Olocausto – 27 gennaio 1945: i cancelli si erano aperti a riportare la vita

27 GENNAIO 1945 – I CANCELLI SI ERANO APERTI A RIPORTARE LA VITA; anche se per i sopravvissuti, la vita era diventata, più tremenda della morte. Le loro mani erano state spezzate quando vi furono strappati via, i loro genitori, i loro fratelli, i loro figli, le loro mogli o i loro mariti. La pace, per loro, era diventata un pregio, che ormai, potevano trovare… solo nella strada che conduce al cielo.

Ogni dignità che fu loro negata, ogni libertà che fu loro rubata, ogni crimine che fu commesso nei loro corpi, non furono messi in atto da alieni; ma da altri esseri umani, che prima di uccidere loro, avevano già ucciso le loro coscienze.

L’opinione mondiale, attraverso il tribunale di Norimberga, a simili ideali, rivelatisi nelle crudeltà naziste, potè stipulare solo un verdetto: “Crimini di Guerra”.

Nessun ideale, sarà tanto grande, da prendersi il libero arbitrio: di offendere, calpestare o distruggere, alcuna condizione umana e la dignità di essa. Anna Frank, adolescente ebrea, vittima nei campi di sterminio, attraverso gli scritti del suo diario, fa denuncia, che: “Chiunque si oppone alla vita ed alla libertà del suo simile, si trova già sulla strada del crimine”. E’ dignitosamente vero, se consideriamo, che DIO stesso, nel SUO Amore, non si oppone alla libertà, alla volontà ed alla libera scelta di ogni essere umano. La SUA Grazia, infatti, invita. Non obbliga alcuno.

Hitler, prima aveva iniziato, avanzando discriminazioni, con la propaganda sionista. Poi concluse, con la persecuzione, i lager e la “soluzione finale” (cioè, lo sterminio della razza ebrea). Bruciando i libri in piazza, voleva distruggere, ogni forma di cultura, che fosse al di fuori del nazismo. Arrivando poi, a distruggere e bruciare: vite umane.

Ricordo, parecchi anni fa; di quanto, insieme a mio padre, ascoltammo da un uomo ebreo, che ci raccontò di tremende esperienze, vissute nei campi di sterminio: “…. Le madri lottavano con i soldati, per non lasciarsi portare via i figli. Le SS tiravano i piccoli per i piedi e le madri stringevano al petto le loro creature, il che delle volte morivano soffocati. Erano i più fortunati. Coloro che venivano strappati con violenza, erano lanciati verso l’alto, e quando cadevano giù, vi erano altri soldati pronti ad infilzarli con le baionette”

Questa è una terrificante immagine, non solo del nazismo, ma di ogni forma di potere totalitario, oppressivo, che viola i diritti della vita e della libertà degli uomini.

La parabola del “ buon samaritano“ dovrebbe essere trapiantata, nel cuore di ogni uomo, perché ognuno possa prenderne possesso dall’esempio raffigurante: “l’amore verso il prossimo”. Questo tipo di amore è l’unico elemento che ogni forma di potere umano, dovrebbe avere e gestire, per mantenere equilibrio con la giustizia…. la giustizia vera ed universale…. che è la Giustizia. di DIO.

Davide Dilettoso | Notiziecristiane.com

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