La Chiesa sarà rapita prima della “Grande Tribolazione?”

Numerosi testi ce lo affermano:

1) “Perché tu hai serbata la parola della mia costanza, anch’io ti guarderò dall’ora del cimento che ha da venire su tutto il mondo, per mettere alla prova quelli che abitano sulla terra” (Apocalisse 3:10). Il testo greco dice esattamente: Io ti guarderò fuori dall’ora del cimento, il che, nell’espressione apocalittica, non indica altro se non la grande tribolazione.

2) I giudizi della tribolazione sono chiamati “l’ira dell’Agnello”: Apocalisse 6:16. La Chiesa non deve temere di quest’ira: essa aspetta Gesù non come giudici, ma come il Suo Sposo per celebrare le nozze dell’Agnello (Apocalisse 19:7-9).

3) Il giudizio deve cominciare dalla casa di Dio (1 Pietro 4:17). Ma se Dio comincia da noi, vuol dire che non saremo condannati col mondo (1 Corinzi 11:32).

4) “Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate il capo, perché la vostra redenzione è vicina (Luca 21:28). Come potremmo rialzarci e rallegrarci avendo davanti a noi la prospettiva della tribolazione? Ne saremo giustamente liberati.

5) “Vegliate dunque, pregando in ogni tempo, affinché siate in grado di scampare a tutte queste cose che stanno per accadere, e di comparire dinanzi al Figliuol dell’uomo” (Luca 21:36).

6) Paolo predice l’apparizione dell’Anticristo, il quale deve precedere la venuta del Signore. Poi aggiunge: “Ed ora voi sapete quel che lo ritiene (l’Anticristo) ond’egli sia manifestato a suo tempo. Poiché il mistero dell’empietà è già all’opera: soltanto v’è chi ora lo ritiene e lo riterrà finché sia tolto di mezzo. E allora sarà manifestato l’empio, che il Signore distruggerà col soffio della Sua bocca, e annienterà con l’apparizione della sua venuta” (II Tessalonicesi 2:6-8). Più volte ci siamo domandati chi potrebbe essere colui che “ora lo ritiene” e la cui sparizione deve permettere all’Anticristo di manifestarsi. Ecco, fra le diversità supposizioni che si sono fatte, quella che appare la più verosimile: La Chiesa è il tempio dello Spirito Santo avrà perduto la sua abitazione quaggiù, e non si opporrà più alla violenza dell’errore. Il male allora sarà scatenato, e l’uomo del peccato sarà per un poco di tempo l’unico padrone apparente della situazione. Al momento di abbandonare l’umanità pervertita al giudizio del diluvio, Iddio aveva solennemente dichiarato: “il mio Spirito non contenterà (o: non resterà) per sempre con l’uomo” (Genesi 6:3). Se comprendiamo bene, il Signore farebbe la stessa cosa ritraendosi dall’umanità apostata nel momento della grande tribolazione del mondo. Tuttavia non dimentichiamo che anche dopo la dipartita della Chiesa, che è il Suo tempio, lo Spirito Santo agirà ancora fra gli uomini di buona volontà. Durante la grande tribolazione, Egli sarà mandato su Israele per condurlo alla conversione: (Zaccaria 12:10: Ezechiele 39:29; Isaia 59:20-21). E noi sappiamo che durante lo stesso periodo una numerosa schiera sarà salvata fra le nazioni (Apocalisse 7:9, 14). Ma è impossibile credere in Cristo senza l’aiuto dello Spirito Santo (I Corinzi 12:3). Dunque è necessario che Egli continui almeno in parte, il Suo ministero sulla terra.

7) Abbiamo già visto che Gesù Cristo deve apparire alla fine della grande tribolazione per giudicare il mondo dal monte degli Ulivi, e che tutti i Suoi santi saranno con Lui (Zaccaria 14:4-5). Perché i santi possano discernere con Lui dal cielo, è evidente che essi devono essere stati precedentemente rapiti.

8) Vediamo che al principio del regno dei mille anni risusciteranno soltanto i martiri che hanno rifiutato di adorare l’Anticristo durante la grande tribolazione (Apocalisse 20:4-6). Tuttavia i credenti di tutti i tempi parteciperanno alla prima risurrezione, che è per vivere e regnare con Cristo (Giovanni 5:28-29). Quando dunque sarebbero risuscitati quei credenti, se non al momento del rapimento della Chiesa prima della Grande tribolazione?

