L’IDOLATRIA CRESCE E LA PURA CONOSCENZA DI DIO DIMINUISCE

Le cosiddette immagini e statue sacre sono degli idoli e la cosiddetta venerazione alle immagini e alle statue è idolatria.

Dio nella sua Parola, la Sacra Bibbia, condanna apertamente gli “idoli”, “l’idolatria” e “gli idolatri”, definisce dettagliatamente cosa essi sono, la loro inutilità e la fine che faranno: Salmo 115:3-8 “Ma il nostro Dio è nei cieli; egli fa tutto ciò che gli piace. I loro idoli sono argento ed oro, opera di mano d’uomo. Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono, hanno naso e non odorano, hanno mani e non toccano, hanno piedi e non camminano, la loro gola non rende alcun suono. Come loro siano quelli che li fanno, tutti quelli che in essi confidano”.

Proprio ieri si è conclusa la famigerata festa pagana di sant’Agata, festeggiata a Catania, e che è la terza festa al mondo per partecipanti dichiarata dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. Chiediamoci cosa c’è dietro questa “festa-evento” e se essa rende “culto, lode, gloria e onore” a Dio come Egli stesso ci insegna e come gli è convenuto. Quest’evento rappresenta il “paganesimo” per eccellenza, il grande numero di partecipanti probabilmente non conosce la Scrittura e non è consapevole che dovrà rendere conto a Dio nel giorno del giudizio universale per la loro colpa di “idolatria” Esodo 20:4-6 “Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso che punisco l’iniquità dei padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso benignità, fino alla millesima generazione, verso quelli che m’amano e osservano i miei comandamenti”; questo è il secondo comandamento dato da Dio a Mosè sul monte Sinai.

Che dire invece dell’Unesco? E’ evidente che non tiene conto della volontà di Dio e di come vuole essere adorato perché dietro queste feste-eventi c’è un grande guadagno economico….tutto si riduce ad interesse finanziario e per amore dei soldi (dio mammona) non si tiene più conto della volontà di Dio che nella sua Parola, la Sacra Bibbia, condanna apertamente l’idolatria e gli idolatri con la “pena della seconda morte” cioè “la morte permanente” (1 Corinzi 6:9-10 “Non sapete voi che gli ingiusti non erederanno il regno di Dio? Non v’illudete; né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né i sodomiti, né i ladri, né gli avari, né gli ubriachi, né gli oltraggiatori, né i rapaci erederanno il regno di Dio”).

La Bibbia racconta, per nostra conoscenza, l’episodio di quando l’Arca dell’alleanza è stata in contatto con una statua e ne parla in questi termini: 1 Samuele 5:1-4 “I Filistei, dunque, presero l’arca di Dio e la trasportarono da Eben-Ezer a Asdod; presero l’arca di Dio, la portarono nella casa di Dagon e la posarono al lato a Dagon. E il giorno dopo, gli Asdodei alzatosi di buon’ora trovarono Dagon caduto con la faccia a terra davanti all’arca dell’Eterno. Presero Dagon e lo rimisero al suo posto. Il giorno dopo, alzatosi di buon’ora, trovarono che Dagon era di nuovo caduto con la faccia a terra, davanti all’Arca dell’Eterno; la testa e ambedue le mani di Dagon giacevano mozzate sulla soglia, e non gli restava più che il tronco”, comprendiamo da questi versetti biblici che Dio è un Dio “geloso” e vuole essere adorato in “spirito e verità”. Questo è ciò che Egli stesso ci insegna nella Sua Parola, in quel testamento d’amore che ci ha fatto pervenire come “eredità” e per nostra “conoscenza” affinché in quel giorno che ci chiamerà individualmente per nome nessuno potrà dire: “io non lo sapevo” (Giovanni 4:23,24 “Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché tali sono gli adoratori che il Padre richiede. Iddio è spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità”).

