PAROLE BENE-DETTE

“Carissimo, io desidero che tu prosperi in ogni cosa e goda buona salute, come prospera la tua anima”.  1 Giovanni 1:2

di Agostino Masdea – I programmi di scrittura, come Word, ti danno la possibilità di sapere quante parole contiene il testo che hai scritto o selezionato. Io, per esempio, so che queste meditazioni mattutine sono sempre composte da più o meno 300 parole, salvo qualche eccezione.

Stavo pensando, se esistesse un programma capace di registrare e contare tutte le parole che pronunciamo in un giorno, e poi ci dicesse anche quante, per tipologia, sono parole di preghiera, o parole di edificazione, di amore, oppure di lamento, di rabbia o parole vane…, quale di queste sarebbe in cima alla classifica? Quante di queste parole potrebbero rientrare nella categoria “parola di Dio”?  Paolo esorta i Colossesi: “La parola di Cristo abiti in voi copiosamente” … Colossesi 3:16

Giacomo paragona la lingua al timone di una nave: Ecco, anche le navi, benché siano tanto grandi e siano spinte da forti venti, sono guidate da un piccolissimo timone dovunque vuole il timoniere” Giacomo 3:4.  E aggiunge un’altra metafora: è come un piccolo fuoco che può devastare una grande foresta!

Quanti problemi ci risparmieremmo se pesassimo le parole prima di pronunciarle. A volte una sola parola fuori luogo, porta amare e dolorose conseguenze.

Giovanni, scrive ad un credente di nome Gaio, e ci offre un esempio su come dovremmo indirizzare le nostre conversazioni; parole di apprezzamento, di stima, di edificazione e di conforto. Questo vale nelle nostre relazioni pubbliche, sul lavoro per esempio, e private: in famiglia, nella chiesa o tra amici.

Il desiderio di Giovanni era quello di vedere questo suo fratello ed amico, prosperare, spiritualmente e fisicamente. Sia anche il nostro, e le nostre parole saranno una benedizione per chi ci ascolta!

https://www.chiesadiroma.it/?p=28188

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