9) Inoltre, prima della risurrezione dei martiri della grande tribolazione, Giovanni vide dei troni sui quali sedevano coloro che ricevettero il potere di giudicare (Apocalisse 20:4). Chi sono questi giudici (al plurale)? Non v’è che sommo Giudice Gesù Cristo, al quale è stata data ogni autorità per giudicare (Giovanni 5:22, 27). Ma il Salvatore ha ritenuto bene di far partecipare i credenti al giudizio della terra: “Il mondo è giudicato da voi… Non sapete voi che giudicheremo il mondo?” (I Corinzi 6:2-3). I giudici che siederanno sui troni prima della risurrezione dei martiri della grande tribolazione sono dunque santi. Se costoro dovessero attraversare questo terribile periodo, sarebbero senza dubbio messi a morte. Se in quel momento sono viventi, ciò è ancora una prova che essi sono stati rapiti prima della tribolazione.

10) Gesù disse: “Nello stesso modo che avvenne anche ai giorni di Lot; si mangiava, si beveva, si comprava, si vendeva, si piantava, si edificava; ma nel giorno che Lot uscì di Sodoma piovve dal cielo fuoco e zolfo, che li fece tutti perire… Lo stesso avverrà nel giorno che il Figliuol dell’uomo sarà manifestato… Io ve lo dico: In quella notte, due saranno in un letto; l’uno sarà preso, e l’altro lasciato. Due donne macineranno assieme; l’una sarà presa, e l’altra lasciata” (Luca 17:28-29, 30, 34-36). Prima di distruggere Sodoma, l’angelo sterminatore ne fece uscire Lot e lo diresse verso un luogo di rifugio e gli disse: “Affréttati, scampa colà, poiché io non posso far nulla finché tu vi sia giunto” (Genesi 19:22). Ma la moglie di Lot, avendo guardato indietro subì la morte insieme con gli empi. Sodoma fu dunque sottoposta al giudizio subito dopo la partenza di Lot, poiché non si trovarono nella città più di dieci giusti. Anche quaggiù, dopo il rapimento della Chiesa non rimarranno tante forze spirituali da ritirare il castigo. Allora la grande tribolazione piomberà sugli empi e sui falsi credenti i quali, come la moglie di Lot, saranno rimasti indietro per aver esitato a separarsi dal mondo. “E come fu ai giorni di Noè, così sarà alla venuta del Figliuol dell’uomo” (Matteo 24:37-40). Il cataclisma cominciò soltanto dopo che Iddio ebbe posto al sicuro Noè e la sua famiglia. Tuttavia, malgrado la protezione divina, Noè dovette attraversar le acque del diluvio. E’ interessante confrontare da questo punto di vista la sua esperienza con quella di Enoc per trarne il seguente insegnamento: Enoc, avendo camminato con Dio, fu tolto dalla terra prima dei giudizi, senza passare attraverso la morte (Genesi 5:24), egli potrebbe rappresentare la figura tipica dei credenti rapiti prima della tribolazione. Invece Noè, rimasto in mezzo al diluvio, rappresenterebbe i santi (d’Israele e della nazioni) che dovranno attraversare la grande tribolazione, ma che saranno segnati col marchio di Dio. A proposito di questi santi, Giovanni scrisse: “E vidi un altro angelo che saliva dal sol levante, il quale aveva il suggello dell’Iddio vivente; ed egli gridò con gran voce ai quattro angeli ai quali era dato di danneggiare la terra e il mare, dicendo: Non danneggiate la terra, né il mare, né gli alberi, finché abbiam segnato in fronte col suggello i servitori dell’Iddio nostro “(Apocalisse 7:2-3).

11) La chiamata e l’elezione della Chiesa (Efesini 3:3-10), sono un mistero e una parentesi nei piani che Dio ha stabiliti per la terra. Essi terminano col mistero del rapimento (I Corinzi 15:55) prima che l’adempimento delle profezie concernenti Israele riprenda il suo corso.

12) Ci colpisce il fatto che nessuna delle Epistole (dirette alla Chiesa) parli particolareggiatamente della grande tribolazione. Ciò non significa forse che la Chiesa non attraverserà questo periodo?

13) I capitoli 2 e 3 dell’Apocalisse sembrano dare contemporaneamente ad altre applicazioni una veduta panoramica dei diversi periodi storici della Chiesa. L’ultima condizione della Chiesa professante sulla terra sarebbe quindi rappresentata dall’esempio tipico della Chiesa di Laodicea, caratterizzata, cioè, dalla tiepidezza, dal declino e dall’apostasia. Essa non presenta dunque i segni di una Chiesa fedele e perseguitata.

