In alcune classi anche il 50% esce dall’aula. Al suo posto lezioni su diritto di cittadinanza” – In Umbria cresce il numero degli studenti che per scelta o altra religione professata decide di non avvalersi dell’IRC (Insegnamento della religione Cattolica).La Giunta regionale sta perciò pensando ad un piano di materie alternative per coloro che escono dall’aula. Le alternative? Politiche di genere, storia delle religioni, etica, diritti di cittadinanza sono alcune delle proposte per le scuole secondarie dell’Umbria avanzate nel corso dell’incontro “L’ora di religione a scuola. Come organizzare quella alternativa?” che si è svolto nei giorni scorsi sotto l’organizzazione di Aliseicoop, l’Università di Perugia con la partecipazione dell’Ufficio Scolastico regionale.
La Giunta regionale non ha ancora deciso nulla per il prossimo anno anche per via del fatto che la materia in questione è anche di competenza del Ministero dell’istruzione.
In Umbria il dato degli studenti che non si avvalgono dell’ora di religione supera quello nazionale: oltre il 12% degli studenti (in alcune scuole anche il 50%) non si avvale delle lezioni, scegliendo l’uscita dalla scuola oppure attività didattiche alternative, che spesso però è difficile organizzare per diverse ragioni non ultime quelle finanziarie .
(Buonanotizia.org/PerugiaToday)
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