello del Signore. Feci un passo e mi ritro­vai in una nuvola gloriosa. Il Signore allora cominciò a cammi­nare verso sud ed io lo seguivo a 2 metri di distanza. Ad un trat­to il Signore si fermò e si girò verso di me e mi disse: ” Tu ti trovi ora a 9 metri di distanza dal tuo corpo”. Allora guardai il mio corpo che era diventato bianco come la neve. Poi il Signore girò vero destra e cominciò a camminare fino a che uscimmo da quel reparto dell’ospedale. Poi imboccammo una strada larga che era molto sporca,piena di spine,e quindi iniziammo a scendere verso il basso come in un abisso,dove,pian piano,cresceva l’oscurità e diventava difficile da camminare perché il sentiero era pieno di pietre,di spine e di ostacoli. Dei demoni allora si avvicinarono cercando di impedire il nostro cammino,ma,alla vista del Signore,si allontanavano perché non potevano resistere alla Sua luce. Intanto il nostro cammino proseguiva molto lontano dalla terra,molto,molto lontano,più di quanto si possa immaginare. Fino a quando il Signore Gesù arrivò davanti ad un enorme can­cello nero. Gesù tocco col suo dito quel cancello,ed esso si apri. Cosi l’inferno si apri al mio sguardo,ed io mi spaventai e cercai di aggrapparmi al Signore. E’ terribile è spaventevole l’inferno. Gesù entrò dentro l’inferno,ed io con lui,e ci fermammo alla sinistra del precipizio dell’inferno. Ed io mi terrorizzai quando vidi u tremendo demone che aveva la testa di cavallo,i denti come di vampiro,occhi di fuoco,la bocca di fuoco e il corpo ricoperto di scaglie come di coccodrillo,ammantato di peli simili a spine,i suoi piedi erano simili a zoccoli di cavallo. Aveva brac­ cia molto lunghe,mani scheletriche e unghie lunghe ed infuoca­te. Quello che più mi preoccupò,entrando nell’inferno,furono degli uomini mostruosi,che erano migliaia, all’entrata dell’infer­no, i quali erano messi ben in vista. Ed io pensai tra me: “Questi devono essere i pastori che si sono sviati. Per questo sono venu­ti a finire all’inferno, e per questo sono posti in un luogo cosi distaccato. ” I loro corpi erano lacerati, le loro erano come teste d’orso,di leone; i loro piedi erano simili a quelle delle bestie. Però non era come pensavo io ,ed il Signore mi spiegò: ” No,questi che tu vedi come mostri sono quelli che hanno bestemmiato contro lo Spirito Santo,e quanti altri che bestem-mieranno contro lo Spirito Santo avranno la stessa sorte.—E li iniziai a vedere e a udire le sofferenze delle anime,il loro grido,la disperazione,le anime scheletriche ,secche,con gli occhi fuori dalle orbite. E i demoni in festa facevano orge tormentando quel­le anime. Le grida di disperazione di quelle anime erano terribi-li,loro guardavano Gesù come per chiedere soccorso,però,in quel luogo non c’è più diritto di soccorsi. Allora alzai gli occhi e guardai,e vidi la bocca di un gran tunnel al di là d’esso vi era scritto: “re delle tenebre”, e sotto questa insegna vi era satana,seduto su una sedia nera,e davanti a lui c’era un tavolo nero con delle sedie intorno. E satana era molto arrabbiato e discuteva con un demone che era in piedi davanti a lui. E dava ordine a questo demone di andare sulla terra per distruggere il cristianesimo ed i cristiani. Quel demone,molto grande,tutto incappucciato di nero,si lamentava con satana perché non aveva potere sopra i cristiani sulla terra. Ma satana esigeva da lui e gli ordinava di distruggere i cristiani e che li facesse morire;che li dividesse e che facesse cessare i culti. Gli disse: “Metti odio tra loro,separali,metti gelosia e divisione tra loro,distruggili,uccidi­li. Le coppie cristiane dividili con la gelosia e con l’invidia.” E quel demone ribatteva dicendo che non aveva potere per farlo. E satana gli disse ancora: “Riempili del desiderio di essere grandi e di voler comandare. ” Ed egli gli rispose: “Io non ho potere sui credenti. Quando c ‘è una coppia che sta litigando io mi avvici­no, ed uno dei due si accorge della mia presenza,e allora comin­cia a lodare Dio ed io devo scappare. E cerco da lontano di lan­ciare i miei dardi,ma senza alcun risultato. Su qualcuno di loro riesco a lanciare il mio dardo, e questo barcolla,però è difficile colpirli. ” Allora satana continuo a dirgli: “Fai quello che io ti sto ordinando sulla terra;se tu non lo farai io ti opprimerò e ti affliggerò. Prendi altri demoni con te.”