La Banda ultra larga è davvero progresso?

banda ultralargaIl Ministero dello Sviluppo del governo Mattarella ha approvato, dopo anni di attesa, il progetto “Banda Larga” investendo ben oltre 900 milioni di euro per azzerare il digital divide e rendere le strutture della rete digitale al passo con l’Europa; per quasi 8 milioni di italiani è la fine di un incubo, dato che l’Italia risultava, nel 2014, ancora come il Paese con la minor copertura di reti digitali di nuova generazione (NGA) del continente europeo, sotto la media europea di oltre 40 punti percentuali per l’accesso a più di 30 Mbps (Megabyte per secondo). Secondo le statistiche del settore, solo Grecia, i Balcani e la Turchia hanno una velocità media di connessione inferiore a quella italiana (9,18 Mbps), e adesso la palla, come si suol dire, passa agli operatori privati e al mercato che dovranno scegliere la tecnologia più efficace per lo sviluppo del piano della banda ultralarga e decidere come organizzare il loro piano affinché vengano create, e migliorate, le nuove infrastrutture volte a raggiungere lo standard europeo al momento fissato in almeno il 50% della popolazione in grado di connettersi a 100 Mbps e coprire l’85% dell’utenza, per così creare condizioni favorevoli per le infrastrutture di telecomunicazione fisse e mobili e dar vita al c.d. “servizio digitale universale”, in vista della migrazione verso la fibra ottica.

Ma cosa si cela dietro questo ingarbugliato linguaggio tecnologico? Che attraverso la rete internet, estesa sempre a maggiori utenti, l’Anticristo futuro sarà in grado di monitorare ogni tipo di comunicazione globale da qualunque parte essa provenga, tenendo in mano utenze bancarie, militari, societarie eccetera eccetera; insomma, per potersi realizzare Apocalisse 3:16 (eobbligò tutti, garndi e piccoli…marchio della bestia….666……) è naturale che il nostro pianeta debba essere necessariamente interconnesso da un’estremità all’altra e che ogni contatto interattivo, dal più semplice personal computer al più grande server, possa essere filtrato (e controllato) da questo oscuro personaggio biblico! Per arrivare all’impianto dei chip sottocute (fronte o mano), bisogna abituare la gente a vedere, nelle innovazioni tecnologiche, solo esoltanto il lato più appetibile in modo che nessuno possa sospettare di essere caduto nella “rete” (non è un gioco di parole) del nemico. I tempi si vanno accorciando e la Parola di Dio si va facendo sempreppiù chiara come quando si compongono i tasselli di un puzzle. Ma quando il mosaico sarà finito, non sarà possibile essere liberato dalle trame di questa “rete” in cui molti, oggi, cadono per sconoscenza della scrittura.

Salvatore Di Fede – notiziecristiane.com

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