La religione, tra legami e libertà!

b-b-un-posto-a-romaQual è il fine della religione, legare le persone o renderle libere? Dipende! Da cosa? Cerchiamo di esprimerlo e chiarirlo.

Cosa vuol dire ‘religione’?  Dal latino religio il termine religione significa legare. Ma legare chi(?) e a che cosa o a chi?

La religione “dovrebbe” legare le persone a Dio. Ma può succedere che essa leghi le persone non a Dio, ma ad altre persone, che, ‘nel nome di Dio’, soggiogano dei semplici credenti a se stesse? Pur-troppo ciò avviene più di quanto non si creda. Dovunque l’uomo cerca di manipolare e alterare il puro e genuino messaggio del Vangelo (che è la Buona Notizia della salvezza in Cristo) questo può succedere e succede. In quali modi e forme? La Bibbia indica alcuni dei modi e delle forme con cui certe persone cercano di legare altre persone a se stesse, anziché a Dio:

  • Tramite le tradizioni umane : il vangelo riporta un passo chiaro riguardo al fatto che certi ‘religiosi’ sostituiscono alla parola di Dio le proprie tradizioni, ossia i propri usi e costumi. E qual è la conseguenza di una tale manipolazione? Ce lo spiega Gesù dicendo: “invano mi rendono un culto insegnando dottrine che sono precetti (ossia comandamenti o insegnamenti) di uomini “ (v. Marco 7: 7). Cosa significa? Significa che andando dietro agli insegnamenti religiosi fondati sulle dottrine degli uomini, anziché alla diretta parola di Dio, molti uomini rendono un culto vano a Dio. Cioè? Rendere un culto vano a Dio significa cercarLo in un modo non conforme alla Sua volontà. E la conseguenza di ciò qual è? La conseguenza è che chi cerca Dio in modo errato non lo trova! A conferma di ciò abbiamo le stesse parole di Gesù che dice “Non chi mi dice Signore, Signore entrerà nel regno dei cieli, ma colui che avrà fatta la volontà di Dio (e tale volontà e dichiarata nella Bibbia, che molti sconoscono e non prendono sul serio) ( Matteo 7: 21).

Il culto vano (ossia inutile) non porta a trovare Dio. Il culto vano è il frutto di una religione esteriore, formale, vuota, … vana.

La gente che va dietro alle tradizioni umane anziché seguire la genuina dottrina di Cristo, resta legata a idee e concezioni umane, senza mai poter giungere alla conoscenza della verità!

Ecco perché le parole di Gesù sono fondamentali per poter essere liberati dal legame e dall’inganno di riporre la propria fiducia negli uomini anziché in Dio:

“Se perseverate nella mia parola sarete  veramente miei discepoli, e conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”  (Giovanni 8: 32). Liberi dagli uomini e dai loro inganni (Efesini 4: 14; 2 Tessalonicesi 2: 3; 2 Pietro 2: 18; 3: 17), per trovare Dio.

  • Tramite le filosofie umane : dopo il Medioevo (l’età dei secoli bui) un nuovo movimento “progressista” si è affacciato alla ribalta, l’umanesimo. L’idea chiave e la concezione di fondo di questo movimento culturale (cioè un movimento di pensieri, mentalità, credenze) era (ed è) che l’uomo è il centro di tutto; egli (l’uomo) sarebbe l’artefice del proprio destino. In questo senso, per emanciparsi dai secoli bui del Medioevo (dominati dalla repressione della chiesa cattolica contro ogni forma di contestazione e dissenso ai suoi dogmi), certi uomini hanno pensato e ritenuto che fosse giusto non legarsi ad altri uomini (gli ecclesiastici – “mediatori” tra Dio e l’uomo  (idea contraria alla Scrittura (v. 1° Timoteo 2: 5) -), ma a se stessi. Così, gli umanisti hanno pensato di pervenire alla libertà mettendo l’uomo (e quindi se stessi) al centro di tutto (del mondo e del senso della vita). Si è così celebrata ed esaltata la libertà dell’uomo, ritenendo che questi, con le proprie doti ed inclinazioni naturali, avrebbe potuto conseguire il traguardo della propria realizzazione e felicità. Così l’uomo umanista, che decide di non legarsi ad altro/i che a se stesso, crede di poter giungere alla pienezza della felicità. Questo era (ed è) il motto e lo slogan dell’uma

Ma qual è stato ( e qual è ancora) l’esito di un tale modo di pensare e di credere? Ha davvero la libera espressione dell’uomo portato alla sua felicità ed al suo benessere?  Quando l’uomo pensa, dice e fa ciò che vuole, ciò che  lui sembra giusto, consegue egli davvero il bene (non solo per se stesso, ma anche per gli altri)? Ciò sarebbe vero se si potesse presupporre che l’uomo è buono, ovvero che la sua natura e le sue inclinazioni sono dirette al bene. Ma come si fa a presupporre ciò , quando giorno dopo giorno, quotidianamente, assistiamo a soprusi, abusi e inganni tramati e orditi dagli uni contro gli altri nel seno della nostra “progredita” società?

