Iran: la meravigliosa storia di Gita

1423748601-velo-1024x682L’86enne Gita pensava che la sua vita fosse finita quando le autorità hanno scoperto la comunità familiare in casa sua. Ora porta ancor più frutto.

L’86enne Gita (pseudonimo) pensava che la sua vita fosse finita quando le autorità hanno scoperto la comunità familiare in casa sua (chiesa in casa costretta alla clandestinità dalla persecuzione). A quell’età poteva immaginare che questo evento rappresentasse un nuovo inizio del suo cammino con il Signore? “Io sono la più vecchia credente della nostra comunità familiare. La maggior parte dei credenti in Iran sono sotto i 40 anni, io ne ho 86 e cammino col bastone. La mia comunità era solita incontrarsi in casa mia, ma oltre a servire il tè a tutti, non avevo altri compiti“, racconta Gita. “Il giorno in cui ci hanno scoperti, ho pensato che la mia vita fosse finita. I nostri responsabili sono stati costretti a trasferirsi. Mi è stato rimproverato di aver utilizzato la mia casa come chiesa e per punizione mi hanno proibito di accettare ospiti in casa mia. Se disobbedisco, mi manderanno in prigione”, ammette preoccupata.

Regali
La mia casa sembrava vuota nei mesi successivi alla chiusura della comunità. I miei figli erano tutti sposati. Ora i miei fratelli in fede non si incontravano più. Cosa dovevo fare? Mi sentivo sola e depressa. Un giorno ero seduta da sola in casa e pregavo. Ho sentito il Signore parlarmi nel cuore: ‘Io non sono prigioniero di queste quattro mura. Nulla può limitarmi. Mi userò di te fuori da questa casa. Riconosci il tuo posto nel corpo e usa i doni che ti ho dato’. Ho deciso di fare ciò che il Signore mi ha chiesto di fare. Sono entrata in contatto con alcune donne e ho cominciato a coltivare la comunione con loro, nelle loro case e nei caffè. Ho fatto quello che non avevo fatto prima in chiesa: ho condiviso la mia fede con loro e ho cominciato a discepolarle”.

Dare Frutti
Ora mi incontro con 8 donne ogni settimana. Mi dicono che sono cresciute più profondamente nella loro fede rispetto a quando partecipavamo ai culti nella nostra comunità. Ognuna di loro è coinvolta nell’evangelizzazione e nel discepolato personali. Passano ad altre quello che sto insegnando a loro“, confida radiosa Gita. “Mi sento di nuovo felice. Sto lavorando nel regno di Dio. Quando mi hanno chiesto un versetto della Bibbia, ho letto dal salmo 92: “Il giusto fiorirà come la palma, crescerà come il cedro del Libano… Porteranno ancora frutto nella vecchiaia; saranno pieni di vigore e verdeggianti“.

Porte Aperte Italia

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook