Lo abbandonano nell’ospizio, ma quando muore sconvolge tutti! Ecco perché

3876-696x410Portato in ospizio e poi abbandonato, alla sua morte ha scioccato tutti lasciando una cosa preziosissima.

Quello che è successo, ha dell’incredibile! Purtroppo il signor Mak Filiser, come succede spesso, è stato portato in un istituto per anziani. I familiari, piano piano hanno diradato le visite e lui si è trovato solo e abbandonato, fino al giorno della sua morte.

#1 Incontro con Mak Filiser

Mak, ormai anziano, non poteva rimanere più in casa da solo e i suoi familiari non potevano accudirlo, quindi è stato portato in una casa di cura per anziani. Piano piano si sono dimenticati di lui e il povero Mak, si è ritrovato da solo in uno dei luoghi più solitari che ci siano. Lo staff delle cliniche si ritrovano a curare tante di queste persone per cui non hanno tempo di curarne anche lo spirito.

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#2 Mak muore da solo

Alla sua morte, gli infermieri del reparto geriatrico della casa di cura in cui viveva, hanno iniziato a pulire e sistemare i suoi oggetti. Tra le sue carte, una delle infermiere ha trovato una poesia scritta dall’uomo e ne è rimasta così impressionata che ha fatto delle fotocopie di questa e le ha distribuite a tutti i colleghi.

#3 “Sgorbutico vecchio”

La poesia si chiama scorbutico vecchio:

Che cosa vedi infermiere? Cosa vedi?

A cosa stai pensando … quando mi guardi?

Vedi un uomo vecchio, irritabile … non molto saggio,

dalle abitudini incerte … con gli occhi lontani?

Che dribbla con il cibo … e non da alcuna risposta.

Quando dici ad alta voce … mi auguro che ci provi!

#4 Che sembra non accorgersi delle cose che fate

E che perde  … Una calza o le scarpe?

Che, a volte resistendo e a volte no … ti permette di fare come tu vuoi,Fare il bagno e mangiare… così da riempire il lungo giorno ?È questo che stai pensando? È questo ciò che tu vedi?

Apri gli occhi, infermiere … non stai guardando me.

#5 Ti dirò io chi sono, mentre sono ancora in vita

Ho accettato l’offerta di nascere … e ho mangiato secondo il loro piacimento.

Sono stato un piccolo bambino di dieci anni … con un padre e una madre,

Fratelli e sorelle … che si amavano

Un giovane ragazzo di sedici anni … con le ali ai piedi

Sognavo che presto … avrei incontrato una donna da amare.

Sono stato uno sposo di vent’anni … con il cuore che mi saltava in petto.

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#6 Ricordo le promesse fatte

A venticinque anni, … ho avuto accanto mia moglie.

Che aveva bisogno di me per andare avanti … E ho avuto una casa, ed ero felice di sicuro.

Un uomo di trent’anni … i miei figli cresciuti in fretta,

Legati tra loro … Con i legami che dovrebbero durare.

A quarant’anni, i miei giovani figli … sono cresciuti e sono andati per loro strada,

Ma la mia donna è rimasta accanto a me … per vedere che tutto andasse bene.

A Cinquanta, ancora una volta … I bambini giocano stando sulle mie gambe,

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#7 Ancora una volta siamo io mia moglie e i bambini

E poi sono arrivati su di me i Giorni bui … Mia moglie è morta.

Guardavo al futuro … e provavo brividi di terrore.

E sono cresciuti i miei figli … e anche i loro figli.

E oggi penso agli anni trascorsi … E all’ amore che ho conosciuto.

Ora sono un vecchio uomo … e la natura è crudele.

E’ una beffa la vecchiaia … ti guardano tutti come se fossi un cretino.

Il corpo, si sbriciola … la grazia e il vigore, spariscono.

Vi è ora una pietra … dove una volta ho avuto un cuore.

Ma all’interno di questa vecchia carcassa abita ancora un giovane,

E ogni tanto … il mio cuore si gonfia e divento malconcio

Ricordo le gioie … Ricordo il dolore.

E sto amando e vivendo … la vita di nuovo.

Penso agli anni, che sono sempre troppo pochi … e che sono fuggiti troppo in fretta.

E accettare il fatto nudo e crudo … che niente può durare (in questa terra, ndr).

Quindi, persone, aprite gli occhi, … aprite e vedete.

Non vedete un uomo vecchio e irritabile.

Guardate più da vicino … vedete … ME !!

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Non fate mai come i suoi familiari, condividi se sei d’accordo!

Fonte: notizieonweb

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