—E quel demone diede un gran grido che fece tremare quel luogo. In quel momento si aprirono due tunnel verso est,e quel demone come un turbine spari,e,dietro di lui,come uno sciame,tanti altri piccoli demoni,molto cattivi,che avevano la bocca e gli occhi di fuoco,lo seguitarono. E uscirono salendo verso la terra. Erano come nuvole,nuvole di morte,quei piccoli demoni. E io guardai verso Gesù e dissi: “Guai alla terra dove cadranno queste nuvo­le di demoni.” E una parte di questi demoni rimase all’inferno facendo feste di orge sulle anime,e queste gridavano e cercava­no di nascondersi,ma all’inferno non vi è la possibilità di nascondersi. Ed io assistevo con i miei occhi a quell’orrore. Allora guardai verso nord,e satana esplose in un grande urlo che fece tremare il suo tavolo,è convocò una riunione con i suoi demoni. Allora cominciarono a venire demoni di ogni parte,erano demoni comandanti. satana disse: “Questa riunione che io ho convocato è per trattare l’argomento di distruggere i cristiani per mezzo della tecnologia,perché stanno crescendo e noi li dobbiamo fermare e per fare diminuire il loro numero. Allora si fece avanti un primo demone che disse: “satana, tu sai che io comando sulla terra la tecnologia, e ho ottenuto un gran­de esito favorevole. Una di queste tecnologie è l’apparecchio della televisione. ” Ed io perfezionando,in questi ultimi giorni,il lancio di una tecnologia che farà trastullare tutto il mondo per mezzo della televisione. Satana,io ho avuto molto successo con la televisione perché ho paralizzato molti cristiani e sono riusci­to a prendere molte anime,cioè quei cristiani che rimangono ammaliati davanti alla telenovele,ai film e a film pornografici. Ed io li ho intrappolati,e di questi noi non abbiamo più paura. I loro nomi già figurano all’inferno. Questi sono già nostri. Questo demone,congiuntamente con un altro demone coman-dante,disse a satana: “Noi siamo riusciti a paralizzare molti cri­stiani facendoli cessare di offrire la decima al Signore e le offer- te,chiudendo loro la porta del lavoro. Rimanendo cosi senza soldi loro non possono andare avanti,non possono crescere e quindi sono costretti a fermarsi.” Poi il demone che stava accan­to a quest’ultimo,si alzò e disse: “satana, io ho potere sulla terra sul sesso,sulla droga e sull’alcool,ed ho avuto gran esito facen­do cadere molti cristiani sulla terra:e ho fatto cadere anche molti capi pentecostali attraverso il sesso e l’alcool, e ti ho portato qui qualcuna di queste anime. Poi si alzò un altro demone coman­dante, e disse: “satana, io ho un gran esito sulla terra perché faccio morire molte persone in diverse maniere: con incidenti, suicidi, con il crimine, con rapine. ” Le persone che si suicidano sono spinte da questo demone. Poi si alzò un altro demone comandante, chiamato “Il comandante della mezzanotte”,e disse: “satana, io ho grande esito sulla terra;io spando sulla terra molto nervosismo, e dopo la mezzanotte, impedisco a molta gente di dormile ho sparso molta paura nell’umanità. Privati del sonno molti diventano nervosi ed impazziscono. Cosi si riempiono gli ospedali ed i manicomi di pazzi che vengono intossicati con molte medicine e diventano ancora più pazzi.”Poi si alzò un altro demone chiamato “Giramondo”e disse: “satana, io ho avuto un grande esito positivo perché pro­vocò tempeste e forti venti,infatti, quando si formano quelle tempeste con nuvoloni,queste sono accompagnate da migliaia di demoni che provocano grandi danni e la morte di migliaia di persone che io porto qui. Io rispetto solo le case dei cristiani. ” Pastore Adao:
Un’altra cosa che io notai nelle infere dell’infer­no fu che i demoni temono solo i cristiani fanatici.
