Religione: Consiglio d’Europa, proteggere liberta’ credenti

L’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa chiede che lo stesso Consiglio e i suoi 47 Stati membri prendano tutte le misure necessarie per assicurare il rispetto dei diritti di chi crede e per proteggere entro i loro confini e nei Paesi terzi le comunita’ religiose dalla violenza. E’ quanto si legge nella risoluzione firmata da Luca Volonte’ (Ppe) e approvata nei gironi socrsi praticamente all’unanimita’.Il voto favorevole e’ pero’ arrivato dopo l’approvazione di 32 emendamenti che hanno profondamente modificato la risoluzione originariamente preparata da Volonte’ e duramente criticata perche’, secondo molti, sbilanciata in favore dell’attenzione alle comunita’ cristiane Attraverso i 32 emendamenti, nel testo sono stati inseriti interi paragrafi per ribadire che se gli Stati devono assicurare la liberta’ religiosa questo non puo’ essere fatto a scapito di altri diritti.

Lo Stato, ad esempio, deve garantire la liberta’ di coscienza al personale medico ma allo stesso tempo deve garantire l’accesso a determinate cure o interventi se questi sono previsti per legge.

Nella risoluzione sono stati aggiunti anche paragrafi che chiedono interventi concreti nei confronti dei paesi membri del Consiglio d’Europa che non rispettano la liberta’ religiosa, non ultimo l’Ungheria, e per il riconoscimento della persecuzione religiosa come valido motivo per concedere lo status di rifugiato. Inoltre, e’ stato chiesto agli Stati di assicurare che la religione non possa mai essere invocata per giustificare la violenza contro le donne anche da parte dei membri della loro stessa comunita’.

E’ stato invece respinto un emendamento con cui sei parlamentari turchi e azeri chiedevano che gli Stati considerassero come crimine le caricature e i film che mettono in ridicolo o insultano una religione.

(fonte: ANSA)

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