Ogni cosa che esiste ha origine da due entità, energia e velocità della luce?

I poeti si vedono o appaino spesso come dei sognatori che della vita pratica non hanno capito nulla, ma la vita senza poesia che vita è?
Qualcuno afferma con assoluta sicurezza che l’uomo discende dalla scimmia, va bene, diamolo per assodato, ma la scimmia da chi o da che cosa discende? La realtà circostante ci ha ben abituati al concetto di fine cosicché relativamente deve esserci un principio. Andando progressivamente indietro nel tempo, mettendoci pure tanta immaginazione se non fantasia, arriviamo inevitabilmente ad un qualche cosa da cui discende la materia, anche quella di cui siamo fatti, che si esprime in moltissime forme, potremmo affermarla come il risultato finale di una evoluzione o piuttosto involuzione primordiale se tutto va soltanto verso la fine.

Secondo la famosa teoria della relatività attribuita ad Einstein: Massa è uguale a Energia moltiplicato Velocità della luce al quadrato. La massa o materia quindi non è una grandezza fisica indipendente essendo in relazione con l’energia tramite la costante velocità della luce nel vuoto, principio di conservazione massa-energia.

Mi viene spontaneo pensare che ogni cosa che esiste quindi ha origine da due entità, energia e velocità della luce, la velocità della luce è il tempo che la luce impiega a fare un determinato percorso quindi, se non sto fuori strada la materia dovrebbe essere l’energia rapportata al tempo. Tempo, energia, energia tempo, il tempo, che cos’è il tempo?

Mi piace la definizione che dà l’enciclopedia Treccani: “Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo scorrere del tempo) o come scansione ciclica e periodica, a seconda che si enfatizzino l’irreversibilità delle vicende umane o il ricorrere degli eventi astronomici.

L’intuizione è condizionata da fattori ambientali (i cicli biologici, il succedersi del giorno e della notte, il ciclo delle stagioni ecc.) e psicologici (gli stati della coscienza e della percezione, la memoria) e diversificata storicamente da cultura a cultura”.

Siamo tutti d’accordo che il tempo è una intuizione? Allora possiamo proseguire. Nell’intervallo tra l’inizio di un avvenimento e la sua fine diciamo che è trascorso un determinato lasso di tempo, il tempo ci dà la consapevolezza della fine, fine di tutte le cose come del loro inizio, siamo immersi nel tempo, dipendiamo dal tempo secondo un ritmo naturale ed un ritmo cosmico.

Con la velocità in cui si esprime l’energia intenderemo quindi la capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia come energia in atto, cioè che opera nel processo in cui si produce un lavoro ed è a esso commisurata, sia come energia potenziale, suscettibile di tradursi in atto attraverso opportune, varie trasformazioni. Il punto iniziale se non cruciale da cui esiste tutto ciò che è visibile e invisibile è l’energia. Allora di cosa è fatta l’energia. Boh! Già è un rompicapo tentare di stabilire se è nato prima l’uovo o la gallina figuriamoci comprendere di cosa è fatta l’energia.

Perdonatemi ma mi sono stancato di pensarci, anche se riuscissi a giungere alla verità di cosa è fatta l’energia e di come hanno avuto origine tutte le cose visibili e invisibili, continuare a scervellarmi in questo arcano lo ritengo inutile, personalmente mi basta sapere che sono un essere vivente naturale e biologico, già per me sarebbe giungere ad una profonda verità se riuscissi a capire chi sono e da dove provengo, però anche in questo mi sembra ozioso avventurarmi.

Per il momento, salvo logico razionali obiezioni, o nuovi avvenimenti atti a confutarlo credo che esiste una entità assoluta che non ha origine né fine dalla quale dipende tutto ciò che esiste, che ha creato ogni cosa visibile e invisibile, ma la cosa più importante che maggiormente mi impedisce di credere nel nulla è la sua stessa eterna esistenza così come esiste l’amore.

La Parola di Dio è la mia parte di intimità che ancora non conosco ma che voglio conoscere, l’occasione di sentirmi libero e al sicuro, vestito o svestito senza avere mai disagio, non percependo nemmeno il concetto di nudità, perché Gesù mi veste col suo amore. Un fatto veramente accaduto: In una classe di prima elementare la maestra chiese agli scolari di scrivere ognuno sul proprio quaderno ciò che pensavano di Dio, e un bambino: Io penso che Dio è come lo zucchero sciolto nel caffè, non lo vedi ma ne senti la dolcezza.

Ci siamo abituati a credere che possiamo fare, ottenere, risolvere, ci sono cose che non possiamo fare, ottenere, risolvere, talvolta ci illudiamo di essere onnipotenti e se certe cose non vanno come desideriamo? Siamo forse veramente onnipotenti? desiderare è già ottenere, questo è vero, ma desiderare in difformità dalla natura di cui siamo fatti è illusione.

Bisogna che ci applichiamo a conoscerci bene dentro, non confondiamo la forza con la capacità, l’energia del pensiero col desiderio del pensiero, l’essere con l’avere, son le cose a cui dai più importanza che ti faranno vivere o morire, vivere se saremo stati capaci di ascoltare e praticare i desideri dell’anima, inconscio, natura o come la vogliamo chiamare, in ogni caso ciò che determinerà il mio ed il tuo stato di benessere, contentarsi anche rinunciando, quando è necessario, contentarsi di quella realtà che ci rivela l’essere che siamo e non altro, contentarsi anche di amarezze, sofferenze e dissapori altrettanto come di piacere e di gioia, come recita un vecchio proverbio in vernacolo napoletano: uossi e prusutti toccano a tutti.

Luigi Cristiano

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