LIBERTA’ PER  ZEYNAB JALALIAN

Da anni una coraggiosa donna curda subisce violenze fisiche e psicologiche nelle carceri iraniane. Per la sua scarcerazione, oltre a Amnesty International, è intervenuta la deputata Cansu Özdemir.

La deputata di Amburgo Cansu Özdemir (di sinistra) ha aspramente condannato il trattamento a cui – da anni ormai – viene sottoposta la prigioniera politica curda Zeynab Jalalian (detenuta a Yazd in Iran) chiedendone l’immediata scarcerazione (richiesta più volte avanzata anche da Amnesty International).

Secondo l’agenzia curda Kurdpa, in diverse occasioni sarebbe stata sottoposta a maltrattamenti e torture (stando alle informazioni fuoriuscite dalle carceri da parte di altri prigionieri politici).

Recentemente Zeynab (41 anni, da 16 in prigione) era stata ricattata affinché “confessasse”(davanti a una telecamera della televisione statale) reati inesistenti e mostrasse “pentimento” per poter accedere alle indispensabili cure mediche che le vengono regolarmente negate.

In sostanza le veniva chiesto di collaborare con il regime di Teheran.

Anche nell’ultima settimana sarebbe stata maltrattata da un funzionario del Ministero della Sanità iraniano durante l’ennesimo interrogatorio.

 Nonostante la costante pressione psicologica e i maltrattamenti subiti, la donna avrebbe rigettato l’offerta in quanto “non ho nulla di cui pentirmi”.

Già in precedenza esponenti dei Servizi segreti iraniani avevano tentato di estorcerle una “confessione” in cambio del trasferimento in un carcere meno lontano da Maku dove vivono i suoi familiari ( a loro  volta sottoposti a minacce e repressione).

Condannata a morte nel 2009 per “inimicizia nei confronti di Dio” in quanto appartenente al PJAK (Partiya Jiyana Azad a Kurdistanê), la sua pena venne successivamente mutata in ergastolo.

Zeynab è gravemente ammalata. Soffre in particolare di problemi respirator (anche per i continui trasferimenti, oltre che per la mancanza di cure adeguate. Con danni polmonari permanenti, oltre alla rottura di polsi e  caviglie (sempre, presumibilmente, per la brutalità di interrogatori e trasferimenti).

Più recentemente le sue condizioni si sono aggravate con problemi cardiaci, intestinali e renali. A causa dei colpi subiti alla testa la sua vista è molto peggiorata .

Gianni Sartori

http://notiziecristiane.com

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