Infatti,in quella riunione i demoni affermavano che non potevano fare nulla sui cristiani fanatici. Io credevo che il credente fanatico è colui che è molto eloquente e che parla sempre di Gesù,ma non è cosi. Infatti,in quella riunione i demoni affermavano che non potevano fare nulla contro i credenti fanatici che,secondo loro,sono quelli che,dopo avere accettato Gesù,hanno abbando­nato il mondo e vivono in continuo spirito di preghiera,digiunan-do e leggendo la Bibbia: Questi sono i cristiani fanatici. Di que-sti,essi dicevano,noi abbiamo paura e dobbiamo scapparle non possiamo neppure avvicinarci a loro. Questo è quello che dice­vano durante la riunione su quali sono i credenti fanatici. Intervistatrice: Questo,cari fratelli,è un ammonimento per le chiese e per i credenti che molte volte lasciano di pregare pur avendo grande opportunità di pregare e di servire il Signore. Fratello Adao: Poi si alzò un altro demone comandante,e disse: “satana,io ho avuto molto esito sulla terra perché ho potere sui fiumi,sui mari,e sulle acque,e ho fatto annegare migliaia di anime che ho trascinato qui. ” Poi si creò una grande confusione tra i demoni comandanti perché tutti volevano presentare il loro rapporto a satana. E quindi si generò una grande confusione e disordine perché nell’inferno non esiste ordine. Poi girai lo sguardo verso sinistra e vidi un grande enorme pozzo pieno di fango. Era molto grande è terribile,do ve si trovavano le immon­dizie putride che da migliaia di anni cadono li dentro. Vidi che le anime che cadevano li dentro,venivano attorcigliate dai demo­ni serpenti che li trascinavano dentro il pozzo e,guardandole,dicevano a queste anime: “Amiche avete fatto bene a venire qui,avete fornicato sulla terra come noi,avete disubbidito al vostro Dio e qui soffrirete come noi. E cosi dicen­do soffiavano dalle loro narici del fuoco in faccia a quelle anime e i loro capelli venivano bruciati ed essi gridavano tormentati. Poi li costringevano a mangiare le cose putride che si trovavano in quel pozzo. Ma loro si rifiutavano di mangiare ma erano ugualmente costretti a mangiarle. E quando essi si rifiutavano e gridavano quei demoni li pungevano con dei pungiglioni che avevano sulle corde,per mezzo di quei pungiglioni erano come ferro infuocato. Ed essi con le loro corde,per mezzo di quei pun- giglioni,afferravano quelle anime e li scuotevano ridendo malva­giamente. Poi li scaraventarono verso una roccia dove c’era una fila di demoni che li spaventavano per imprigionarli e incatenarli.
