Dopo il tentato omicidio di un cittadino danese in Arabia Saudita, Ibolya Ryan è stata accoltellata negli Emirati Arabi Uniti. L’omicida ha indicato come movente la nazionalità dell’americana.
Una maestra americana è stata assassinata nei bagni di un centro commerciale ad Abu Dhabi da una donna degli Emirati Arabi Uniti (Eau), la stessa che ha cercato di uccidere anche un dottore americano posizionando una bomba rudimentale davanti alla sua abitazione. Non si tratta appena di due casi di cronaca, per quanto eccezionali in un Paese che fa della sicurezza e della tolleranza verso gli occidentali la sua bandiera. Gli attentati potrebbero essere connessi allo Stato islamico.
L’OMICIDIO. L’1 dicembre, Ibolya Ryan, madre 47enne di tre bambini, maestra d’asilo originaria del Colorado, è stata accoltellata nei bagni di un piccolo centro commerciale, situato alla base di un condominio di Reem Island, appena fuori dal centro di Abu Dhabi. Ad ucciderla è stata una donna sulla trentina completamente velata, che le telecamere del centro hanno ripreso entrare nel bagno e uscire dopo l’assassinio. Secondo la polizia, la stessa donna ha cercato di uccidere un medico americano con una bomba.
«FORSE ATTACCHI COORDINATI». «Stiamo assistendo a una crescita di incidenti potenzialmente collegati allo Stato islamico nei Paesi del Golfo», ha dichiarato al Time Theodore Karasik, consigliere del Risk Insurance Management di Dubai. «Gli occidentali nel Golfo sono probabilmente più vulnerabili di prima e dovrebbero prendere precauzioni nei confronti dell’apparente nuovo modo di condurre attacchi. E potrebbe non trattarsi di cani sciolti ma di operazioni coordinate».
ARABIA SAUDITA. I timori dell’esperto non sono campati per aria. Lo Stato islamico ha più volte chiesto di attaccare gli occidentali, responsabili della coalizione che sta bombardando in Siria e Iraq i terroristi. Alla coalizione partecipano anche tutti i paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo (Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti). A confermare l’allarme, il tentato assassinio di un cittadino danese, avvenuto il 21 novembre a Riyad, in Arabia Saudita.
STATO ISLAMICO. Se la donna degli Eau che ha assassinato la cittadina americana nel centro commerciale non ha confessato alcun legame con lo Stato islamico, pur dichiarando dopo l’arresto che l’omicidio era motivato solo dalla nazionalità della vittima, nel caso saudita alcuni membri che si dicono appartenenti all’Isil hanno diffuso un video nel quale rivendicano l’assassinio del cittadino danese.
«SONO SCIOCCATO». La nuova possibile strategia dello Stato islamico per diffondere il terrorismo spaventa gli occidentali di Abu Dhabi: «Sono completamente scioccato e sorpreso perché queste cose qui non sono mai accadute. Non mi sono mai sentito minacciato in alcun modo», ha dichiarato al Time Andres Calderon, residente nel condominio dove è avvenuto l’assassinio. «Anzi, spesso lascio la porta di casa aperta o non chiudo l’auto. Il senso di sicurezza qui è sempre stato incredibilmente alto». Le cose ora cominciano a cambiare.
Tratto da: http://www.tempi.it/
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