LA CREMAZIONE… I CRISTIANI POSSONO SCEGLIERLA?

La tradizione ebraica non ammette la cremazione, perché concepisce il corpo come il contenitore dell’anima, quasi fosse un piccolo tempio, per cui il corpo va conservato integro… 

Addirittura l’anima, secondo la cabalà, rimarrebbe vicina al corpo ed ascolterebbe i discorsi funebri che vengono pronunciati. Secondo loro, dalla cenere non nasce niente, ma dalla polvere sì. 

Naturalmente ciò è impossibile da condividere, per tutta una serie di motivi pratici e soprattutto scritturali. In realtà Adamo non fu fatto né con la cenere e né con la polvere, ma con il fango. Eva neppure da quello, ma da una bella costoletta succulenta… o dal DNA di Adamo. Ogni pratica sepolcrale è stata la risposta alle insulse o quantomeno strane credenze umane.

Dio non ha bisogno di un corpo per farne un altro. Dio crea dal nulla, con la potenza della Sua Parola, come si può leggere nell’Epistola agli Ebrei al capitolo uno, versetti 2 e 3. Con la stessa potenza Dio ridarà a tutti i morti un corpo glorioso, incorruttibile, come quello degli angeli. Infatti il Signore darà loro e a noi pure, nel Suo Regno di luce e di splendore, un corpo nuovo, bello, giovanile, spirituale e “vivificato” in Gesù Cristo (1 Corinzi 15:22) e incorruttibile. (1 Corinzi 15:42,53) Gesù ha distrutto il tempio e lo ha ricostruito in tre giorni, con la Sua risurrezione. Gesù fu la “primizia” dei risorti. (1 Corinzi 15:20) Il Suo nuovo corpo non fu riconosciuto da Maria Maddalena… 

Tutte le religioni umane, non fondate sull’Evangelo di Gesù Cristo, concepiscono la morte come qualcosa gestibile in un arco ristretto di tempo, e non secondo tempi millenari o eterni. Tutti i corpi si dissolvono e sono irrecuperabili, ed anche i corpi meglio conservati diventano polvere o cartapecora. Persino le mummie sono senza cervello e senza interiora, perché non… lavorabili per la loro conservazione! 

Meno male che l’anima e lo spirito conservano “la memoria” del corpo che li ospitava. Possiamo anche pensare che “la memoria” di tutta la creazione ce l’abbia lo stesso Dio, il Quale non è limitato né dal tempo, né dallo spazio. Le credenze religiose cercano di spiegare l’inconoscibile.  

Comprendere Dio sarebbe come pretendere di mettere l’oceano dentro una bottiglia. Inoltre non è il corpo che libera l’anima e lo spirito, ma il contrario: l’anima e lo spirito si liberano del corpo, ormai inutile o inutilizzabile, per vari motivi. Di che cosa ha bisogno Dio per la resurrezione dei corpi? Dei corpi seppelliti o delle anime da incarnare? Tutti vediamo il sole, ma qualcuno può spiegare come Dio lo ha fatto? 

Milioni di credenti cristiani evangelici sono morti bruciati nei roghi e le loro ceneri disperse al vento o nei mari, fiumi, laghi, o sui terreni come concime. Milioni di morti in mare e mangiati dai pesci, risusciteranno come tutti. Sta infatti scritto: “il mare restituirà i suoi morti”. (Apocalisse 20:13) Addirittura anche la “Morte” e l’Ades restituiranno i morti, senza avere problemi di corpi o sepolture speciali… (Apocalisse 20:13). 

Nella storia troviamo di tutto, anche… la guerra fra religioni: per dispetto i templari seppellivano i maomettani nella pelle o carne di maiale, per non farli… risuscitare! Per assurdo, potremmo anche dire che i missionari cristiani mangiati dai cannibali, recupereranno i loro corpo dagli escrementi dei cannibali stessi? Ridicolo! 

Chi è stato in coma ed ha vissuto un’esperienza di extracorporeità o di viaggi in tunnel di luce ed è poi tornato nel corpo, ha raccontato cose allucinanti. Famoso è il caso di quel bambino che aveva visto il nonno che aveva perso una gamba in guerra, ma lo ha visto con la gamba mancante e per giunta giovane di quando aveva trent’anni. Nell’aldilà i ciechi non sono ciechi, gli storpi non sono storpi e i sordomuti parlano e sentono. 

Nella Bibbia troviamo che Gesù fece nuovi occhi ad un cieco, tale dalla nascita e privo dei bulbi oculari; impastando fango con la saliva gli creò due occhi nuovi di zecca! Vedere la farfalla che vola, nessuno penserebbe che prima era un bruco e che ha lasciato il bozzolo. In conclusione l’apostolo Giovanni, nella sua prima lettera spiega: “Carissimi, ora siamo figliolanza, e in nessun modo è stato manifestato chi saremo; sappiamo però che quando Egli sarà manifestato, saremo simili a Lui, perché Lo vedremo come Egli è!” (1 Giovanni 3:2) 

Anche l’apostolo Paolo spiega chiaramente: “Sappiamo pertanto che se questa TENDA, che è la nostra abitazione terrena, viene disfatta (in greco katalùo: disciolta, distrutta, demolita), noi abbiamo da parte di Dio un edificio, un’abitazione non fatta da mano d’uomo eterna nei cieli… State dunque sempre di buon animo e sappiate che noi che siamo presenti nel corpo, siamo lontani dal Signore.” (2 Corinzi 5:1-6).

Donato Trovarelli


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