PRESTA ATTENZIONE AL TUO DIALOGO INTERIORE

Quando ho detto: «il mio piede vacilla», la tua bontà, o Signore, mi ha sostenuto. Quando ero turbato da grandi preoccupazioni, il tuo conforto ha alleviato l’anima mia“. (Salmo 94:18-19)

 “Quando ho detto“… Tutti abbiamo l’abitudine di parlare a noi stessi e lo facciamo continuamente. E tu, amico mio, cosa ripeti di solito a te stesso, nel segreto del tuo dialogo interiore? Quali parole utilizzi?

Forse hai pensato di non essere…

– abbastanza buono,

– abbastanza estroverso,

– abbastanza paziente,

– abbastanza intelligente

– abbastanza bello,

– abbastanza… per essere amato.

Forse ti hanno detto queste cose per anni. Ma Dio parla anche a te e oggi la sua voce risuona più forte che mai dicendoti: “Sei abbastanza prezioso tanto da far sì che il mio unico Figlio morisse per te. Sei abbastanza prezioso tanto che il mio amore per te continua a crescere incessantemente“.

Il legame che vi è tra il nostro dialogo interiore e la nostra fede è molto correlato. Pensiamo ad esempio a Geremia che quando stava perdendo la speranza, rivolse a Dio questa preghiera dal profondo del suo cuore: “Io ho detto: «È sparita la mia fiducia, non ho più speranza nel Signore!»”. (Lamentazioni 3:18-20)

Dio sa perfettamente che modificare le parole che rivolgiamo a noi stessi richiede tempo, ecco perché Geremia nella stessa preghiera dice: “Ecco ciò che voglio richiamare alla mente, ciò che mi fa sperare: è una grazia del Signore che non siamo stati completamente distrutti; le sue compassioni infatti non sono esaurite, si rinnovano ogni mattina. Grande è la sua fedeltà.” (Lamentazioni 3:21-24)

Per lasciarti alle spalle le preoccupazioni e trovare la tua gioia, inizia ad “ascoltare” quello che Dio ha da dirti e… cambia programma. Dio è paziente e se glielo permetti, ti aiuterà. Con Lui, farai grandi cose!

Grazie di esistere.

Eric Célérier

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