SOS Animali: “Mi sa che è partito il padrone con il caldo, il caldo e la confusione…”

Italia-Mi-sa-che-e-partito-il-padrone-con-il-caldo-il-caldo-e-la-confusione_medium“Mi sa che è partito il padrone con il caldo, il caldo e la confusione,
 mi ha lasciato un cartello al collo (gentile attenzione),
 per uno che scappa lasciando, lasciandomi al sole:
 rispondo al nome Pedro, 
non mordo e son pulito e so fare il bello!”. Così un gruppo musicale anni fa’ cantava le gesta del cane Pedro. (Nella foto, il cane Pedro). Da allora Pedro ha lo stesso problema tutte le estati, perché se è vero che quasi una famiglia italiana su due vive con un animale domestico (secondo la Doxa, infatti, sono 6.800.000 i cani e 8.500.000 i gatti presenti nelle case degli italiani) e che la loro presenza nell’ambito famigliare aumenta di anno in anno, aumenta purtroppo anche il loro stagionale abbandono.

“Un periodo particolarmente buio per i nostri amici a quattro zampe è l’estate, quando si registra un picco di abbandoni” ha spiegato Maurizio Santoloci, magistrato di Cassazione, grande esperto di diritto ambientale e direttore dell’ufficio legale della Lega Anti Vivisezione (Lav). “Le ragioni che inducono ad abbandonare un animale sono svariate, ma la prima fra tutti è l’errata valutazione dell’impegno, in termini di tempo ed economici. Spesso, purtroppo, chi prende in casa un animale lo fa senza valutare l’impatto che la sua presenza produrrà nella vita di tutti i giorni, conseguenza inevitabile quando si accoglie in famiglia un altro essere senziente con le sue esigenze e le sue necessità”.

Così, nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione, i numeri di chi scappa e lascia il nostro Pedro al sole rimangono altissimi nonostante l’abbandono sia oggi in Italia un illecito penale. Si stima che ogni anno in Italia siano abbandonati in media 130.000 animali tra cani e gatti (circa 80.000 gatti e 50.000 cani) molti dei quali involontari protagonisti di numerosi incidenti automobilistici che metto a repentaglio la vita di molte persone. Anche per questo la Lav ha lanciato in questi giorni una nuova campagna di sensibilizzazione per chiedere una più severa attuazione della legge 189/2004 che punisce l’abbandono di animali con l’arresto fino a un anno o un ammenda fino a 10.000 euro. Ma per la Lav la lotta contro l’abbandono dovrebbe essere accompagnata da un più larga revisione della legge 281/91 volta a migliorare il rapporto con gli animali. “Vogliamo che i nostri amici animali siano protetti ovunque, non solo in condominio – ha spiegato Santoloci – e per questo chiediamo, oltre all’istituzione di un 118 unico a livello nazionale per il pronto soccorso veterinario, delle convenzioni tra canili e Comuni con precisi standard di qualità e una tariffa minima senza la possibilità di aste al ribasso, un numero massimo di 200 cani per canile, la presenza obbligatoria all’interno delle strutture di almeno un’associazione di volontariato e l’apertura quotidiana al pubblico per almeno sei ore per favorire controlli e adozioni”. Utili per la Lav sarebbero anche delle “detrazioni fiscali su cibo e spese veterinarie per chi adotta un quattro zampe, il riconoscimento del farmaco equivalente in veterinaria, l’adeguamento dell’IVA a livelli europei per alimenti e farmaci per animali tenuti non a scopo di lucro, degli incentivi alla sterilizzazione di cani e gatti, il potenziamento dell’anagrafe felina e l’inserimento di cani e gatti nel certificato di stato di famiglia”. Non da ultimo per prevenire maltrattamenti e abbandoni l’associazione animalista auspica il divieto di detenzione di animali a coloro che abbiano riportato una condanna per reati contro di essi.