Queste anime avevano un aspetto orribile per tutte le sofferen­ze patite,ave vano il cuor spaccatogli occhi fuori dalle orbite che penzolavano,altri avevano la testa sfracellata,tanta sofferenza. Li ci sono anime di tutte le maniere. Vi erano anime che avevano accettato Gesù ma vivevano in peccato,venivano in chiesa m,a disubbidivano a Dio;altri prendevano la Cena del Signore inde-gnamente,e cosi sono andati a finire incatenati all’inferno. In questo pozzo sono andate a finire tutte quelle anime che erano state salvate ma che poi si sono allontanate dalle vie del Signore. Una fila di demoni si occupava di incatenare quelle anime e un’altra fila di demoni prendeva i loro nomi e,dopo di ciò,saliva-no sulla terra cercavo il corpo di qualche persona per entrarvi dentro per poi mentire,parlando attraverso la bocca di quelle per-sone,dicendo: “Io sono il Tizio o il ,Caio”,mentre quelli sono invece incatenati all’inferno. Io posso dire che ho visto ed ho udito che chi va all’inferno non esce più per incorporarsi in qual­cuno. Invece sono i demoni che vengono e possiedono i corpi delle persone. La stessa cosa avviene per chi và in Cielo,non torna per incorporarsi in qualcuno. Di là alzai il mio sguardo verso sinistra,verso est,e vidi le gallerie infernali,e mi spaventai. Erano gallerie enormi,tremende. Erano piene di corpi di persone nude cosparse di un misto di sangue,lacrime e sudore,perché di sotto divampa un potente fuoco che sale verso di loro e li brucia dentro quelle gallerie. E un fuoco che urla come un leone,perché il fuoco dell’inferno non è come il fuoco che vi è sulla terra. Il fuoco dell’inferno è terribile,e rosso come il sangue e urla e bru­cia quelle anime. E terribile!. Da li Gesù si avviò con me diri­gendosi verso sud. Dopo un po’ ci fermammo girandoci verso est,è Gesù mi mostro l’abisso. Guardai giù verso il basso e vidi che è profondo,molto profondo,ed era coperto di fumo. Poi guar­dai in alto e vidi una grande parete tutta liscia. Non esiste sulla terra una parete liscia come quella. In cima ad essa c’era come un prato verde su cui non vedevo nessuno. Guardai un’altra volta giù,poi guardai nuovamente su e vidi che ora quel prato era pieno di persone vestite di bianco. Solo che quelle vesti erano chiazzate di macchie. E arrivavano fino all’estremità di quel precipizio,ed io li guardavo preoccupato e pensavo: “Ora cadranno da li!”. All’improvviso vidi quel prato si riempiva sempre più di migliaia di migliaia di persone. All’improvviso scorsi un tremendo demone che volava sopra di essi come un pipistrello.
Aveva i denti come i vampiri,occhi di fuoco,bocca di fuoco. Poi scese su quel prato,guardava quelle persone e dava in grandi risate. Quelle persone si spaventarono e cominciavano a gridare e lui cominciò a spingerli giù. Loro non volevano cadere ma lui li spingeva ed essi cadevano all’indietro con le loro vesti banche ma macchiate. Quelle sono le anime che sulla terra dicevano: ”
Un po’di questo è un po’di quello non fa male, non fa nulla, perché Gesù vuole solo il cuore” però le loro vesti spirituali erano sporche. E quel demone li spingeva senza mise­ricordia verso il pozzo dell’abisso. Da li Gesù andò ancora un po’ avanti e mi mostrò il lago di fuoco. E’ un fuoco che bolle e tutt’ora non c’è nessuno li dentro. E’ enorme,può contenere tutta la terra e anche più. I demoni stanno lontani da esso perché la temperatura è altissima,mille volte peggiore del fuoco che scio­glie il ferro sulla terra. Da li Gesù andò avanti più con me,giram-mo verso” sinistra e ci avviammo verso l’uscita dell’inferno,una porta simile a quella da dove noi eravamo entrati. Allora Gesù mi mostrò anche il seno d Abramo. E’ come un paradiso. Vi è un giardino,e nell’entrata c’è un bellissimo arcobaleno. Li i demoni non possono entrar,è un posto riservato. Quando Gesù diede il grido di vittoria sulla croce del Calvario. Egli andò li,nel seno di Abramo,prese i suoi che erano li e li portò con se nella gloria. Proprio come dice la Bibbia,dal quel luogo si può vedere l’infer­no dove c’era quell’uomo ricco mentre Lazzaro era nel seno di Abramo,e fra loro c’era un abisso che li separava.
Poi Gesù andò avanti,si fermò e mi fece vedere il luogo dove Lui ha scon­fitto satana. I demoni erano in festa perché avevano ucciso Gesù. Ma Gesù con grido di vittoria,scese nell’inferno,e con la Sua Luce illuminò quel luogo,i demoni scapparono tutti lascian­do satana solo. Gesù chiamo satana ai suoi piedi; lui non voleva venire ma si trascino come un dragone. Gesù gli ordinò di met­ tere la sua testa per terra e cosi gli mise il piede sulla testa dicen­do: “Tutta la potestà mi è stata data in Cielo e in Terra”. E cosi dicendo tolse le chiavi della morte dell’inferno dalle mani di satana.
E da li Gesù Sali con me per un’altra strada al di sopra di quella per la quale eravamo entrati per l’inferno. Cosi ci siamo incamminati e abbiamo iniziato a salire per una strada molto dif­ficile da percorrere con degli incroci e passaggi pieni di ostaco­li con demoni lungo il cammino che si spostavano per lasciare passare Gesù. Proseguendo nel cammino diminuiva il rumore dell’inferno,e cosi continuammo a salire sempre più finché arrivammo davanti ad una piccola porta stretta ,molto stretta,fatta di argento e di cristallo. Cosi,insieme con Gesù,abbiamo attraversato quella porta entrando in una terra felice,una terra di gloria,dove Gesù disse: “Io vado a preparar­vi un luogo affinché dove sono Io siate pure voi.” (Giovanni,14:2,3)- Quando entrammo in quella terra io dissi a Gesù: “Io voglio stare qui, che piacere è stare qui.” E un luogo di gloriagli alberi hanno le foglie come l’argento e i frutti come l’oro. I prati sono pieni di vita,no come i prati di questo mondo (Terrestre). La bellezza di quel luogo è la cosa più meravigliosa che ci possa essere. Ed io contemplai l’estensione di quella terra;non ha fine quella terra,è pura gloria. Quel fiume che esce dal giardino,da quella piazza,quell’acqua cristallina,pura come cristallo,attraversa quelle terre felici di gloria. Non si vede alcu­na fine di quella terra. Poi guardai verso nord e contemplai quel­la città d’oro puro e di cristallo. Le strade tutte d’oro e di cristal­lo,! muri pure rivestiti d’oro,di cristallo e diaspri. Le case ed i palazzi tutti d’oro e cristallo. Adesso sono tutti vuoti,non c’è nessuno,e tutto pronto,non c’è fine di quante case ci sono. Pura gloria,risplendente gloria,raggi di gloria provengono da quella città,Alleluia!. E la cosa più bella che io abbia mai visto,e non volevo andarmene di là. E dissi a Gesù: “Signore, io voglio stare qui, che buono stare qui. ” Gesù non mi diceva niente e prose­guiva con me e camminavamo. E io insistevo con Gesù. Sentivo quell’aria di pura vita. Abbiamo camminato molto in quella terra;non c’è nessuno,è vuota. Però è tutto pronto. Tutto pre­parato aspettando l’arrivo dei suoi abitanti,dei Santi a cui Gesù ha preparato il luogo. E’ un sogno di gloria stare in quel luogo. E’ un riposo,è un paradiso di Gloria. Abbiamo continuato a cam-minare,poi Gesù volò verso l’alto con una rapidità e una veloci­tà di Dio,è perfetta. Non ho visto da dove sono passato,ma all’improvviso mi sono ritrovato davanti al trono glorioso di Gesù nei cieli. Nel seno di Abramo,dove sono stato per 3 giorni contemplando la gloria del cielo. Li vidi Gesù seduto sulla sua sedia d’oro finissimo,alla destra del Padre,nella sua perfezione gloriosa. Il suo corposa struttura del suo corpo,il suo corpo cosi perfetto,le sue mani di gloriaci suo sguardo misericordioso,il Suo amore,la Sua bellezza è qualcosa di incredibile,migliaia e migliaia di volte più di quanto io possa spiegare. Li Gesù si alza­va molte volte dalla sua