Origini del Cosmo: La scienza vista da un’altra prospettiva

cosmoAnalizzo in questo contesto tre argomentazioni contro il cristianesimo, che vogliono attribuire le origini del cosmo a dei concetti umani dei quali posso dimostrare che sono contradittori, inattendibili, facilmente decostruibili e ne dimostro la loro precarietà nell’errore dell’ignorare e del calcolare. Attribuendo  solo a Dio l’intelligenza e la legittimità divina sulla creazione di ogni cosa e confermandolo attraverso il Vangelo.

1) La teologia platonica è la matrice di tutti gli idealismi, nasce con Platone e incentra il suo concetto tradizionale sulla ragione, riconoscendo solo ciò di cui dispone e basandosi su dei dati inoppugnabili per poterci lavorare su’. Essa si fonda su quattro assiomi: 1) “La ragione consegue la verità”; 2) “La verità non è mai relativizzabile”; 3) La ragione non concerne il relativo ma l’assoluto”; 4) “Tutto ciò che non è assoluto è falso”. La ragione divina come obiettivo e la ragione strumentale come mezzo diventano un’unica cosa, fondendosi nel concetto di “verità discorsiva” che va a sostituire la “verità divina” con il pensiero del trascendente sacrale come verità assoluta. Sostiene che il cosmo abbia avuto inizio da una perturbazione energetica o quantistica che ha scatenato il processo formativo dell’universo attraverso la “bolla” generatrice che ha dato origine alla realtà e all’evoluzione cosmica e quindi rinnega l’esistenza di Dio e della sua creazione.

Qui sorge la domanda: “O c’è Dio e non può esserci il caso, oppure, c’è il caso e non può esserci Dio”. Dato che il concetto di “divino” si identifica attorno all’idea di un’entità immortale, immutabile e legittima andando contro la precarietà e la mutevolezza del mondo, la creazione del cosmo la si può attribuire solo a Dio e diverse Scritture lo confermano : 1Timoteo 1:17 “Or al Re eterno, immortale, invisibile, all’unico Dio sapiente, sia onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen”; 1Timoteo 6:16 “il solo che ha l’immortalità e abita una luce inaccessibile che nessun uomo ha mai visto né può vedere, al quale sia l’onore e il dominio eterno. Amen”; Ecclesiaste 3:14 “Riconosco che qualunque cosa Dio fa è immutabile; non c’è nulla da aggiungere, nulla da togliere. Dio agisce così perché si abbia timore di lui”; Matteo 19:4 “Ed egli rispose : Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina”. Queste Scritture e altre confermano che solo a Dio si può attribuire il “divino”, dunque abbiamo la certezza che solo Egli è il creatore di tutte le cose visibili ed invisibili nei secoli dei secoli.

2) L’evoluzionismo contemporaneo incentra il suo concetto sulla cibernetica sostenendo l’assoluta corrispondenza del comportamento teleologico della materia vivente e quindi evidente con quello della materia inorganica e quindi nascosto. Egli pensa che nella realtà non esistono contesti separati ma che tutto sia integrato olisticamente in un’unità che spiega il cosmo come funzionamento di un organismo vivente, quello dell’atomo e di qualsiasi macchina intelligente costruita dall’uomo. Questo concetto si riallaccia alla teologia arcaica e ne correla la sostanza concettuale metafisica sostituendo la divinità del cosmo con un Dio-Evoluzione. L’uomo trasferisce la propria intelligenza all’universo attraverso la cibernetica metafisica che sostiene che gli ammassi di galassie si dispongono nel vuoto cosmico secondo linee determinate e non in modo casuale; il che è vero, esse formano filamenti secondo linee di aggregazione. L’errore di questa teologia evoluzionista sta nell’ignorare il “prima” del processo, che non può essere causale e solo una mente “perfetta” ha potuto creare una reazione a catena. La mente “perfetta” di un “Dio perfetto” e non si può riconoscere che  lui come unico e vero creatore di tutte le cose visibili ed invisibili in quanto Dio nelle sue specifiche connotazioni nominali è: Dio, Intelligenza, Essere, Necessità, Assoluto, Isea, Incondizionato, Verbo, Atman, Bene, Mente, Infinito, Spirito e così via, Dio si manifesta in tutta la sua “essenza” e questo è dimostrabile attraverso le Scritture, l’alternativa è dunque intransigente: “se esiste Dio non può esistere il caso”. Atti 17:24,28 “Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendone Signore del cielo e della terra, non abita in templi fatti da mano d’uomo, e non è servito dalle mani di uomini come se avesse bisogno di qualcosa, essendo lui che da’ a tutti la vita, il fiato e ogni cosa; or egli ha tratto da uno solo tutte le stirpi degli uomini, perché abitassero sopra tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche prestabilite e i confini della loro abitazione, affinché cercassero il Signore, se mai riuscissero a trovarlo come a tastoni, benché egli non sia lontano da ognuno di noi. Poiché in lui viviamo, ci muoviamo e siamo, come persino alcuni dei vostri poeti hanno detto : Poiché siamo anche sua progenie”; Neemia 9:6 “Tu solo sei l’Eterno ! Tu hai fatto i cieli dei cieli dei cieli e tutto il loro esercito, la terra e tutto ciò che sta su di essa, i mari e tutto ciò che è in essi. Tu conservi la vita in tutte queste cose, e l’esercito dei cieli ti adora”; Salmi 124:8 “Il nostro aiuto è nel nome dell’Eterno, che ha fatto il cielo e la terra”. Non solo queste Scritture parlano chiaro sull’esistenza di Dio come Sovrano e unico creatore ma smentiscono anche la teoria sulla cibernetica.

