SIAMO ESORTATI A RITORNARE AD UNA FEDE ORTODOSSA

Prof. Pietro Bolognesi

1 Corinzi 1:10 | “Ora, fratelli, vi esorto nel nome del nostro Signore Gesù Cristo ad avere tutti un medesimo parlare e a non avere divisioni tra di voi, ma ad essere perfettamente uniti in un medesimo modo di pensare e di volere”, in questo passaggio biblico l’apostolo Paolo ci esorta ad avere una “coerenza di fondo” nel parlare e nel sentire in termini unitari e con una visione che sia omogenea e completa in quanto siamo stati divisi dal peccato originario. Inoltre, questo passaggio biblico tiene insieme la dimensione coerente del parlare, del sentire e del pensare di una persona.

Concretamente il termine COERENTE indica qualcuno, cioè una persona, in cui non ci sono contraddizioni perché è conforme ai principi morali delle idee professate.

Con il versetto biblico sopra indicato l’apostolo Paolo ci esorta, inoltre, ad avere una “fede ortodossa” cioè una fede che sia basata su una visione di pensiero che sia “corretto e accurato” dal punto di vista scritturale e nei termini in cui Dio stesso c’è l’ha voluto fare pervenire. L’affermazione “corretta e accurata” fa pensare a qualcosa di unitario a livello comunitario perché è qualcosa di totalmente ampio e universale che ha valenza al dì là del singolo e personale interesse.

Nella praticità professare una fede ortodossa indica che il contenuto della fede professata, ossia della fede ortodossa, è una fede rettamente e coerentemente valida, corretta e accurata. Quindi il termine ORTODOSSIA ci fa pensare al contenuto della fede e al metodo che questo contenuto cerca di usare.

Percorrendo la storia della “fede ortodossa” vediamo come la Chiesa del I secolo e del III secolo si preoccupava di trovare una regola per la fede, “REGOLA FEDEI”, che contenesse dei parametri per la “CRISTOLOGIA” e per la “DOTTRINA TRINITARIA” che fossero regole per la fede cristiana.

Verso il 1000 d.C. nasce la prima Chiesa ortodossa, essa si stacca dalla Chiesa cristiana verso il 1054 per la questione del FILOQUE cioè dello Spirito Santo che precede dal Padre e dal Figlio. Così la Chiesa orientale si separa dalla Chiesa occidentale definendosi “CHIESA ORTODOSSA” in quanto hanno un forte desiderio di professare una fede che sia coerente alla Scrittura.

Nel XVII secolo i luterani sottolineavano l’importanza dell’ortodossia nel campo della “DOTTRINA DELLA SALVEZZA”, essa doveva rispondere a dei “parametri ortodossi” difendendoli sul piano biblico.

Giovanni Calvino ha scritto: “DEFENDIO ORTODOSSO FIDEI” cioè come si “DIFENDE LA DOTTRINA TRINITARIA” contro gli errori che vi erano stati e che erano ancora presenti, quindi nei confronti di “forme degenerative di fede cristiana”. Tutto questo accade durante l’ambito del periodo della Riforma.

Nel XVIII secolo trovano i tentativi nel mettere insieme le varie confessioni di fede, nasce così le “ARMONIE” cioè le letture coerenti delle varie confessioni di fede. Esse davano l’idea di una coerenza nella diversità dei vari accenti delle Chiese che si erano andate formando e che mettevano insieme le varie confessioni di fede. Le ARMONIE sta ad indicare una “fede che ha una sua coerenza con il messaggio biblico” quindi “difendibile” perché è basato su una “FEDE COERENTE, CORRETTA E SANA

Nel XX secolo il liberalismo non ha avuto interesse per la fede ortodossa ma punta su una fede slegata dal sentimento religioso, dall’uso della ragione e questa condizione permane fino a quando qualcuno sente il “bisogno di ritornare a una fede ortodossa”, nasce così la neo-ortodossia che si impegna nel recuperare contro il liberalismo una “TEOLOGIA ORTODOSSA” per ricondurre la confessione di fede e la predicazione della Chiesa alle posizioni fondamentali della rivelazione biblica. Questo viene però fatto in un’ottica diversa rispetto la precedente, perché ci si trova in un periodo in cui l’idea della verità non concepisce più l’unione e la fusione ma contrappone il soggetto all’oggetto.

QUINDI L’IDEA DI VERITA’ E’ FORTEMENTE ESISTENZIALE: “la verità è un incontro e quando sento la Parola di Dio che mi parla attraverso la Sua Scrittura è un recupero dell’ortodossia”.

SIAMO ESORTATI A RITORNARE AD UNA FEDE ORTODOSSA DOVE LA PAROLA DI DIO DEVE RIMANARE L’UNICA NORMA PER IL NOSTRO PENSIERO, per poter fare questo dobbiamo applicare e seguire una REGOLA APOSTOLICA che vincola i credenti e che rappresenta una regola che viene ricevuta, creduta e poi trasmessa ad altri.

E’ questa l’idea che si trova in tutto il Nuovo Testamento e chi non vi si adegua rappresenta una posizione diversa che deve essere disciplinata.

Luisa Lanzarotta | Notiziecristiane.com

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