L’orso ed il ciclista

Fatti un giro in bici in Canada, e capirai presto i tuoi limiti. Altro che “doping”… anche se pedali al tuo massimo, non c’è nessun dopo… l’assoluto re della foresta, non starà li ad ascoltare la tua tesi sulla correttezza politica e la convivenza pacifica umanista…

Un professore della Università del Texas, ha appena eliminato il suo corso ventennale sulla “Etica Morale” a causa della “correttezza politica” in voga di questi tempi. L’arte del “dibattito” e del  “discorrere”, è stato perso, (secondo lui), a motivo dei studenti che non si sentono più “comodi” deliberando idee che potrebbero guadagnarli etichette come “razzista” o “misogino” o peggio.

La correttezza politica ha ghiacciato il dibattito a tal punto, che le problematiche e ritorsioni che sosterrebbe nel continuare un corso simile, non ne vale più la pena.

“I studenti ammutoliscono, appena sentono qualcosa che potrebbe assomigliare alla controversia, e della quale un gruppo oppositore potrebbe pensare che è politicamente incorretto. Lo scambio aperto di idee che rendeva interessante il corso sui problemi morali contemporanei, non esistono più”.  Questo è ciò che scrisse nelle sue dimissioni da direttore del corso. La base del corso era focalizzato su tre temi: Libertà, diritti, e giustizia, ed i loro principi e influenza  in una società.

Oggi un uomo non ha più idea di cosa significa essere libero! Non ha idea di come i suoi diritti influiscono sulla libertà di un altro! Non ha più idea di cos’è giusto o sbagliato, e di conseguenza non può più appoggiarsi a degli assoluti che gli regolano a loro turno, le sue opinioni, azioni e parole.

Allo stesso tempo, non è più in grado, (come scrisse Aristotele riguardo l’indice di un uomo educato): di essere capace di intrattenere un pensiero senza però accettarlo. Anche il Re Salomone, ha scritto: Chi risponde a un argomento prima di averlo ascoltato, mostra la propria follia a sua vergogna.

I studenti del Professore Bonevac, studiavano i classici di Aristotle, Hobbes, Locke, Rousseau, Burke, Kant, Mill, Rawls ed altri. Il lunedì (per esempio), venivano presentate argomenti da un solo punto di vista morale concernente un soggetto. Il mercoledì si esploravano gli argomenti contrari sulla stessa questione. Il successo del corso si basava sulla presentazione di un equilibrata argomentazione di due punti di vista su un soggetto, trattando entrambi con rispetto ma anche la dovuta criticità.

Oggi abbiamo due situazioni preoccupanti. Uno è che a causa della correttezza politica, uno non vuole più ascoltare, parlare, discutere e perfino affrontare dei soggetti che potrebbero causare delle denunce per sessismo, razzismo e xenofobia.

L’altro è che sapendo che esistono delle regole sulla  correttezza politica, quando si menziona questioni di sesso, razza ed anche religione, la gente si “spegne”, (con l’interruttore incorporato per la autodifesa immunitaria).

In pratica; se quello che sta per essere discusso è secondo correttezza politica, (e di conseguenza è già conosciuta), diventa noioso e senza senso, oppure il discorso potrebbe presentarsi come una sfida intellettuale e morale e così di conseguenza essere “pericoloso” per loro. In ogni caso è la  correttezza politica il metro di misura.

Cosa c’entra, (di sicuro a questo punto vi starete chiedendo), il ciclista e l’orso?

Beh, ogni uomo è “libero” di fare e pensare come vuole. Uno è libero di farsi un giro in bici in Canada, ed è un suo diritto con la legge della nazione che glielo permette. Ogni pensiero ed azione però ha una conseguenza, e le potremmo anche dibattere con rispetto e criticità da persone educate per giorni. Gli assoluti nella vita però, esistono ugualmente, (come l’assoluto del non andare in bici in Canada se vuoi vivere), ed esse non dipendono da come li concepiamo noi o se ci crediamo o meno. In fondo, basta pensare all’aria che respiriamo o le leggi matematiche che governano il nostro universo. Non importa se ne sei al corrente o no, non si vedono ma sono loro che fanno si che respiri ancora, e che rimani con i piedi per terra.

La bibbia, (non la chiesa), è assoluta per il “Cristiano”. Quando Dio dice “sia la luce e la luce fu”, è un assoluto, sia se ci credi o meno. Quando Dio ha creato ciò che si vede e quello che non si vede in 6 giorni, questo è assoluto e non dipende da se ci credi o meno. Quando Gesù dice che è Dio, e che nessuno viene al Padre, se non per mezzo di Lui, questo è assoluto e indipendente dal quello che l’uomo pensa o meno. Quando Dio chiama tutti al ravvedimento perché un giorno giudicherà il mondo per mezzo di quel uomo, (Gesù), dando sicura prova di questo risuscitandolo dai morti, non importa ciò che pensi, ma un giorno ti troverai davanti a Lui e Dio dice che ogni ginocchio si piegherà.

L’assoluto esiste se ci credi o no, ed è un persona. Gesù. La Parola di Dio. Lui è la Via, la Verità, la Vita, e la Parola di Dio è la Bibbia.

La Bibbia è un offesa alla capacità intellettuale e morale dell’uomo. E’ un offesa alla bontà e l’amore di cui si vanta l’uomo, ed è per questo che l’uomo non lo reputa un assoluto. La croce, (e tutto ciò che rappresenta), è un obbrobrio all’uomo perché dichiara di essere l’assoluto, (direttamente in contrasto alla potenzialità di cui si attribuisce  l’uomo), nel poter avvicinarsi, capire  e relazionarsi con Dio.

Un etica morale non può esistere senza assoluti, e la Bibbia ci dice che senza la Parola di Dio, l’uomo è solamente in balia del suo discernimento e di quello degli altri che gli stanno intorno.

Tutto questo allora vediamo che dipende dalla fede per poterci credere o meno, e la Bibbia dichiara che è solamente la stessa Parola che la crea e la rende perfetta. L’uomo è incapace di avere o creare assoluti, (di cui la correttezza politica è uno, ed il correre in bici in Canada è un’altra). Questa è la ragione della situazione di oggi che viviamo, dove la gente ha paura perfino di pensare ed esprimersi per non offendere o essere etichettato.

Se mio figlio sta correndo verso un burrone, dopo averlo avvisato e se non mi ascolta, cercherò di impedirgli la strada, anche se mi costa la vita. Oggi il modo di pensare è che non sarei un buon padre se non lasciassi fare le sue esperienze anche se gli costa la vita.

L’umanità sta cercando di correre via il più velocemente possibile nella direzione opposta di quell’orso, (l’ira di Dio a venire), secondo assoluti e ragionamenti che alla fine lo distruggeranno.
Quando un cristiano invece è sottomesso alla Verità dell’assoluto, (Gesù, la Parola di Dio), allora,  riuscirà a dibattere con rispetto e criticità anche tutto il resto.

Sander Steall

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