sedia e andava a parlare con gli angeli. Gesù sa tutto ciò che accade alla Chiesa sulla terra. Lui vede ed ode tutto che succede alla chiesa. Io ho udito il grido della chiesa che è entrato nei cielo. E’ entrato un grido nella chie­sa che diceva: “Soccorrici Gesù!” Gesù si alzò e chiamo un Angelo che stava alla sinistra del trono,è quel angelo a sua volta chiamò un altro angelo il quale,ricevuto l’ordine,si cinse di glo­ria e di potenza con una spada d’oro e di fuoco,e comincio,a combattere nell’aria contro i dragoni,contro i demoni che stanno nell’aria per impedire le preghiere dei santi. Le preghiere dei santi salgono in cielo come delle palline d’oro,ed i dragoni cercano di colpirle con i loro artigli,ma queste palline passano attraverso le loro grinfie e salgono in cielo,e cosi arriva il grido della chiesa nel cielo,Alleluia!. E’ tremenda,fratelli ,la gloria di quell’angelo che va a combattere. Da li guardai poi verso sini­stra^ vidi la porta dei cieli,simile ad un trono bianco di gloria. Davanti alla porta c’è un enorme angelo con un grande libro nelle mani,e nella mano destra aveva una penna d’oro,non come le penne che usiamo sulla terra,era d’oro puro,ed era bellissima. Grande è la gloria e la potenza di quell’ angelo,e splendeva come il sole. Quando arrivano i santi nel cielo lui controlla i loro nomi,i santi che arrivano in questo luogo sono accompagnati di angeli che li lasciano li,e quell’angelo che si trovava davanti alla porta controllava che i loro nomi fossero scritti nel libro della vita. Quando esso trovava il nome di un santo scritto nel libro della vita,esso (l’angelo) si gira verso la porta stendendo il suo braccio indicando Gesù a quel santo. Dalla porta del cielo fino al trono c’è una strada tutta d’oro e di cristallo,e ai lati d’essa ci sono 2 schiere di angeli non molti alti. Il santo vi entra dentro questa strada tutta d’oro per andare al trono di Gesù. Quando vede Gesù il santo vuole corrergli incontro perché viene sopra­fatto dal suo sguardo pieno d’amore,dalla sua bellezza,dalla sua tenerezza,dalla sua mansuetudine,dalla perfezione del corpo di Gesù. Il santo vuole corrergli incontro e non scorge nemmeno gli angeli ai bordi della strada i quali si inchinano al suo passaggio,facendogli riverenza. Intervistatrice = Fratello voglio farti una domanda: Chi sono i santi che arrivano in cielo?

Pastore Adao = I santi sono quelli che sulla terra sono chiama­ti credenti,ma nel cielo non vengono chiamati credenti ma santi. Quando il santo arriva dinanzi a Gesù,Gesù si alza è mette il Suo braccio sinistro sulla spalla del santo dicendogli: “Sei stato fedele nel poco,io ti costituisco su molte cose,entra nel riposo del Signore. ” (Matteo 25:21). Gli angeli vengono e lo portano via in gran festa. Dalla parte del nord si apre un grande portone d’oro e di cristallo. Quale gloria quando si apre quel portone !Io vidi migliaia di migliaia di santi angeli che erano in festa suonando arpe,cantando lodi,e vidi la tavola preparata per la Cena delle Nozze dell’Agnello (Apocalisse 19:9). Non ha fine la bellezza di questa tavola fatta d’oro finissimo,e gli angeli sono li che con­templano i ricami della tovaglia d’oro. La scienza della terra non ha capacità di potere fare la minima parte di quei ricami,di quan­to meraviglioso è quel lavoro. La tovaglia è già pronta e c’è aria di festa intorno a quella tavola delle nozze dell’Agnello in atte­sa della chiesa che deve arrivare. Però la gloria dove si trovano i santi nel paradiso di riposo la potenza gloriosa,fratelli non