3)La matematica è la disciplina che si occupa della “aleatorietà’”, al fine di renderlo calcolabile; essa tematizza la realtà della “connessione” (linearità) come serie delle cause interessate a un processo evolutivo, ma per un altro verso lo occulta sotto falsi concetti pseudo-filosofici o da “sconnessione” (intrico). Il suo concetto sostiene che in un sistema le variabili causali possono mettersi “in linea”, e in tal caso avere “necessita’”, o “sconnettersi” o “incrociarsi” per l’intrusione nel sistema di qualcosa di estraneo, in tal modo molto spesso si ha “caso”, e che situazioni o fasi evolutive normalmente soggette a “necessita’” possono accidentalmente essere accompagnate o avvicendate dal “caso”. E’ evidente che la necessità e il caso sono, nella realtà e non nelle fantasie dei metafisici, due realtà non-a-priori, ma che si generano contestualmente all’operare di cause fisiche nel flusso di un “divenire”, che come situazioni alternative della causalità significano “determinismo” e “indeterminismo”. La matematica non è un linguaggio adatto a indagare il “caso” del processo evolutivo perché è un linguaggio creato dall’uomo per “calcolare” non la realtà fisica ma le sue connessioni necessarie, quando ci sono. Quindi non è in grado di calcolare la massa, il volume, un’energia dinamica, una velocità e una gravità di un corpo vagante nel vuoto cosmico. Solo Dio, il creatore e il gestore del cosmo e di ogni realtà è in grado di sapere la totalità dei parametri attribuibile esclusivamente a un’intelligenza divina. Luca 1:51,54 “Egli ha operato potentemente con il suo braccio; ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai loro troni ed ha innalzato gli umili ha ricolmato di beni gli affamati e ha rimandato i ricchi a mani vuote. Egli ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia come aveva dichiarato ai nostri padri, ad Abramo e alla sua progenie, per sempre”; Salmi 89:6,13 “Poiché chi può in cielo essere paragonato all’Eterno ? E chi è simile all’Eterno tra i figli del potente ? Dio è grandemente temuto nell’assemblea dei santi, e profondamente rispettato da tutti quelli che lo circondano. O Eterno, Dio degli eserciti chi è potente come te, o Eterno? La tua fedeltà ti circonda dappertutto. Tu domini la furia del mare, quando le sue onde s’innalzano, tu le acqueti. Tu hai ridotto in frantumi l’Egitto ferendolo a morte; con braccio potente hai disperso i tuoi nemici. I cieli sono tuoi, anche la terra è tua tu hai fondato il mondo e tutto ciò che è in esso. Tu hai creato il settentrione e il mezzogiorno; il Tabor e l’Hermon mandano grida di gioia al tuo nome. Tu hai un braccio forte; la tua mano è potente, la tua destra esaltata”;  1Corinzi 1:6 “Or noi parliamo di sapienza tra gli uomini maturi, ma di una sapienza che non è di questa età né dei dominatori di questa età che sono ridotti al nulla”

Le origini del cosmo sono attribuibili solamente a Dio e questa verità stoica non è discutibile in quanto è in grado di smontare qualunque altra teoria.

Luisa Lanzarotta – notiziecristiane.com

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