QUANDO I PADRI VOLGONO IL CUORE VERSO I FIGLI

By Mark Ellis  –  

Sembra sia stato solo ieri che stavo insegnando ai nostri figli ad andare in bici, giocare a calcio, fare delle escursioni con le guide indiane o boy scouts, e condividere felici momenti familiari con il nostro carrello-tenda da campeggio nei viaggi durante l’estate. Ora da quando i nostro ragazzi non vivono più con noi la casa è molto calma. Padri, voi solo avete una possibilità di fare la differenza mentre i vostri figli sono ancora sotto il vostro tetto, e non sarà per molto tempo. Non ci sono troppi uomini che arrivano alla fine della loro vita e dicano: “Sai, vorrei aver passato più tempo in ufficio.”

Qualche volta, prima che sia troppo tardi, abbracciate vostro figlio o figlia, e dite loro che li amate e siete orgogliosi di loro. Pensate anche all’eventualità di scrivere una lettera ai vostri ragazzi che esprima i vostri sentimenti verso di loro.

Sapete come è raro ricevere un lettera dal proprio papà? Qualche giorno fa, il fratello di Maria Shriver, Mark Shriver, è apparso sul programma Piers Morgan e ha fatto  un omaggio al loro padre, Sargent Shriver. Mark ha letto un brano dalla seguente lettera ricevuta dal padre:

“Marco, congratulazioni, ricorda sempre, numero uno, sei una persona unica infinitamente preziosa. Tua madre e io ti amiamo, così come i tuoi fratelli, sorelle ed amici, ma tutto il nostro amore e il nostro interesse per te, messi insieme, non possono essere paragonati con l’appassionato interesse e amore che Dio stesso versa su di te. Tu sei suo, ed Egli  ti vuole e ti farà diventare l’uomo perfetto, che tu vorresti essere. Con amore, Papà.”

Questo è un uomo vero, che conosce l’amore del Suo Padre Celeste, ed è capace di trasmettere questo amore in un modo che benedice i suoi figli con l’amore del Padre. Quanti giovani sentirebbero il bisogno di far parte di una gang se conoscessero questo tipo di amore dal loro padre?
Nel vangelo di Matteo, capitolo 18, vediamo quanto Gesù da valore ai figli, così come certe qualità della loro fede:

“In quell’’ora i discepoli si accostarono a Gesù e gli chiesero: “Chi dunque è il piú grande nel regno dei cieli?” E Gesú, chiamato a sé un piccolo fanciullo, lo pose in mezzo a loro e disse: »In verità vi dico: se non vi convertite e non diventate come piccoli fanciulli, voi non entrerete affatto nel regno dei cieli.” (Matteo 18:1-3)

Nel passo parallelo in Marco 9:34  ci viene detto che i discepoli avevano argomentato intorno a chi tra di loro fosse il maggiore. Era Pietro? Erano Giacomo o Giovanni? Essi erano appena stati sulla cima del monte con gesù e lo avevano visto trasfigurato. Certamente, questo poteva dare loro, alcuni ritengono, una posizione privilegiata nel suo regno, non è così?  Ma Gesù confonde i loro pensieri ancora una volta quando chiama un piccolo bambino in mezzo a loro e dice: “Se non diventate come questo piccolo fanciullo, non entrerete affatto nel regno dei cieli”.

Questo è radicale.  Lo è quasi quanto ciò che Gesù disse a Nicodemo, quando gli disse che doveva nascere di nuovo per entrare nel suo regno. Ora egli dice tu devi cambiare ed essere come un piccolo fanciullo.

La parola che egli usa per “cambiare” significa fare un’inversione a 180 gradi. Invece di allontanarsi da Dio, devi fare dietrofront e muoverti verso Dio.

Come possiamo diventare come piccoli fanciulli? Qual’è la qualità alla quale Gesù sta facendo riferimento? Non significa certo che dobbiamo tornare ai modi infantili, diventare più giovanili o immaturi. Non vuol dire che abbiamo bisogno di avere un IQ da bambini per credere in Gesù. Dopotutto Dio dice che dobbiamo amarlo con tutto il nostro cuore, anima, mente e forza.

Gesù si dice in questo brano che è essenziale una qualità per entrare nel suo regno, ed è l’umiltà. L’orgoglio umano è solitamente un ostacolo alla fede. L’orgoglio umano dice: “Sono in grado di gestire la mia vita da solo. Non ho bisogno di Dio. Voglio essere il capitano della mia nave e il padrone del mio destino”.

L’umiltà è essenziale per entrare nel Suo Regno, ma è anche essenziale per la grandezza nel Suo regno. Un problema per noi americani è che siamo addestrati per essere in continua ascesa. Passiamo la nostra vita cercando il modo come arrivare sulla scala del successo. Costruiamo curriculum. Le persone fanno di tutto per per arrampicarsi fino alla cima.

Ma Gesù dice che essere grande nel suo regno non comporta la mobilità verso l’alto. Si tratta di umiltà verso il basso. Il passo parallelo a questa storia in Marco 9 dice: “Se qualcuno vuol essere il primo, deve essere l’ultimo e il servo di tutti”.

La legge di gravità morale di Dio  dice che tutto ciò che va su, deve prima scendere.  Alcuni riconosceranno questa chiamata al servizio umile.