ho la capacità nella carne,di poterla descrivere perché e migliaia di volte più di quanto io possa dire,perché non ho la sapienza adat­ta per poterla spiegare. Allora sono rimasto a contemplare gli angeli in festa nel cielo;c’è grande festa nel cielo aspettando la chiesa. Ho visto anche arrivare dei santi fino alla porta del cielo,che si dicevano di essere santi e che avevano barba e capel­li lunghi,ma i loro nomi non erano scritti nel libro della vita. Questi venivano legati mani e piedi e lanciati nelle tenebre di fuori (Matteo 22:13). Era grande il loro grido chiedendo miseri­cordia all’angelo,però no vi ??? più misericordia per loro. Poi vedevo arrivare delle sante nel cielo,e l’angelo diceva loro di girarsi le spalle per misurare il loro velo (perchè nel cielo i capelli sono chiamati velo); e cosi l’angelo misurava con la palma il loro velo,e quando noto che ad una di queste mancava il velo le chiese: “Che cosa hai fatto del tuo velo?” ed essa gli rispose: “L’ho accorciato”. E’ l’angelo domandò ancora: ” E poi, che altro hai fatto?” Rispose: “io ho chiesto misericordia, ho chiesto perdono che mai più avrei accorciato il mio velo”. Allora c’era perdono e poteva entrare. Ad altre sante l’angelo chiedeva ancora del velo e quelle avevano accorciato il loro velo. E l’angelo chiedeva: “Cos’altro hai fatto? “quelle rispon­devano: ” Ho chiesto perdono”^ l’angelo a loro: “Cos’altro hai fatto” Ed esse a lui: “Ho accorciato ancora e non ho chie­sto perdono perché provavo vergogna a chiedere ancora perdo­no .” Allora 1′ angelo chiamava un’altro angelo per legargli mani e piedi e per gettarla nelle tenebre di fuori e questa si get­tava ai piedi dell’angelo supplicando misericordia e insisteva che la perdonasse. Allora l’angelo chiamava l’angelo dei casset­ti d’oro e gli chiedeva di aprire un cassetto d’oro,prendeva i ciuf­fi del suo velo e li mostrava a lei che erano ciuffi d’oro. E quel­la vedeva il suo velo trasformato in oro e allora si metteva le mani davanti alla faccia perché non poteva guardare il suo velo e si lanciava gridando a i piedi dell’angelo. Ma veniva legata e lanciata nelle tenebre di fuori. Era terribile sentire le suppliche dei santi che non potevano entrare nel cielo. Intervistatrice = Fratello Adao,questo velo sono i capelli? Pastore Adao = Si,in oro perché non rimane niente del nostro corpo sulla terra,nemmeno un filo di capello,sorella;se tu perdi un filo di capello nel bagno mentre ti lavi,l’angelo viene,lo rac­coglie e lo porta in cielo dove si trasforma in oro. Cosi come non è rimasto nemmeno un unghia del corpo del Signore Gesù,cosi non rimarrà nulla del nostro corpo sulla terra,andrà tutto nella gloria del cielo. Il nostro corpo e santo,ed è il tempio di Dio. Intervistatrice = Questa qui e una meraviglia,è un avvertimen­to per i credenti,per i fratelli,per la chiesa,e principalmente per le sorelle che molte volte non ubbidiscono alla dottrina biblica. Non e cosi,caro fratello?

Pastore Adao = Se no siamo in Gesù e seguiamo la dottrina biblica possiamo stare tranquilli che siamo salvati,ma se non si ubbidisce alla dottrina biblica non c’è salvezza. Ad esempio, se avvenisse che un anima salvata andasse in cielo,mentre sale potrebbe vedere migliaia di anime che ritornano indietro e chie­derebbe a l’angelo che lo accompagna: ” E questi chi sono?” L’angelo risponderebbe: ” Questi sono quelli che non sono potuti entrare nel cielo.” Perché tutti vanno verso la porta del cielo,i salvati entrano per restare,ma gli altri vengono respinti e gettati nelle tenebre.