La cultura e tradizione delle statue da idolatrare è stata indetta durante il II Concilio di Nicea che fu convocato dall’imperatrice Irene durante il quale decretò: “Noi definiamo con ogni accuratezza e diligenza che, a somiglianza della preziosa e vivificante Croce, le venerande e sante immagini sia dipinte che in mosaico, di qualsiasi altra materia adatta, debbono essere esposte nelle sante chiese di Dio, nelle sacre suppellettili e nelle vesti, sulle pareti e sulle tavole, nelle case e nelle vie; siano esse l’immagine del Signore e Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, o quella della immacolata Signora nostra, la santa madre di Dio, degli angeli degni di onore, di tutti i santi e pii uomini”. Questo va contro il volere di Dio.  Sempre il II Concilio di Nicea afferma quanto segue: “L’onore reso all’immagine, infatti, passa a colui che essa rappresenta; e chi adora l’immagine, adora la sostanza di chi in essa è riprodotto” (Concilio di Nicea II; in Decisioni dei Concili Ecumenici, Torino 1978, pag. 204). In realtà questa venerazione resa alle statue e alle immagini rappresentanti Cristo, Maria o qualche altra persona non è altro che una vera e propria adorazione resa alla statua e all’immagine non importa chi essa rappresenta. Questo loro servizio reso alle statue e alle immagini è contrario alla Parola di Dio, di nessun beneficio spirituale e li rende peccatori di idolatria e quindi condannabili a meno che si pentono, si ravvedono e si convertono al Dio vivente.

Riflettiamo: in nessun versetto biblico citato nella Scrittura si parla di un culto da rivolgere a Maria, ai santi, alle immagini o statue. Dove nella Scrittura è detto che essi siano degni di un qualche tipo di culto? La Scrittura insegna che il culto va reso solo a Dio, il Vivente, infatti Gesù affermò: “Adora il Signore tuo Dio e a lui solo rendi il culto” (Matt. 4:10).

Notiamo: nel corso dei secoli la storia racconta e testimonia che da sempre Dio ha proibito e condannato l’idolatria e gli idolatri (1 Corinzi 10:6,7 “Ora queste cose avvennero per servire d’esempio a noi, onde non siam bramosi di cose malvage, come coloro ne furono bramosi; onde non diventiate idolatri come alcuni di loro, secondo che è scritto: Il popolo si sedette per mangiare e per bere, poi s’alzò per divertirsi”).

Siamo dunque esortati a osservare il comandamento che proibisce di farci immagini e statue e di adorarle altrimenti andiamo contro il secondo comandamento di Dio (Deuteronomio 4:15,16 “Vegliate diligentemente sulle anime vostre, perché non vi corrompiate e vi facciate qualche immagine scolpita, nella forma di qualche figura”; Deuteronomio 16:21 “Non erigerai alcuna statua: cosa, che l’Eterno, il tuo Dio, odia”; Deuteronomio 27:14,15 “Maledetto l’uomo che fa un’immagine scolpita o di getto, cosa abominevole per l’Eterno, opera di mano d’artefice, e la pone in luogo occulto! E tutto il popolo risponderà e dirà: Amen”;  Isaia 44:9-20 “Quelli che fabbricano immagini scolpite sono tutti vanità; le loro cose più preziose non giovano a nulla; i loro propri testimoni non vedono né comprendono, per cui saranno coperti di vergogna”; Geremia 10:8,10Sono tutti insieme stupidi e insensati; il loro idolo di legno è una dottrina di nessun valore. Argento battuto in lamine portato da Tarshish, e oro da Ufaz, lavoro di artigiano e di mano di orefice; il loro vestito è di porpora e di scarlatto, sono tutti lavoro di uomini esperti. Ma l’Eterno è il vero Dio egli è il Dio vivente e il re eterno. Davanti alla sua ira trema la terra e le nazioni non possono reggere davanti al suo sdegno”).

CONCLUSIONI: Geremia 13:15 “Ascoltate e porgete orecchio: Non insuperbite, perché l’Eterno ha parlato”.

Luisa Lanzarotta | Notiziecristiane.com

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