La “bufala” sulla scoperta, in Turchia, del Vangelo di Barnaba

image (14)In questi giorni in particolare e soprattutto sui giornali del mondo islamico, si parla della scoperta in Turchia di una Bibbia, che sarebbe stata scritta in lingua aramaica – la lingua di Gesù – millecinquecento anni orsono. La Bibbia è scritta su pagine di cuoio, in lettere d’oro. La copertina mostra iscrizioni in aramaico, e una croce.
Ciò che ha fatto scalpore non è tanto il ritrovamento del manoscritto, quanto le dichiarazioni di Gesù, in esso contenute, che profetizzerebbe la venuta di Maometto; e anche il fatto che vi sia scritto che Gesù stesso non sia stato crocifisso.

La straordinaria scoperta del Vangelo di Barnaba è con estrema probabilità una bufala, opera di un falsario che secondo alcuni potrebbe essere uno studioso ebreo del medioevo.

Il manoscritto presenta errori grammaticali e concettuali come emerso un attenta valutazione degli studiosi di assiro moderno; il manoscritto tradotto risulta essere stato trascritto da monaci, e gli studiosi stessi escludono come i monaci possano aver fatto errori così grossolani di trascrizione.
Errori macroscopici sono stati riscontrati sulle informazioni di carattere storico. Si parla della presenza di tre eserciti, nella Palestina dell’epoca, ciascuno composto da duecentomila soldati; ma l’intera popolazione della Palestina duemila anni fa non raggiungeva probabilmente le duecentomila unità, secondo alcuni studiosi.

Alessandro Landolina – notiziecristiane.com


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