Henri Nouwen, un grande pastore, autore e professore, ha avuto incarichi di insegnamento di grande prestigio a Notre Dame, Harvard e Yale, ma ha lasciato questo per vivere tra i poveri in Perù nei primi anni del 1980, e poi tra i disabili mentali durante gli anni rimanenti della sua vita.

Dr. Robertson McQuilkin ha lasciato la sua posizione come presidente di una università per diventare a pieno tempo assistente medico e badante di sua moglie, quando lei si ammalò del morbo d’Alzheimer. Quanti uomini lascerebbero la loro carriera per diventare assistenti?

Faccio omaggio ai padri che sacrificano la la loro carriera per volgere i loro cuori verso la loro casa, per trascorrere tempo di qualità con la loro moglie e i loro figli.

E chiunque riceve un piccolo fanciullo come questo in nome mio, riceve me. Ma chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse legata una macina d’asino al collo e che fosse sommerso nel fondo del mare. (Matteo 18:5-6)

Marco 9 ci dice che Gesù aveva in mano questo piccolo fanciullo tra le braccia quando ha detto questo.

Le persone coinvolte nel ministero dei bambini  parlano a volte di qualcosa chiamato “finestra 4-14” , che è la finestra di opportunità nell’età dai quattro ai quattordici anni, quando oltre l’85% dei cristiani fanno la loro decisione di seguire Cristo.

Ci sono più di 2 miliardi di bambini in tutto il mondo che rientrano in questa categoria – che li raggiungerà con la Buona Notizia di Gesù?

Alcuni di voi potrebbero aver letto il libro, “Heaven is for real”,  che parla di un bambino, Colton, che ha avuto una esperienza di premorte e ha visto il cielo. Ho avuto il privilegio di intervistare suo padre, Todd, e uno uno dei messaggi più importanti che Colon ha riportato è quanto Gesù ama i bambini.

Colton la mattina appena si svegliava diceva a suo padre, “Ehi papà, Gesù mi ha detto di dirti che ama davvero i bambini.” Durante la cena, durante la notte, Colton continuava a  dire: “Ricordati, Gesù ama davvero i bambini.”

Prima di dormire, mentre si lavava i denti, diceva, “Hey papà, non dimenticare, Gesù ha detto che davvero ama i bambini”.

Todd Burpo ha detto che questi continui richiami di suo figlio gli hanno dato un nuovo apprezzamento per il ministero dei bambini e il ruolo importante dei monitori della Scuola Domenicale nella sua chiesa.

Ora, se qualcuno fa del male a un bambino, o induce uno di loro al peccato, Gesù ha dato un avvertimento drammatico e spaventoso: è come una macina appesa al collo. Una macina pesava circa 400 libbre ed era utilizzata per macinare il grano. Si legava ad un asino con una grossa trave in modo che poteva essere fatta girare dalla forza bruta dell’animale.

Se questa fosse legata al collo di qualcuno e gettata in mare, si può intuire il risultato. Il nostro dolce Gesù parla qui quasi come un killer della mafia. Egli dice che se fai del male a uno solo di questi piccoli preziosi ,  stai andando a dormire con i pesci.

In realtà, egli dice che per te sarebbe meglio dormire con i pesci di ciò che effettivamente ti succederà.

Questa settimana, si è visto uno spettacolo pubblico moltotriste, il processo di un ex allenatore della “Penn State University” accusato di aver molestato almeno 10 ragazzi. Se le accuse sono vere, tutti quei ragazzi sono stati profondamente segnati a vita. Non potranno mai dimenticare il modo in cui è stata rubata la loro innocenza morale da qualcuno in cui riponevano la loro fiducia.

Leggendo questo passo nella Scrittura, mi vengono i brividi nel pensare come Dio tratterà con le persone che commettono questi crimini contro i bambini.

Guardatevi dal disprezzare alcuno di questi piccoli, perché io vi dico che gli angeli loro vedono continuamente nei cieli la faccia del Padre mio, che è nei cieli“. (Matteo 18:10)

Si tratta di un versetto primario per coloro che credono negli angeli custodi. La Bibbia non usa mai  il termine “angelo custode”. Ma gli angeli sono reali,  il Libro degli Ebrei si riferisce a loro come spiriti ministratori, inviati per servire  coloro che devono ereditare la salvezza.

Alcuni credono che gli angeli adempiono il loro ministero per i figli di Dio in generale, mentre altri credono che questo versetto insegna che ogni bambino e ogni cristiano hanno un angelo specifico che serve come loro custode.

La figlia di mia nipote, la piccola Emma, appena ha cominciato a parlare, ha iniziato a indicare angeli nella sua stanza.  Mia nipote dice:  “Ogni mattina quando si alza si volta  in alto verso il soffitto e dice: “Guarda mamma, ci sono angeli lassù.”

Pochi mesi fa, mia nipote è andata nella stanza di Emma quando la bambina si era appena alzata e questa volta, disse: “Sono venuti gli angeli e un Uomo “.

Mia nipote ha chiesto: “Oh, e che cosa hanno detto?”

“L’Uomo ci protegge e ci ama”, ha detto Emma. “L’Uomo sta per ritornare, mamma. L’Uomo dice che tornerà presto.”

Sì, Gesù può tornare presto. Fino a quel giorno meraviglioso, prego che i padri rivolgano sempre più i loro cuori verso la loro casa, per benedire i loro figli con l’amore del Padre, e scoprire le meraviglie nascoste in una fede infantile.

 

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