14) Prima dei grandi giudizi dell’Apocalisse, vediamo nel cielo i ventiquattro anziani che sembrano rappresentare i riscattati dell’Antico e del Nuovo Patto. Questi anziani sono assisi (cioè: stabiliti), glorificati e coronati davanti al trono di Dio, prima dell’inizio della grande tribolazione (Apocalisse 4:4)

15) L’apostolo Giovanni ha la visione di una donna che partorisce un figlio maschio, destinato a dominare le nazioni con una verga di ferro. Il dragone, Satana, stava davanti ad esse per divorare il suo bambino; ma quest’ultimo è innalzato fino a Dio, sul Suo trono. La donna fugge nel deserto perseguitata dal dragone e protetta da Dio per tutta la durata della grande tribolazione, ossia per i 1260 giorni (Apocalisse 12:4-6, 13-17). Pare che questa donna rappresenti il popolo di Dio di tutti i tempi, dal quale è sorto il Messia, poi la Chiesa, ed infine i santi della grande tribolazione. Il Cristo, ferito da Satana al calcagno, gli ha schiacciato la testa ed è stato innalzato nella gloria alla destra di Dio; di là verrà per dominare le nazioni con una verga di ferro (Salmo 2:9). La Chiesa è anche raffigurata dal Figliuol maschio: spiata dal nemico, essa è innalzata verso Dio e verso il Suo trono fin dalla sua nascita (cioè non appena essa sarà completata), ed il Signore le dà autorità sulle nazioni, perché essa, insieme con Lui, le domini con una verga di ferro (Apocalisse 2:26-27). Subito dopo il rapimento, cominceranno i tre anni e mezzo della tribolazione. Durante questo periodo il dragone furibondo farà guerra al rimanente della posterità della donna, a coloro cioè “… che hanno la testimonianza di Gesù”; quelli di Israele e delle nazioni che si convertiranno al Salvatore sotto il regno dell’Anticristo.

16) Giovanni pone le nozze dell’Agnello, per le quali la Sposa si è preparata, prima della battaglia di Harmaghedon. “Le è stato dato di vestirsi di lino fino, risplendente, puro: poiché il lino fino son le opere giuste dei santi” (Apocalissi 19:7-8). Sembra che questa preparazione in vista delle nozze, questa autorizzazione data alla Chiesa di rivestirsi e il suo abito di giustizia, siano il risultato di ciò che è avvenuto al tribunale di Cristo, subito dopo il rapimento (II Corinzi 5:10; I Corinzi 3:10-15). E’ soltanto dopo questo fatto che la Chiesa sarà glorificata ed unita al Suo divino Sposo, per scendere poi con Lui dal cielo ed esercitare al Suo fianco il giudizio ed il regno.

17) Se il rapimento avesse luogo dopo la tribolazione, ci dovremmo domandare quali credenti rimarrebbero vivi sulla terra per diventare i sudditi del Millennio. E’ detto in particolare che tutto il residuo del popolo giudeo si convertirà a Gesù Cristo nella fornace di questa tribolazione (Zaccaria 12:10; 13:8-9). Se questi Giudei convertiti fossero rapiti con la Chiesa, non rimarrebbe alcuno per esercitare sulla terra la parte importante che loro è stata promessa dalle profezie (qui dovremmo soffermarci su un altro studio, che riguarda Israele).

18) Che la partenza della Chiesa segni il principio della grande tribolazione è infine convalidato dalla seguente riflessione. Paolo dice che in questo mondo i credenti sono gli ambasciatori di Dio che supplicano i peccatori di riconciliarsi con Lui: II Corinzi 5:20. Quando gli ambasciatori incaricati di proporre la pace sono cinicamente licenziati ed oltraggiati, il loro governatore li richiama, e la guerra incomincia. Quando Iddio avrà richiamato i Suoi ambasciatori, allora si scatenerà la terribile repressione che terminerà col trionfo della Sua causa.

Da tutti i passi che abbiamo finora riportati, possiamo comprendere che il rapimento della Chiesa avrà luogo prima della grande tribolazione. Tuttavia siamo molto sobri nelle nostre deduzioni ed attendiamoci ad una visione generale delle cose. Iddio non ha ritenuto utile darci maggiori precisazioni sul momento che riguarda il rapimento, probabilmente per la seguente ragione: Egli non vuole che ci addormentiamo, sicuri come siamo di sfuggire a tutti i giudizi della fine. E’ certo che Egli vuole incoraggiarci a guardare all’avvenire con allegrezza, in vista della promessa di una sicura liberazione. Ma Egli ci ricorda pure che il giudizio comincerà dalla casa di Dio, e che questo giudizio potrà essere spaventevole. Coloro che in questi ultimi anni hanno sofferto al di là do ogni immaginazione a causa della guerra, della fame, della povertà e della persecuzione, si saranno certo domandati se la grande tribolazione potrà essere peggiore di così. Vegliamo dunque e preghiamo senza sosta, affinché il Signore abbrevi il tempo della nostra purificazione ed affretti il giorno del nostro felice adunamento in Lui.

Renè Pache

Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane.com
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