Lutero voleva spaccare o rinnovare la chiesa?

A chi potremmo porre tale domanda?

A dei religiosi? Si, ma a quali di questi: ai cattolici(?), agli evangelici (?) o a chi, non sapendo quale di questi due “schieramenti” scegliere, magari, al momento, tende a  seguire per Dio soltanto secondo la propria coscienza?

Mi piacerebbe che qualche cattolico rispondesse a tale domanda (Lutero voleva spaccare o riformare la Chiesa?).

Già, vorrei sapere l’opinione di qualche cattolico su questo aspetto. E se costui leggerà questo articolo, per favore, mi dica la sua opinione (mandandomi una mail al seguente indirizzo di posta elettronica:  enzo_maniaci@libero.it).

  • Se Lutero voleva rinnovare la chiesa, perché è stato lottato dalla chiesa?!
  • La chiesa è rinnovabile (ovvero può essa compiere errori o deviazioni, per le quali si rende necessaria una Ri-forma, cioè un rinnovamento, una ricostituzione (sulle basi del vangelo, che, magari, nel corso del tempo, si sono abbandonate)?

Queste domande sono connesse alla domanda dell’intestazione. Infatti non è tanto su Lutero in se e per sé che ci si dovrebbe concentrare, quanto sul fatto – più basilare e generale al tempo stesso – che la chiesa, composta da uomini che dicono di “seguire Dio” (mentre a volte seguono se stessi), potrebbe fallire rispetto al mandato che le è stato affidato dal Signore (che è quello di a) essere fedele al vangelo; b) proclamare con sincerità il vangelo).

Ora, si può dire che a volte (se non spesso) la chiesa è venuta meno in questo mandato? Ovviamente Si!

La chiesa, come il popolo di Israele nella storia dell’Antico Testamento, ha spesso sbagliato e fallito. E’ questa realtà che può e deve portarla a non insuperbirsi (né contro Israele, né contro nessuno).

Chi attribuisce validità al concetto dell’infallibilità è proprio colui che – trasgredendo la verità del vangelo (ché dice, per mezzo dell’apostolo Giovanni, che “Chi dice di non avere peccato fa Dio bugiardo”) – è proprio colui che devia per primo dalla Verità del Vangelo.

Stando allo Spirito del Vangelo, chi oserebbe dire di essere infallibile, quando la Parola di Dio dichiara che “Chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere”?

Sappiamo che il Signore ha ripreso più volte gli ipocriti, ché si mostrano belli davanti alla gente, ma dentro (nell’animo – dove gli uomini forse non vedono, ma Dio si -) sono ripieni di immondizia!

Ora, quale gruppo (o chiesa locale) potrebbe dire di rappresentare il paradiso sulla terra?! Se così facesse non sarebbe essa da indicare e segnalare (non per onestà, ma per ipocrisia)?

Non proverò qui a citare eventuali incongruenze che potrebbero essere presenti in qualche gruppo, ovvero in qualche chiesa, poiché credo che dovrebbe essere evidente a tutti (gli onesti) che se si scavasse a fondo dentro ogni singola realtà di chiesa (come assemblea di persone credenti in Dio, ma comunque fallibili in se stessi) si troverebbero delle evidenze tali da rendere palese a tutti che quella realtà, con le sue incongruenze, non potrebbe di certo osare definirsi il ‘paradiso sulla terra’!

Cosa vuol dire questo, se non che la chiesa, appunto, deve potersi rinnovarsi (dalle sue incongruenze e mancanze)?

Ecco perché avrei piacere di sapere il parere sia di qualche cattolico sia di qualche evangelico sulla questione “sollevata da Lutero” (che in realtà non fu il solo ad esprimere tale esigenza di rinnovamento): la chiesa può e deve essere rinnovata? O qualcuno vede in tale desiderio e monito un tentativo per “spaccare la chiesa” ?

La mia modesta opinione e il mio sentire di singolo credente, ovvero di singolo individuo che parla dietro la ricerca di una personale ricerca di Dio – cioè una ricerca non mediata da qualcun altro al posto mio -, mi portano a credere che la chiesa – come corpo dei credenti – non può né deve sentirsi autosufficiente.

Non deve scandalizzare pensare che la chiesa possa sbagliare e abbia un bisogno costante  di disporsi ad essere ri-formata. Quello che deve piuttosto scandalizzare è il cercare di far passare per buona una concezione che vorrebbe vedere la chiesa come perfetta e non bisognosa di ri-forma alcuna.

Proprio su e per queste due opposte attitudini (quella di sentire il bisogno di una continua ri-forma e quella di non sentirsi bisognosa di essere rinnovata) la storia ci ha consegnato un fatto – come si dice, appunto, ‘passato alla storia’ – che ha preso il nome di “Riforma protestante”.

