Ordine, al posto giusto al momento giusto

biafrano1360__alessandro_gVi è mai capitato di ritrovarvi in un posto piuttosto che in un altro? Di essere in un luogo e dopo un po’ è come se “rientrando in voi stessi” vi siete detti: “Che ci faccio qui?” o magari che qualcun altro vi abbia detto: “Eh tu che ci fai qui?”

Un filosofo e sociologo polacco figlio di genitori ebrei un giorno disse: “Ordine vuol dire la cosa giusta al posto giusto e al momento giusto. Sono i confini a determinare quali sono le cose, i luoghi e i momenti giusti”.

Una cosa non in ordine crea DISORDINE, caos, confusione, scompiglio, disorganizzazione, negligenza.

Potremmo quindi dire che ritrovarsi al posto giusto e al momento giusto è sinonimo di ORDINE, SISTEMAZIONE, COLLOCAZIONE, DISPOSIZIONE.

Questo è vero nell’ambiente in cui noi ci troviamo, che sia la nostra casa, il nostro posto di lavoro, la nostra comunità…ma è ancor più vero nella nostra stessa persona.

La nostra persona potrebbe essere in disordine, nel caos, ci potrebbe essere confusione in noi.

L’apostolo Paolo nell’epistola ai Corinzi dirà: perché Dio non è un Dio di confusione, ma di pace. 1Corinzi 14:33”

Il termine qui ben tradotto con “pace” in greco da un significato aggiuntivo interessante:
Translitterato: eiréné; Spelling: (i-ray’-nay); Definizione: pace, pace della mente.

Dio non è l’autore della confusione che è in te, lui è colui che porta pace nella tua mente, che mette ogni cosa al suo posto.

La causa della confusione che potrebbe essere nella tua mente, nella tua vita, non è riconducibile né a Dio, né alla sua opera, né tanto meno al servizio che svolgi per lui.

Il disordine crea caos, confusione.

In questa riflessione, innanzitutto ti chiedo: “E’ tutto in ordine nella tua vita? Ti sembra che ogni cosa sia al posto giusto? Tu stesso sei nel luogo giusto e nel momento giusto?”

Se l’origine del caos, della confusione non è riconducibile a Dio, allora a cosa ne addebitiamo la causa?

Consideriamo insieme alcuni aspetti che ci inducono a vivere nel “disordine

  • Confusione e disordine a causa: dell’idolatria

Giudici 18:3 Quando furono in prossimità della casa di Mica, riconobbero la voce del giovane levita; e, avvicinatisi, gli chiesero: «Chi ti ha condotto qua? Che fai in questo luogo? Perché sei qui?»

Un giovane levita proveniente da Betlemme e in cerca di un buon posto dove stabilirsi, giunge a casa di Mica dove il suo arrivo sembra provvidenziale. Cosa spinge quel giovane a vagare in lungo e in largo? Forse è insoddisfatto a causa dell’infedeltà del popolo, che gli fa mancare quel che gli spetta:
Numeri 18:24: “Poiché io do come proprietà ai Leviti le decime che i figli d’Israele presenteranno al Signore come offerta elevata; per questo dico di loro: Non possederanno nulla tra i figli d’Israele”.

Infatti la risposta del levita alla domanda che gli fu rivolta, fu: “Mi stipendia e io gli servo da sacerdote”. Vedete le priorità in questa frase: (1) MI STIPENDIA, (2) SERVO DA SACERDOTE

Le cose erano state stravolte! Per appartenenza alla classe levita lui doveva vivere delle decime, ORA, è stipendiato e fa il sacerdote, in un posto dove non potrebbe farlo, in una casa dove Mica si era costruito un idolo. Quel levita invece di riprendere Mica per la sua idolatria, si fa stipendiare e diventa idolatra anche lui.
In quel tempo non vi era re in Israele; ognuno faceva quello che gli pareva meglio” (Giudici 17:1-6).

Quest’uomo non si trovava nel posto dove doveva essere, e non stava servendo con la giusta motivazione, era lì per denaro.

L’idolo può essere una persona o una cosa che nel nostro cuore prende il posto di Dio: anche le cose che a noi possono sembrare banali, se occupano nel nostro cuore lo spazio che spetta a Dio, sono idoli.

Inoltre, l’amore del denaro, la concupiscenza, l’avarizia, la ghiottoneria sono tutte forme di idolatria. Lo sport, il potere, il sesso, l’io dell’uomo, anche l’amore per una persona possono diventare idoli. Se si mette al posto del Creatore la creatura si entra nell’idolatria.

“Poiché voi sapete molto bene che nessun fornicatore o impuro, o avaro (che è un idolatra), ha eredità nel regno di Cristo e di Dio” (Efesini 5:5).

