La voce della depressione grida nel deserto.

Anch’io sono passata per la depressione, il senso dell’abbandono da parte di Dio, lo scoraggiamento più assoluto, il pensiero che il suicidio fosse l’unica soluzione al caso…
Maledire perfino il giorno in cui sono nata.
Un matrimonio sbagliato, l’avevo sposato contro il volere di mio padre che un giorno per impedirmi di frequentarlo mi massacrò di colpi con un grosso tubo nero di gomma; le mille bugie di mio marito che spesso giurava il falso in nome di Dio; l’inganno del fingersi convertito alla fede in Cristo solo per convincermi a sposarlo per poi ritrovarmi sempre sola; le liti per il suo bere esagerato (beveva di prima mattina addirittura vino dal bidone) cosa che a lavoro gli causava altri problemi, il suo vizietto di guardare altre donne nude, abusi sessuali nei miei confronti e negli ultimi anni sparizione continua di denaro per il suo vizio del gioco mi avevano devastata. Già dopo poche settimane di matrimonio iniziai a soffrire di tachicardia e attacchi di panico. A volte stavo malissimo e mi stendevo sul letto in attesa di stare meglio.
Cercavo di far andare sempre tutto bene, mi sforzavo di gestire la situazione, mi immergevo nelle attività della chiesa e nel fare la mamma. Spesso c’erano litigi per il diverso modo di affrontare la vita, soprattutto quando uscivamo insieme.
Dopo ben 20 anni di matrimonio e due figli, quando mi comunicò che non avevamo più un centesimo caddi in una profonda depressione che mi impediva di mangiare e di lavorare. Un giorno andai a mettermi a letto, stavo male, intravidi con la coda dell’occhio sulla porta esterna della mia camera una figura alta, scura e paurosa. Potete immaginare… Da quel momento sentii addosso come una febbre, non riuscivo a mangiare, vivevo di integratori di vitamine e proteine, ero ridotta 48 kg. Avevo aspettato tutto quel tempo sperando che mio marito cambiasse ma era sempre tutto peggio. Lui negli ultimi tempi vissuti insieme aveva anche problemi spirituali, mentre dormiva diceva parolacce, sputava e faceva discorsi sporchi che riguardavano addirittura nostra figlia sedicenne che per paura la notte dormiva chiusa a chiave.
Decisi per la separazione in casa e dopo 11 mesi vedendo che non cambiava nulla chiesi la separazione legale.
Il non sentirmi capita perfino da chi mi ha messo al mondo è stato il colmo…
I miei non credevano alle cose che affermavo. Se mio marito beveva, giocava o mi maltrattava secondo loro era colpa mia. D’altronde l’avevo spesso coperto, forse per vergogna e forse perché l’avevo sposato contro il loro volere perché ero davvero molto innamorata di lui.
Lui aveva detto una grande menzogna alla mia famiglia per giustificarsi, una frase terribile: “Lei mi tradiva durante il matrimonio, me lo sentivo nel cuore e per questo motivo io mi sono messo a bere e giocare”.
Figuriamoci se il diavolo non usò questa menzogna per distruggermi…
“Hai peccato. Sei una peccatrice!!!!!” fú il grido della mia famiglia… soprattutto di mio padre e del mio fratello maggiore. Fui chiamata davanti ai miei parenti addirittura prostituta e queste accuse infamanti portate addirittura in chiesa e tra i miei conoscenti. Solo il mio fratellino minore prese le mie difese perché aveva vissuto e compreso personalmente alcune mie situazioni.
Ormai per la mia famiglia avevo il bollino, o il marchio… avevano completamente dimenticato chi ero stata per loro.
Anche se continuavo a ripetere loro che le accuse contro di me non erano vere e che l’unico errore che avevo fatto era stato quello di frequentare qualcuno dopo la mia separazione perché volevo rifarmi una vita, non mi credettero. Alla decisione di avere un’altro uomo accanto rinunciai perché me lo fece sentire forte il Signore che era un passo che non dovevo fare.
Ero un essere umano fragile, avevo bisogno di sentirmi amata, avevo bisogno di qualcuno che mi tenesse per mano e nel grande peso della delusione sono crollata nella depressione.
Mio marito dopo un paio di anni dalla separazione sparì dalla vita dei miei figli, non li cercò più e restai totalmente da sola a tirare avanti il carretto.
La durezza della mia famiglia, la loro assenza, i miei errori fatti perché odiavo me stessa per aver sbagliato il mio matrimonio… credetemi è stato difficile, non mi importava più di niente.
Se sono sopravvissuta a tutto questo è perché so che Dio esiste.
Non riuscivo a pregare inginocchiandomi né riuscivo a parlare, ma gli ho gridato con il cuore senza aprire bocca: “Dio sono nella fossa dei leoni… tirami fuori…”
Oppure ripetevo sempre “abbi pietà di me misera peccatrice”
Perché nonostante l’essere cresciuta con i sani insegnamenti biblici e l’aver vissuto anni di fede vera servendo il Signore nella corale, nelle evangelizzazioni e nelle opere di carità, ad un certo punto, a causa dell’ennesima delusione creata nel mio cuore da mio marito, non ce l’avevo fatta a resistere… e ho cominciato ad odiarmi e davo la colpa a Dio che in 20 anni non mi aveva aiutata cambiando il suo cuore.
Avevo fatto la classica domanda che apre le porte al maligno “Dio dov’eri???” perdendo di fatto la fiducia in Lui.

Nonostante tutto sentivo un grido dentro di me:
“Signore, io sono tua… salvami!”
Ma non è stato facile uscire da questo incubo, un vero deserto arido.
In realtà ognuno di noi non è altro che il frutto del proprio vissuto.
Quando le ferite ti arrivano alle ossa la guarigione sembra non arrivare mai.
Mi imbottivo di psicofarmaci quattro volte al giorno per sopportare il dolore del mio matrimonio fallito e dell’abbandono della mia famiglia.
Secondo loro a tutt’oggi la colpa di tutto è mia.
Non ho avuto abbastanza fede,
Non ho saputo sopportare come le sante donne di una volta.
Non ho saputo amare chi mi devastava su vari fronti.
Secondo loro avevo bestemmiato contro lo Spirito Santo, e molte altre accuse che mi devastavano (Satana è l’accusatore degli eletti).
Sono un essere da tenere alla larga per loro quindi.
E la mia solitudine di domeniche, giornate festive, compleanni e ferie passate senza genitori, ne fratello e ne sorella continua da 8 lunghi anni…
Ma Dio non è stato sordo al mio grido. Due anni e mezzo fà si è chinato ad ascoltarmi.
Mi ha dato il perdono dei peccati e la guarigione completa dalla depressione.
Mi ha dato un nuovo lavoro proprio durante la pandemia (più sicuro) e mi ha da poco battezzata con lo Spirito Santo (esattamente giorno 8 marzo di quest’anno 2021). Grazie a Dio sento ogni giorno l’amore dei miei figli che mi dà la forza di lottare.
La mia famiglia ha continuato ad accusarmi ma Dio conosce il mio cuore, conosce il mio passato, conosce la verità e comprende che siamo polvere.
Egli non spezza la canna rotta né spegne il lucignolo fumante. Io sono sua e Gesù ha promesso “Nessuno vi rapirà dalla mia mano”.
Quanto è grande il mio Dio! Il mio Papà celeste! “Quand’anche tuo padre e tua madre t’avessero abbandonato, io non ti abbandonerò” dice il Signore.
Se ti trovi perseguitato dal maligno che prova in ogni modo di distruggere l’opera che Dio aveva fatto in te, anche servendosi dei tuoi parenti, grida al nostro Padre Misericordioso. Egli ha cura di noi! Egli farà scorrere l’acqua nel deserto!
Lui è la mia salvezza e io lo vedrò un giorno faccia a faccia!
Dio vi benedica
Maria Stefania Maenza
Corin Francesco La Manna

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