Milano: Conferenza in difesa della libertà religiosa

Sabato 24 settembre nella cornice milanese della libreria Rizzoli di galleria Vittorio Emanuele, si è tenuta la Conferenza organizzata dalla Scuola S.C.A.I. (Scuola Cristiana di Apologetica e Islamistica). L’istituto, con questa prima iniziativa, ha voluto portare all’attenzione dell’opinione pubblica la questione della libertà religiosa nella società occidentale.

L’incontro si è articolato in due sessioni principali che hanno voluto inizialmente introdurre una panoramica generale dell’argomento (“In difesa della libertà religiosa”), per poi concentrare l’attenzione sulle criticità legate alla prospettiva islamica sul tema “ Il test dell’Islam in Europa”

La prima sessione è stata aperta da Paul Diamond, toga da Cambridge che dal 1988 concentra il proprio impegno sulle questioni legali inerenti alla libertà religiosa e alla difesa dei diritti umani; oratore abituale nei parlamenti di Bruxelles, Lussemburgo e alla Casa dei Lord sui temi della difesa della libertà religiosa, di coscienza e di parola. È seguito, poi, l’intervento di Lucio Malan, senatore di FdI, da anni impegnato a Palazzo Madama in favore della libertà di coscienza e di espressione del proprio credo, il quale ha concordato con l’avvocato Diamond e aggiunto considerazioni proprie.

Questa prima parte si è conclusa con il contributo di Giacomo Ciccone, presidente dell’Alleanza evangelica italiana, e dell’avvocato Damaris Marletta che hanno spiegato le origini storiche e le basi legali della libertà religiosa in Italia.

Nella seconda sessione è intervenuto il dott. Francesco Maggio, esperto di islamistica e fondatore della Scuola Cristiana di Apologetica e Islamistica, che ha richiamato la Dichiarazione di diritti universali dell’uomo nell’islam (1981), rilevando come le considerazioni contenute nel documento Islamico meritino ancora una più approfondita riflessione, in particolare, in virtù della Dichiarazione dei diritti universali dell’Uomo del 1949, indipendentemente dal credo religioso.

Mentre infatti la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo del 1949 stabilisce diritti personali e di parola inalienabili e indipendenti dal credo religioso, la Dichiarazione dei Diritti Islamica sancisce diritti che sono protetti e garantiti solo “all’interno del tracciato della legge islamica”, negando implicitamente il diritto di espressione a chiunque dissenta dalla religione e dalla morale islamiche. Questo divario si estende perfino al campo della responsabilità penale, che per la Costituzione islamica esiste solo nel caso in cui ci sia una diretta violazione della legge islamica.

Il risultato è il profilarsi della coesistenza, in Europa, di due piattaforme giuridiche opposte tra loro e, sotto molti aspetti, inconciliabili. 

Esistono tuttavia movimenti considerati progressisti quali l’illuminismo, il relativismo, il sincretismo e la critica, i quali sono stati storicamente incoraggiati in Europa e notoriamente ostracizzati e rigettati dai clerici musulmani europei. Tuttavia, la teoria di Maggio è che proprio in questi concetti si celerebbe l’opportunità preliminare per la costruzione di un’autentica società islamica in Occidente.

“Non dobbiamo temere i musulmani nostri concittadini”, ha sostenuto  Maggio. “ma il nostro compito è lavorare è lavorare per garantire a tutti il diritto della libertà religiosa, incluso chi proviene da un retaggio islamico ed è alla ricerca della fede biblica, nonostante che i non musulmani europei siano etichettati dalla società islamica come kufr (infedeli)”.

Come ultimo argomento della Conferenza è stata presentata dal presidente, Pastore dr. Giovanni Greco la scuola SCAI, e dal direttore didattico dr. Riccardo Ricci l’innovativo programma didattico. SCAI si propone di preparare i credenti cristiani ad una comunicazione del Vangelo ai musulmani in chiave antropologica e priva di astio. Per altre informazioni e per altri delucidazioni contattateci: info@scuolascai.it

 Francesco Maggio

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