Ma la Lav non è l’unica realtà animalista a muoversi per le sorti estive di Pedro. Il 26 giugno scorso a Milano presso la Sala Borromeo del Palazzo delle Stelline, infatti, l’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa), Mediafriends Onlus, “Striscia la Notizia” e Polizia di Stato hanno presentato alla stampa la prima fase della campagna anti-abbandoni, “Una frenata all’abbandono” con il nuovo numero verde dell’Enpa: 800.137.079, grazie al quale sarà possibile segnalare la presenza e chiedere un intervento di soccorso per gli animali vaganti sulla rete autostradale italiana. Una campagna che lo scorso fine settimana è uscita da Palazzo delle Stelline e da nord a sud del Belpaese, passando per Sardegna e Sicilia, ha visto molte piazze italiane presidiate dai banchetti dei volontari della Protezione Animali, impegnati in una intensa e capillare attività di informazione e di sensibilizzazione per dire no all’abbandono degli animali.

Nel corso dell’iniziativa, che ha visto impegnate più di 40 sezioni dell’Enpa, è stato distribuito un kit estivo per i quattro zampe domestici, che comprende una borraccia per avere sempre acqua fresca, una pallina da gioco per non dimenticare l’importanza di creare momenti di svago durante il viaggio, un’utilissima goodbag in cui riporre i rifiuti in modo da non inquinare l’ambiente e il termometro da auto, fondamentale per segnalare la temperatura interna all’abitacolo ed evitare i pericolosi colpi di calore.

 “Il fine settimana del 6 e 7 luglio è stata così l’occasione giusta per manifestare la propria indignazione contro l’abbandono, poiché un animale abbandonato non è solo una vittima innocente della crudeltà umana, ma un rischio per la sicurezza delle numerosissime famiglie che si mettono in viaggio per raggiungere le località di vacanza”, ha dichiarato Marco Bravi, responsabile Comunicazione e Sviluppo di Enpa. “Da anni, l’Enpa si pone l’obiettivo di agevolare gli spostamenti con il proprio amico peloso grazie ad una serie di servizi ed iniziative mirate non solo a contrastare questo triste fenomeno, ma utili per fare in modo che gli italiani non siano costretti a separarsi da un membro importante della loro famiglia, neanche d’estate” ha precisato Bravi.

Si perché portarsi Pedro in ferie non è impossibile. “Proprio in quest’ottica nel 2009 Enpa ha dato vita al sito www.vacanzebestiali.org quando ancora sembrava un tabù l’idea di andare in vacanza col proprio amico con la coda, ma le migliaia di utenti che visitano il sito ogni anno ci hanno però dato ragione” ha continuato Bravi. 

Perchi non vuole rinunciare alla vacanza 

Non resta che mettersi in viaggio con la sola “gentile attenzione” di renderlo responsabile e sostenibile per noi e per Pedro. Non è poi così difficile.

Noi di notiziecristiane.com crediamo che in vacanza come nella vita quotidiana ogni buon Cristiano non può dimenticare l’appuntamento quotidiano con il proprio Padre e Signore Cristo Gesù, a cui uno non può di certo rinunciare di pensarlo, pregarlo adorarlo e glorificarlo , ma nello stesso tempo così deve anche prendersi cura di quel animale che quel giorno ha scelto come amico di vita, quando lo ha scelto per la prima volta ed ha deciso, responsabilmente di prendersene cura.  E’ questo va fatto anche quando si è in vacanza, Dio vi benedica!

P.S. Pedro lo trovate in un qualsiasi canile d’Italia, non ha cartelli al collo, ma non morde, è pulito e se gliene date la possibilità sa farvi più belli. Perché, dice Pedro, “amerò il primo che viene, mi basta anche un vecchio a cui hanno appena detto: andrà meglio, vedrai, alla prossima reincarnazione, oppure una giovane coppia a cui gira la testa per l’emozione”.

Tratto da Unimondo.org

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