La piena benedizione sta nella completezza

tumblr_molu3rfej11qbldy0o1_500Credo che abbiamo fatto tutti l’esperienza di iniziare a fare qualcosa e di non riuscire a terminarla per diverse motivazioni. Forse abbiamo fatto anche l’esperienza di cominciare qualcosa.

e non finirla semplicemente perché non avevamo più il desiderio e la voglia di andare avanti.
Ogni volta che non completiamo qualcosa nella nostra vita di tutti i giorni, è come se qualcosa in noi non si completasse, e come se il cerchio dell’attività che stiamo svolgendo, non chiudendolo, questi a sua volta non si chiude dentro di noi.

Questi mancati “completamenti” a lungo andare creano in noi un atteggiamento, un’attitudine, un modo di fare, si corre il rischio di diventare persone “inconcludenti” nel proprio operato.

I primi ad essere toccati da questa inadempienza siamo noi stessi e molto spesso anche il nostro prossimo ne subisce danno da un atteggiamento inconcludente.
Un atteggiamento di questo tipo, nella maggior parte dei casi denota mancanza di responsabilità.

Una persona responsabile, l’amministratore fedele, è colui che comincia una cosa e la porta a compimento. È una persona della quale ti puoi fidare.

Sicuramente abbiamo anche fatto l’esperienza di chiedere a qualcuno di fare qualcosa per noi, questi non avendo fatto fino in fondo il suo dovere, ha prodotto in noi un “malessere”, il suo atteggiamento ha messo in noi un’idea, un’opinione, riguardante quella persona, come una persona inaffidabile, e credo che di contro, non siamo ritornati più a chiedere un favore a quella persona.

Ora, se c’è una persona di cui non possiamo avere piena fiducia è: il nostro Signore Gesù. Ascoltate Paolo cosa dice riguardo alla natura di Cristo:
“E ho questa fiducia: che colui che ha cominciato in voi un’opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.” Filippesi 1:6

Paolo ha fiducia in colui che ha cominciato un opera buona in voi
Non aveva fiducia nei filippesi…aveva fiducia in CHI aveva cominciato l’opera dentro di loro!
Paolo aveva fiducia in Dio, come colui che inizia e finisce le cose!
Non è fantastico questo? Non ci fa sentire bene solo il pensiero di sapere che Dio ha cominciato in noi un lavoro che porterà avanti e lo completerà?
Al solo pensiero che questa opera in noi si completerà, ci sentiamo benedetti e grati a Dio.
Quindi vi è una “piena” benedizione nel completamento delle cose. Dico piena, perché, è di benedizione sapere che Dio ha cominciato un opera dentro di noi, ma è ancora più grande e piena questa gioia, questa benedizione, al pensiero che l’opera iniziata, sarà completata, eh sai perché sarà completata? Perché non la completeremo io e te, ma Dio in noi!
Ascoltate ancora cosa l’apostolo scrive:
“Egli vi renderà saldi sino alla fine, perché siate irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo.” 1Corinzi 1:8
“Fedele è colui che vi chiama, ed egli farà anche questo.” 1 Tessalonicesi 5:24
“Ma il Signore è fedele ed egli vi renderà saldi e vi guarderà dal maligno.” 2 Tessalonicesi 3:3

Notate in questi versi la caratteristica della natura divina che l’apostolo mette in risalto, la FEDELTA’!
“Fedele è colui che vi chiama” … “Ma il Signore è fedele”

La certezza dell’apostolo riguardo all’opera in noi è dovuta, è basata, sulla fedeltà di Cristo!

Gesù ha dimostrato fedeltà nel suo compito, ha portato avanti fino alla fine il suo compito.

“Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l’infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio.” Ebrei 12:2
Non è stato facile per Gesù, ha dovuto sopportare la croce, l’infamia…ma ha completato il suo percorso!
No, …non è stato semplice, ma non ha rinunciato a completare quello che aveva cominciato.

“Io sono l’alfa e l’omega, il primo e l’ultimo, il principio e la fine.” Apocalisse 22:13
Gesù è il principio e la fine in ogni cosa e in ognuno di noi.
Nel vangelo di Giovanni ci viene detto che:
“Quando Gesù ebbe preso l’aceto, disse: «È COMPIUTO!» E, chinato il capo, rese lo spirito.” Giovanni 19:30

E ancora alla fine della rivelazione:
“OGNI COSA È COMPIUTA. Io sono l’alfa e l’omega, il principio e la fine…” Apocalisse 21:6

È la stessa frase, che alla fine dei nostri giorni griderà sulla nostra vita: “E’ COMPIUTO!”
Egli completerà l’opera in me e in te!

In queste ultime settimane abbiamo meditato sull’essere discepoli… abbiamo parlato del seguire Gesù e poi dell’andare e fare suoi discepoli tutti i popoli della terra.
Sicuramente, la prima caratteristica del discepolo e di chi discepola è proprio la fedeltà.

