Malesia, Sette arresti per la morte di un pastore americano

e0658a94d483edb5313d89b0215ae404Sette uomini sono stati arrestati dalla polizia malesiana giovedì scorso, in relazione alla morte di un pastore statunitense poche settimane fa. Il Reverendo David Ginter, 62 anni, pastore senior della Bridge International di Kuala Lumpur, circa 200 membri, è stato trovato senza vita nella sua casa il 4 maggio, secondo quanto riportato dall’Associated Press. Le autorità hanno riportato che il corpo è stato trovato morto, legato con un panno e con il collo stretto dal cavo di un caricabatterie. E’ morto per asfissia. Sua moglie Sheryl, che si trovava in Australia, aveva chiesto ad un vicino di controllare: suo marito risultava irreperibile.

Una nota precedente dell’AP aveva indicato che la polizia stava indagando per omicidio senza però un movente. Al momento sono stati rilasciati pochi dettagli sugli uomini arrestati, ma la polizia crede che alcunii di loro conoscessero il pastore. La macchina del Reverendo Ginter, che era scomparsa dalla sua morte, è stata ritrovata.

Il capo della sezione investigativa del distretto di polizia Ampang Jaya, Ang Ah Ban, ha escluso che gli uomini, per la maggior parte tra i 20 e i 30 anni, appartenessero alla chiesa Bridge International. Il Reverendo Cristian Moscoso, l’altro pastore della comunità, ha confermato che nessun membro della chiesa è stato arrestato.
Secondo il Cia World Factbook il 60% della popolazione malese è islamica; sono il 9% è cristiana.
Ginter, diplomato al Mulnomah Bible College, precedentemente era stato responsabile dei giovani della Memorial Presbyterian Church di Fairview, Oregon, e ministrato per oltre 40 anni in molti paesi del mondo, tra cui America, Asia e medio oriente.
Secondo quanto riporta il sito della chiesa, il pastore lascia la moglie, tre figli che vivono negli Usa e due adolescenti filippini che la coppia aveva adottato.
Il blog personale di Ginter sul sito della chiesa elenca i punti cardine del suo credo nel corso degli anni. L’ultimo post, datato 21 aprile, richiama il Salmo 3 che recita:
“O Eterno, quanto numerosi sono i miei nemici! Molti si levano contro di me.
Molti dicono di me: «Non vi è salvezza per lui presso DIO». Ma tu, o Eterno, sei uno scudo attorno a me; tu sei la mia gloria e colui che mi solleva il capo. Con la mia voce ho gridato all’Eterno, ed egli mi ha risposto dal suo monte santo. Io mi sono coricato e ho dormito; poi mi sono risvegliato, perché l’Eterno mi sostiene. Io non temerò miriadi di gente, che si accampassero tutt’intorno contro di me”.
(fonte Christian Post)
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