Poi il Signore mi mostrò la chiesa sulla terra, e mi fece vedere migliaia e migliaia di santi che ci sono sulla terra. Poi Gesù ritirò davanti ai miei occhi la visione della chiesa e mi disse: “Io sono misericordioso”; se tu restassi qui,in tal modo io non userei misericordia verso la mia chiesa che sta pregando per il tuo ritorno. Allora Gesù mi apri un’altra porta situata accanto a quella per la quale mi aveva prima mostrato la chiesa,e mi disse: ” Guarda tua moglie e i tuoi figli.”Allora io guardai e vidi mia moglie e i miei figli a casa mia. Lei era sedu­ta su una sedia nel salotto e piangeva,e i miei figli erano intorno a lei che piangevano pure. Io li guardavo, però per me quel pian­ to non aveva più valore perché io nel cielo non esiste proprio il sentimento del pianto perché li c’è solo gioia. Io ero felice nella gloria;era tutto un sogno di gloria. Poi Gesù ritirò la visione di mia moglie e dei miei figli davanti ai miei occhi,e mi disse: “Io sono amore”; se tu restassi qui con me,io non userei d’amore verso tua moglie e i tuoi figli che mi stanno chiedendo il tuo ritorno. Però stai sicuro che tu ritornerai qui. Allora il Signore apri un’altra porta,a sinistra di quella,e disse: “Guarda e vedi il mondo senza la mia chiesa.”Quand’io guardai,immediatamente ritirai il mio sguardo per non guardare perché non resistevo a guardare,ma Gesù mi ordinò: “Guarda,perché sono io che te lo comando.” Ed io guardai e vidi l’aria tutta piena di fumo,i popoli piangevano,gli uccelli che volavano disperati da una parte all’altra,gli animali correvano sui prati lanciavano lamenti e gridi disperati. Le foreste e i boschi erano secchi e senza vita,tutto era annerito. Era terribile,vedevo persone di tutte le età che correvano e si gettavano per terra,e disperatamente sbatteva­no i pugni sul terreno e poi vidi il sangue che scorreva come acqua sull’asfalto. I fili della rete elettrica prendevano fuoco e gli animali morivano bruciati. Vedevo anche dei missili che si incrociavano nell’aria e poi sentivo degli scoppi. Vidi ancora le montagne che scoppiavano:era uno spettacolo terribile la distru­zione che avveniva sulla terra (2° Pietro 3:10,11) Gli edifici delle grandi metropoli venivano spazzati via e si polverizzava­no nell’aria,e anche le persone venivano spazzate via e si sfracel­lavano in mezzo a violenti terremoti. Era terribile,io non volevo guardare ma ero costretto a guardare. Vedevo sulle strade le automobili e i veicoli ammucchiati,pressati e fracassati. Poi vidi le imbarcazioni sui mari che venivano inghiottite dalle onde,con tutte le persone,per il mare che si rivoltava e sparivano sotto le acque. Poi vidi aerei che cadevano dal cielo a pezzi a motivo dei venti fortissimi che spazzavano l’aria,e vedevo le persone che sparivano nell’aria. Era la cosa più terribile e orrenda da guarda­re,fratelli,proprio come è scritto in Isaia 24:19,20, che la terra barcollava come un ubriaco. Io non volevo guardare però,anco-ra con quella visione davanti ai miei occhi vedevo treni che si scontravano, ,i piantile grida,la disperazione:era la distruzione totale sulla terra. Allora Gesù tolse questa visione davanti agli occhi miei e mi disse: “Ora tu ritornerai sulla terra;avvisa e rendi testimonianza di tutto quello che hai visto ed udito. Avvisa i miei santi sulla terra che io sto per rapire la mi Chiesa.

Si conclude qui la straordinaria testimonianza del Pastore brasiliano Adao Campos

Cari fratelli e sorelle amati dal Signore,non ha importanza a quale comunità voi apparteniate,questa testimonianza deve spingervi a non mostrare debolezza al diavolo, ma ad essere forti nel Signore ;poiché egli ha dato autorità ai suoi figliuoli di sgri­darlo nel nome di Gesù/ Gesù è il vostro coraggio,fortificatevi spiritualmente ed egli manderà degli angeli ed accamparsi intorno a voi. Dio vi benedica.

Vostro Fratello in Cristo Adao Campos

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