“Del resto, quel che si richiede agli amministratori è che ciascuno sia trovato fedele.” 1Corinzi 4:2
La fedeltà nel cominciare un qualcosa e nel terminarla. Prendere un impegno, un incarico, e portarlo avanti fino a completamento.
Purtroppo oggi, troppo spesso, ci si trova davanti a persone che cominciano tante belle cose ma che poi non portano avanti. Purtroppo ciò accade anche all’interno delle nostre congregazioni.

Tante cose tentano di “minare” il nostro servizio a Dio, come per esempio:
La SOFFERENZA
Il SACRIFICIO
Le INCOMPRENSIONI
Il PERFEZIONISMO; la persona non si sente in grado di affrontare un compito o un problema se non riesce a farlo in maniera perfetta. Non si sente mai abbastanza pronta o sufficientemente sicura delle proprie capacità, conoscenze o competenze.
La PAURA
Il TIMORE DI NON RIUSCIRE;
Questa paura può a volte essere talmente forte da bloccare qualsiasi tipo di iniziativa basando tale comportamento sulla convinzione che “siccome sicuramente fallirò non vale nemmeno la pena di provarci…”
Il PARAGONARSI AD ALTRI
I GIUDIZI degli altri
Le CRITICHE ALTRUI
La STANCHEZZA
Gli IMPEGNI FAMILIARI E LAVORATIVI
Ed altro …

Ogni volta che smettiamo di fare qualcosa per Dio perdiamo almeno tre cose:
Una opportunità di crescita
Una opportunità per conoscere degli aspetti della natura di Cristo
La benedizione del servire Dio in quella specifica cosa
“Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ha i dieci talenti. Poiché a chiunque ha, sarà dato ed egli sovrabbonderà; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quel servo inutile, gettatelo nelle tenebre di fuori. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti”. Matteo 25:28-30

L’inutilità non è concepita nella mente di Dio.
Se tu eserciti quello che Dio ti ha dato…avrai altro dalla Sua mano…se per un qualsiasi motivo smetti…ti sarà tolto anche quello che hai…

L’apostolo Paolo fece il resoconto della propria vita, analizziamolo brevemente:
“Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede.” 2Timoteo 4:7

Ho COMBATTUTO, ho FINITO, ho CONSERVATO:
Ho combattuto; Paolo ha dovuto lottare, ha dovuto combattere, non è stato facile portare avanti il suo compito:
“Dai Giudei (cioè dai propri fratelli), cinque volte ho ricevuto quaranta colpi meno uno; tre volte sono stato battuto con le verghe; una volta sono stato lapidato; tre volte ho fatto naufragio; ho passato un giorno e una notte negli abissi marini. Spesso in viaggio, in pericolo sui fiumi, in pericolo per i briganti, in pericolo da parte dei miei connazionali, in pericolo da parte degli stranieri, in pericolo nelle città, in pericolo nei deserti, in pericolo sul mare, in pericolo tra falsi fratelli; in fatiche e in pene; spesse volte in veglie, nella fame e nella sete, spesse volte nei digiuni, nel freddo e nella nudità. Oltre a tutto il resto, sono assillato ogni giorno dalle preoccupazioni che mi vengono da tutte le chiese.” 2 Corinzi 11:24-28

Non fu semplice per Paolo…dovette combattere… ma ha combattuto “il buon combattimento” cioè per l’Evangelo, per Cristo, non contro i suoi fratelli e sorelle…

Ho finito; alla fine dei suoi giorni lui poté dire: “Ho finito…Tutto è compiuto!”

Ho conservato; non ha solo combattuto e finito i suoi giorni, ma ha conservato la fede.
Poteva combattere e smarrirsi…poteva combattere e lasciare il suo lavoro a metà…poteva finire i suoi giorni ma senza aver completato il suo compito…ma lui dice: “ho combattuto, ho finito ed ho conservato la fede…HO VINTO!!!”

Fratello, sorella, quest’oggi Dio ti esorta a non mollare, a non smettere di rendere il tuo servizio a lui a causa di chissà cosa o chi.
“Infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.” Efesini 2:10

In noi ci dev’essere lo stesso sentimento che è stato in Cristo Gesù, dobbiamo imparare ad essere fedeli, a cominciare le cose e a finirle.
“5 Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù … 8 trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce.” (Filippesi 2)

Gesù attraversò tante vittorie e anche tante sofferenze … ma arrivò alla croce, completò quello che il Padre gli aveva affidato.

“Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l’opera che tu mi hai data da fare.” Giovanni 17:4

Efesini 2:10
Quando noi compiamo quello che Dio ci ha dato da fare lo stiamo glorificando.

Francesco Caldaralo | Notiziecristiane.com

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