Questo il titolo di un opuscolo realizzato dall’Ufficio studi e rapporti istituzionali della Presidenza del Consiglio e pubblicato in questi giorni sul sito del Governo (www.governo.it). La pubblicazione, a cura di Anna Nardini e Iole Teresa Mucciconi, è pensata come strumento di lavoro e orientamento per tutti i soggetti istituzionali chiamati a garantire l’applicazione della normativa in vigore, ma è anche indirizzato alle stesse comunità religiose, specie se di nuova origine. Nell’introduzione si legge: “L’affermarsi del pluralismo religioso pone quotidianamente le istituzioni dinanzi a casi che riguardano la concretezza della vita personale e familiare dei cittadini, italiani, comunitari e non, che si evidenziano per la loro novità e per la comune caratteristica di avere origine da una appartenenza religiosa.
Anche di fronte a situazioni che fanno parte della dimensione ordinaria della vita umana, come l’alimentazione o (per quanto tragica) la sepoltura, o ad altre che invece attengono a circostanze straordinarie (come la restrizione in un carcere), ci si può trovare dinanzi all’esigenza di assicurare l’esercizio del diritto di libertà religiosa”. (L’opuscolo è scaricabile qui: http://www.governo.it/Presidenza/USRI/confessioni/Esercizio_liberta_religiosa_italia.pdf).
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