I politici corrotti sono un esempio lampante della burla filosofica in cui consiste lo slogan dell’umanesimo; i pedofili sono l’emblema della degenerazione delle inclinazioni umane, quando lasciate a se stesse si orientano alla perversione; gli evasori fiscali smentiscono il credo e la fede umanistica (buonista e ottimistica), secondo cui l’uomo da se stesso saprebbe e potrebbe pensare e fare il bene, sia per se stesso che per gli altri; i genitori che abusano dei propri figli  manifestano e mostrano ciò che (di male) può albergare  nel cuore dell’uomo; gli insegnanti che abusano dei loro piccoli alunni (alla scuola materna, quando ogni tanto (ultimamente sempre più spesso) le cronache ci mostrano scene di maltrattamenti fisici da parte di maestre o educatrici) o dei loro discenti (alla scuola superiore o all’università, quando qualche prof./prof.ssa fa proposte e ricatti indecenti a certi/e ragazzi/e per facilitare la loro promozione) rappresentano l’ennesima prova del fatto che l’uomo, da sé, ossia naturalmente, non è portato a fare il bene ma il male verso il suo prossimo (ma “anche” verso se stesso, dal momento che fare il male produce malessere)!

Insomma, da quanto detto sin qui, dovrebbe apparire chiaro che né il legarsi alle tradizioni religiose umane né lo svincolarsi da queste per legarsi semplicemente a se stessi sono le vie che possono portare l’uomo al bene e, dunque, alla vera e piena felicità. L’uomo ha bisogno di qualcuno che possa dirgli la verità su  sè stesso. E la verità è che l’uomo è un essere moralmente decaduto a causa del proprio peccato, a causa della propria corruzione e del proprio sviamento spirituale dinanzi e rispetto a Dio. L’uomo si è da molto, troppo tempo, separato ed allontanato dalle vie giuste e sante di Dio. Ed è, per ciò,  che egli, infondo, sente un  vuoto che, come intarlo, gli corrode la coscienza. E non saranno né il darsi  ad una religione umana (fatta di riti ed insegnamenti umani) né il costruirsi una filosofia umanistica (basata sul cercare di sostenere che l’uomo è buono e che avrebbe in se stesso le risorse per liberarsi dai propri dubbi e problemi) a fargli scoprire la verità su sé stesso. Solo se l’uomo la smetterà di fare il religioso (cercando con delle regole vuote ed esteriori di autoassolversi dalle proprie mancanze e dai relativi sensi di colpa) o di costruirsi pensieri e filosofie che provano a dipingerlo per quello che infondo non è (negando la realtà dell’umana ingiustizia) allora potrà cominciare a riflettere e ad aprirsi al messaggio di Gesù Cristo, che è venuto nel mondo per salvare i peccatori. Questa è la verità della parola di Dio: che non v’è nessun giusto davanti a Lui, neppure uno, poiché tutti si sono corrotti e sviati da Lui (Romani 3: 10).

Caro lettore, se ti esamini rispetto a questa verità potrai cominciare ad incamminarti sulla via della vera libertà, considerando che Gesù non è venuto per i giusti o per i sani, ma per i peccatori e per i malati. E ciò non perché Gesù non vuol avere a che fare con i sani, ma perché egli sa che di ‘sani’ non ce ne sono! L’invito del Messia, dell’Unto dell’Eterno, per l’uomo che si esamina onestamente dinanzi a Dio e non dinanzi a se stesso o agli altri suoi simili (corrotti), è questo: “Venite a me voi tutti che siete travagliati e oppressi, ed io vi darò riposo” (Matteo 11: 28).  Seguendo il Signore scopriremo che i nostri travagli e le nostre oppressioni sono il frutto delle nostre stesse azioni, sono la conseguenza dei nostri pensieri, delle nostre scelte e delle nostre vie. Non è Dio ad essersi allontanato da noi, ma – come dice la Scrittura – “ Sono le vostre iniquità quelle che han posto una barriera fra voi e il vostro Dio; sono i vostri peccati quelli che han fatto si ch’egli nasconda la sua faccia da voi, per non darvi più ascolto” (Isaia 59: 2).

Cosa dobbiamo pensare, dunque, e a cosa dobbiamo credere? Ad una religione formalistica e fatta di esteriorità, una religione umana morta e che non trasforma le coscienze né rinnova le vite? O alla filosofia mondana dell’umanesimo che si sforza di allontanare dalle coscienze degli uomini la realtà del fatto che l’uomo è moralmente corrotto a causa del suo sviamento da Dio?!

Caro lettore, se stai intuendo da un lato che le manipolazioni umane della religione non ti hanno finora fatto realizzare un incontro reale, sincero e concreto con Dio e, dall’altro, che la fiducia nelle promesse dell’umanesimo di uno sviluppo dell’umanità verso il bene resta solo una chimera allora lascia pure tali vie; non sono, infatti, questi i modi con cui Dio ha scelto di parlare agli uomini. Vai, invece, alla fonte della rivelazione divina. Investiga e indaga pure le Scritture, sapendo che l’atteggiamento e lo spirito giusto per avvicinarsi a Dio o perché egli si avvicini a noi è un ascolto sincero ed aperto.  Dio ti parlerà certamente e ti darà gradualmente le risposte di cui hai bisogno, poiché come dice la sua parola: “ Colui che viene a me io non lo caccerò fuori” (Giovanni 6: 37).

Gesù rimproverò gli ipocriti religiosi del suo tempo (e di ogni tempo), poiché questi tendono a mettere pesi sopra le persone. La vera religione, consistente in un rapporto diretto e personale con Dio, non ti metterà dei pesi addosso che tu stesso non potresti portare, ma ti toglierà il peso che tu stesso ti porti dietro (a causa del fardello dei tuoi peccati), per offrirti la libertà di cui godono coloro che hanno conosciuto la verità (“Se perseverate nella mia parola sarete  veramente miei discepoli, e conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”  (Giovanni 8: 32)! Dio ti benedica

Enzo Maniaci – notiziecristiane.com

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