Come non pensare che Dio abbia voluto usare Lutero per svegliare la chiesa dal torpore di essersi illusa di non avere bisogno di un rinnovamento? Bisogna esser proprio ciechi a pensare che Lutero possa essere stato uno strumento del diavolo. Allora anche tutti i profeti che hanno scosso ai loro tempi il ‘popolo eletto di Dio’ erano sospinti dal diavolo, quando riprendevano e rimproveravano Israele? Solo dei ciechi e della gente in mala fede potrebbe sostenere una cosa del genere!

Quanti ciechi e gente in mala fede pensano e credono che Lutero non sia stato un uomo usato da Dio!

Solo degli ignoranti o dei colti maliziosi potrebbero sostenere che la chiesa con tutta la corruzione che aveva nel suo seno al tempo di Lutero non andava rinnovata e ripulita da tutte le sue lordure!

Ecco perché vorrei sentire l’opinione su questo di qualche cattolico o di qualche evangelico.

Dai cattolici mi piacerebbe sentire come farebbero a dire che Lutero si è sbagliato a dire che la chiesa si stava corrompendo!

Da qualche evangelico mi piacerebbe sentire, invece, come fa a pensare (magari non a dire apertamente) che la sua realtà (che è sorta dal riconoscimento della bestemmia dell’infallibilità papale e dunque da un genuino ritorno al vangelo) possa in qualche misura dirsi perfetta (o infallibile).

Ad esempio, Lutero stesso, che certamente fu illuminato dal Signore (per mezzo della Sua parola) su tante cose, non sbagliò anch’egli quando continuò a credere che il battesimo per gli infanti era corretto? In questo neanch’egli mutò rispetto all’errore della chiesa cattolica.

Lutero, dunque, è la riprova stessa che la chiesa deve essere continua-mente disposta a rinnovarsi, rimanendo sempre pronta a farsi ‘lavare i piedi’ dalla parola del Signore e dall’azione del Suo Spirito.

Ben vengano le opinioni sia di cattolici che di evangelici. Dicano essi cosa pensano al riguardo di quanto detto: sono essi disposti ad ammettere che la chiesa deve essere rinnovata (e, quindi, implicitamente e probabilmen-te anche quella da loro frequentata)?  

Se ci esaminassimo penso che non sarebbe poi tanto difficile riconoscere che dentro ogni realtà ci sarebbero delle cose da mutare e da cambiare, per divenire conformi all’immagine di Cristo; il quale – giova ricordarlo – fondò la sua chiesa (non quella di qualche uomo).

Questo articolo non esalta Lutero in se e per sé (quasi a volerlo divinizzare). Anch’egli fu un “uomo come noi”, sottoposto alle nostre medesime passioni e ai nostri possibili errori. Se c’è una cosa da ammirare comunque fu il suo zelo nel cercare di affermare una verità ben sostenuta dalla Bibbia: la chiesa deve rendersi disposta e disponibile a lasciarsi rinnovare dallo Spirito del Signore. Questo cercò di dichiarare Lutero. E credo che tale pensiero è conforme a tutto il consiglio della parola di Dio.

Se il Signore dice che “Se non torneremo come piccoli fanciulli, non entreremo nel Regno dei cieli”, allora, va da sé che i piccoli fanciulli accetterebbero di essere ripresi e corretti. Ma la storia ci ha fatto vedere come la diatriba tra Lutero e papa Leone X nacque dal fatto che il papa non intese essere un piccolo fanciullo. La conseguenza di ciò sarà che né quel papa né tutta la gente che l’ha seguito potranno sperare di entrare nella ‘Terra promessa’ del cielo. Come un testardo presuntuoso egli lottò invece per cercare di imporre la propria supremazia, quando avrebbe invece dovuto ammettere il proprio orgoglio e la propria presunzione. Un bambino – non capriccioso ovviamente – sa che non è giusto imbronciarsi dinanzi a colui che lo riprende e ammaestra.

La storia ci dice che Dio scelse nella circostanza della Riforma “protestante” Lutero per proclamare il messaggio di non ergersi a detentori e monopolizzatori della verità.

Dio non ha mai dato tutta la verità a un solo uomo (neanche ai profeti; neanche a Mosè). Se a Mosè ha dato la Legge, poi Egli l’ha completata con la Grazia, venuta per mezzo del Signore Gesù. La perfezione, dunque, non è stata data né manifestata per mezzo di un singolo uomo qualunque, ma soltanto per mezzo del figlio di Dio.

Lutero, dunque, ha contribuito a “spaccare”  o a rinnovare la chiesa?

Ha egli voluto distruggere il fondamento della chiesa (il Vangelo) o ristabilirlo (rispetto alle manipolazioni degli uomini compiute nel corso dei secoli)?!

Intervenite pure lettori cattolici o evangelici. Ma per favore (non mio, ma vostro) siate onesti (di fronte a Dio)!

Enzo Maniaci | Notiziecristiane.com

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