“Fate dunque morire le vostre membra che son sulla terra: fornicazione, impurità, lussuria, mala concupiscenza e cupidigia, la quale è idolatria” (Colossesi 3:5).

Il tuo cuore e la tua vita potrebbero essere nel caos, nella confusione, e non sai come andranno le cose, proprio perché altro ha preso il primato di Cristo nella tua vita.

  • Confusione e disordine a causa: dello scoraggiamento

1Re 19:9 Lassù entrò in una spelonca, e vi passò la notte. E gli fu rivolta la parola del SIGNORE, in questi termini: «Che fai qui, Elia?»

Elia si ritrovava ad essere nascosto in una spelonca, mentre avrebbe dovuto essere con il popolo. Lo scoraggiamento lo aveva portato all’isolamento e quindi a non essere nel posto giusto e al momento giusto. Dio gli disse: “15 Il SIGNORE gli disse: «Va’, rifa’ la strada del deserto”.

Ritorna da dove sei venuto, dove stavi svolgendo l’incarico che io ti avevo affidato” (parafrasi).

La tua mente potrebbe essere in conflitto perché ti sei scoraggiato ed hai lasciato la tua posizione nel popolo di Dio.

La causa dello scoraggiamento? Almeno due:

«Io sono stato mosso da una grande gelosia per il SIGNORE, per il Dio degli eserciti, perché i figli d’Israele hanno abbandonato il tuo patto, hanno demolito i tuoi altari, e hanno ucciso con la spada i tuoi profeti; sono rimasto io solo, e cercano di togliermi la vita» 1 Re 19:14

  • Pensava di essere il solo a servire Dio (quindi nella sua mente aveva un triste resoconto del popolo di Dio)
  • Temeva Iezebel (era stato minacciato di morte, aveva paura)

Lo scoraggiamento portò Elia ad ISOLARSI e a DESIDERARE LA MORTE

Non isolarti fratello, sorella, caro amico\a, da solo non c’è la farai.
Cosa ti sta allontanando da tutto e da tutti? Non sono certo pensieri di Dio…ma sono pensieri dettati dallo scoraggiamento, dall’avversario della tua anima.

  • Confusione e disordine a causa: della disubbidienza

Giona 1:6 Il capitano gli si avvicinò e gli disse: «Che fai qui? Dormi? Alzati, invoca il tuo dio! Forse egli si darà pensiero di noi e non periremo»

Giona non si trovava al posto giusto e nel momento giusto a causa della sua disubbidienza alla volontà di Dio. Doveva andare a predicare a Ninive e invece stava fuggendo, e in mezzo all’avversità non prega ma dorme!

I pescatori gli dissero: “Che fai qui? Dormi? Alzati, invoca il tuo Dio”.

La sua disubbidienza gettò scompiglio e confusione: nella sua vita, e nella vita degli altri, la nave rischiava di affondare a causa di Giona. Giona sapeva che era lui la causa di quella tempesta e diede il consenso per essere buttato in mare.

Egli rispose: «Prendetemi e gettatemi in mare, e il mare si calmerà per voi; perché io so che questa gran tempesta vi piomba addosso per causa mia». Giona 1:12 

Davanti al disastro Giona è consapevole ad ammette che il problema è la sua disubbidienza, la fuga dalla volontà divina.

Cosa il Signore ti ha chiesto di fare che tu non stai facendo?

Nel bel mezzo dello sviamento del popolo, il profeta Geremia farà una richiesta a Dio:

Lamentazioni 5:21 “Facci tornare a te, o SIGNORE, e noi torneremo! Ridonaci dei giorni come quelli di un tempo!”

Signore dacci la possibilità di ritornare da te, noi abbiamo desiderio di farlo!

Facci tornare” …

Oggi lo Spirito Santo ha l’incarico di tenerci stretti a Dio, ed eventualmente di riportarci alla comunione con Dio stesso:

“Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio.” Giovanni 16:8

Potremmo parafrasare le parole di Geremia adattandole ai nostri tempi e dire:

“Padre del cielo, ci rendiamo conto della nostra disubbidienza, permetti che lo Spirito Santo ci convinca ancora di peccato, di giustizia e di giudizio e che ci riporti a te, alla piena ed intima comunione per mezzo della vera Via che è Gesù Cristo il tuo Figliuolo. Ridonaci dei giorni di un tempo, come quelli che hanno caratterizzato i momenti successivi alla nostra conversione dove non desideravamo altro che obbedirti e servirti.”

C’è bisogno di ordine, di ristabilimento, di restaurazione.

Ogni cosa ed ogni persona deve essere al posto giusto nel tempo giusto!

Francesco Caldaralo | Notiziecristiane.com

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook